martedì 21 gennaio 2020

Intervista telefonica a Conversation, CiaoComo 21 gennaio 2020

Grazie a CiaoComo, a Lorenzo Canali di Conversescion e a Daniela Manilli Pessina.
Al minuto 1.17 la mia intervista telefonica sul mio Brezza di Lanzarote.

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domenica 19 gennaio 2020

William Wegman - Being Human - Masi Lugano - I miei appunti

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Visita alla mostra fotografica "William Wegman - Being Human"
Museo MASI Lugano Lac Lugano, 19 gennaio 2020

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Sito ufficiale William Wegman https://williamwegman.com/
Sito ufficiale  della mostra http://events.masilugano.ch/wegman/
Biglietto: 20 FrSv


Sito wikipedia sui cani Weimaraner    https://it.wikipedia.org/wiki/Weimaraner
(fondamentale da leggere prima per capire,  perché sono ritratti in tutte le fotografie esposte).

I miei appunti:

Mostra visitata quasi senza preparazione sul fotografo, se non la lettura delle note scritte sul sito del Museo.

Dopo la seconda sala avevo la netta impressione che i cani Weimaraner avessero preso possesso della Polaroid (non sapevo esistessero le polaroid giganti), e scattassero con progetto proprio.

Credo, o almeno ho avuto questa sensazione, che Wegman si sia divertito facendo queste foto, io ne sono uscita con tanto buonumore.

Grandissimo lavoro di studio dietro ad ogni fotografia, a partire dal progetto, alla realizzazione passando per una grande attenzione ai dettagli, alle luci, ai colori, agli abbinamenti di colori, alle proporzioni e, soprattutto, alla posa dei cani.

Tipologia:
Stampe polaroid giganti
Stampe a pigmenti

Il percorso delle sale:

Gente come noi, come la segretaria di cui ho portato uno scatto


Vogue


Cani  uno sull'altro "Tumble down", a ruzzoloni, Polaroid a colori,  un trittico  apparentemente collegato (ma le foto non coincidono nelle giunture), eppure collegato da un insieme di onda che trascina l'attenzione da destra a sinistra e da sinistra a destra.

Campiture di colore

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Mi sono divertita a osservare le due immagini che, solo a uno sguardo veloce, appaiono identiche. Ma non lo sono per una piccola differenza sulle anche. Ma con una resa speculare che lascia a bocca aperta quando la si vede. E anche qua ho pensato: ci vuole di pensarle queste foto ...

Allucinazioni

Jellyfish, Medusa


E qua c'è solo da fidarsi: la foto è solo per promemoria degli appunti, ma tra i pallini di quella vestaglia, nella foto esposta,  si vedono occhi e sagoma di un Weimaraner.

La mostra è accompagnata dal racconto delle sale, ed è un racconto con uno stile speciale, che fa pensare che il punto di vista del narratore sia quello di un Weimaraner.
Leggere, per esempio, quello che accompagna la Sala "Allucinazioni"

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I cani vengono spesso ritratti in questa posizione, mi sono chiesta se fosse più semplice o se fosse una ricerca fotografica. Ma non conosco i cani  e il loro addestramento, approfondirò.

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In questa foto la carta è strappata e fatta perfettamente coincidere con il cane in posa.



Il cubo bianco in mezzo fa effetto vuoto 
Il titolo è "Cancellato" e si trova nella sezione "Cubismo"

Feste in maschera

Tamino con il flauto magico

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Con ricostruzione di ambienti in cui si usa la maschera (come a Carnevale), con cani mascherati e con esempi, come questo di opere liriche


E, nei "Racconti", la bella foto del cane "stravaccato" sulla sedia del lavoro, come tante volte vorrei poter fare anch'io... la foto in cui più mi sono riconosciuta.

Working I e Working II

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Video 

Esattamente alla metà del percorso della mostra, c'è una sala con la possibilità di visionare dei video dell'autore.
Personalmente non mi hanno fatto impazzire, salvo uno, "Around the Park" che ho cercato e ritrovato in You Tube, e che mi segno qua da rivedere e rivedere, perché mi ha fatto veramente ridere ...




Considerazione finale, fotografata sul muro che si vede entrando alla mostra

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Brezza di Lanzarote, da Fuin



Mettere insieme due posti dove sono felice: Fuin non è solo un'ottima pasticceria, ma un posto dove le persone ti riconoscono, ti sorridono, ti accolgono, ti ascoltano.

Lanzarote è l'isola dove mi ricarico, una volta l'anno.
I suoi silenzi, i suoi colori, la sua terra vulcanica e l'oceano, la natura...

Fuin ha creato un biscotto, l'ha chiamato "Brezza" ispirandolo a Lanzarote.
Dentro l'impasto di Brezza c'è il vino di Lanzarote, il Malvasia Semidulze della Bodega El Grifo.

Daniela Manili Pessina di VisioneVisual, una Donna "vulcanica" ha creato e immaginato questo incontro come "assaggio di cultura".

Non pensavo che queste 32 foto potessero convogliare tante "good vibes".

Vi aspetto il 30 gennaio, alle 20,30, Pasticceria Fuin

Con me ci sarà Fabio Fornasari, che è il curatore dell'album e anche di un pezzetto della mia crescita fotografica.
E il biscotto di Fuin, e il vino di Lanzarote ... 

lunedì 6 gennaio 2020

Marcello Dudovich - Fotografia tra arte e passione - Max Museo - I miei appunti

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Visita alla mostra "Marcello Dudovich - Fotografia tra arte e passione"
Max Museo di Chiasso, 6 gennaio 2020
Curatori: Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini.


La visita è stata guidata dalla curatrice dott.ssa Nicoletta Ossanna Cavadini.

Le visite guidate al Max Museo sono dei must: nel prezzo del biglietto si visita la mostra con la Curatrice, una Esperta che trasmette passione, conoscenza e curiosità. La visita è compresa nel prezzo del biglietto di entrata.
Inoltre, con lo stesso biglietto, si può tornare una seconda volta per rivedere con calma la mostra.


Di seguito il video che si può visionare nel museo nel corso della visita, ma che può anche servire per prepararsi a vederla.
Collegamento a sito esterno per video Mostra

Siti:

I miei appunti:


Dalla fotografia alla cartellonistica
Gli scatti come memoria da conservare, rielaborare e rendere immortali nella cartellonistica 
Gran lavoro dei curatori per ricevere, catalogare e ricercare l'assonanza tra la fotografia, lo schizzo e il lavoro finale pubblicato.

Il risultato finale non è mai una immagine "statica" o in posa ma da la sensazione di fluidità, di un continuo movimento.
Dudovich cattura il movimento con lo scatto e lo riporta nella pubblicità
Le sue immagini sono diverse perché mai in posa.
Creare movimenti attraverso lo scatto che blocca l'espressione, la postura, il movimento e successivamente riportarlo nel disegno, depurando l'immagine del superfluo e lavorando le figure slanciandole, abbellendole. Oggi sarebbe photoshop, un tempo forse con la camera oscura.

Coppia che balla
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Risultato finale


Sempre per la serie: i primi lavori. Le pubblicità dei magazzini Mele di Napoli, i primi a vendere per corrispondenza e le prime "taglie" per acquistare senza prendere le misure dal sarto.

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Tante le donne, tutte belle o rese bellissime nel passaggio dalla foto al disegno.
Donne libere, nel 1910 o giù di lì.

Brava la Curatrice a farlo notare nel corso della visita: siamo assuefatte (parlo di noi donne), dalla libertà al punto che non la vediamo più.
Ma per una donna, camminare, sola, su una spiaggia, con vestiti che non hanno più stecche e impedimenti, è l'immagine di quello che oggi cerchiamo di spiegare come empowerment (viva le nonne!).

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Sviluppo dalla fotografia alla pubblicazione finale su rivista dell'epoca
(possibile grazie al lavoro di raccolta, catalogazione e confronto avvenuto per la preparazione della mostra)

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Ancora confronto fotografia / immagine




Le fotografie sono quasi tutte in formato piccolissimo, originale dell'epoca.
Negli schermi in ogni sala è possibile vederle tutte in un formato circa A4 o poco meno.
Oltre alle 200 esposte, negli schermi ce ne sono altre 1000 (!!!).

Ma il bello è strabuzzare gli occhi e stare a vederle dal vivo...

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Le Muse

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Gli studi sulle pose

La dama in bianco, una ballerina che viene ripresa in movimenti di danza moderna (siamo agli albori di questa arte). Il movimento è verso l'esterno, verso l'alto, con le braccia protese


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La dama in nero, chiusa, raccolta in se, verso la terra.

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Il risultato finale (la dama in nero ... mi sono dimenticata lo scatto)

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I disegni sono spesso speculari rispetto allo scatto

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E, spesso, le donne sono di spalle.

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Gran bella mostra, grandissimo lavoro di ricerca.
Consigliata la visita guidata, la prossima al finissage.

A marzo 2020 la mostra si trasferirà a Trieste

domenica 5 gennaio 2020

Alla foce del Lambrone

Parto dal fondo: il premio, per la mini passeggiata, è questo:

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Ed è una vista che toglie il fiato ...

... quella in cui la foce del Lambrone si immette nel Lago di Pusiano.
Là in fondo la Grigna e il Resegone.
E anche il Passo di Val Cava, che Daniele ha fatto in bici e se lo ricorda come fosse stato ieri.

Cenni storici e geografici:

Per arrivare il parcheggio è a Erba zona centro, o nella zona al Centro Sportivo Lambrone (meglio).

Cartelli:

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Km percorsi: 3 
Tempo: un'ora con soste.
Terreno sterrato battuto (NO asfalto). Perfetto per rodare gli scarponcini nuovi.

Partenza, e si vedono le nostre Prealpi, già senza neve, ma oggi c'erano 14 gradi.

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Lungo il percorso

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E anche che scorre ...

Fiume Lambrone


Le brutte sorprese sull'argine, che non hanno spiegazione (se ingrandite si vedono i vetri di bottiglie)

Foce Lambrone

E poi si arriva qua. 

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E poi si ritorna.

Ultima nota. Questa fotografia ha per titolo "Che ti sia di monito per il futuro"

Dove non si vede nulla, non si capisce nulla, ma è lo scatto che con la Niki avrei fatto senza problemi, della Luna e di un volo di uccello riflessi nell'acqua
E la pubblico lo stesso, che mi sia di monito ogni volta che la guarderò ;)

Mai dimenticare a casa la NIki


Tutte le foto sono state scattate con l'iphone.
Ovviamente, tornerò con la Niki. Prestissimo.

venerdì 3 gennaio 2020

Ti regalo tre parole

Tre parole per il 2020: è il regalo prezioso della mia cara amica Carla.

Me le appunto e le regalo a chi passa di qua:

Desideri
Sogni
Speranza

... che non devono mancare mai.