mercoledì 2 marzo 2016

CSW60, United Nations, New York

Lonely Planet, New York


Vado a New York.

Non riesco nemmeno a dirlo per quanto sono emozionata.

E non vado così, a "farmi un giro", che già sarebbe spettacolare: vado all'Onu, si proprio l'Organizzazione delle Nazioni Unite, quella che da bambina definivo "dei caschi blu", per seguire i lavori della Commissione sullo Stato delle Donne.

L'Onu, forse l'ultimo posto al mondo dove ancora si tenta di ragionare sui diritti...

Ci vado con la mia associazione, il Soroptimist International di cui faccio parte da "soli" quattro anni.
Spesso dico che il "problema"  con il Soroptimist, è quando te ne innamori, ti innamori delle idee che porta avanti, dei principi, delle possibilità che offre alle donne, a una donna, al potenziale esplosivo di questa associazione e fai cose da "innamorata".

Sono una delle circa 5600 soroptimiste italiane. Appartengo al club di Como, che, insieme ad altri 146 club, appartiene all'Unione Italiana, che appartiene alla Federazione Europea, che appartiene alla Federazione mondiale.

Spiego questo perché nel diario che terrò nei prossimi giorni tutte queste informazioni saranno basilari per chi vorrà "fare questo viaggio con me".

Io sarò parte della delegazione europea. E già questa cosa di rappresentare l'Europa un po' mi fa girare la testa. Non è come dirlo: in un contesto di non ho ben capito quante migliaia di donne, sarò "europea", oltre che, ben inteso, italianissima, e comasca innamorata del suo lago.

La delegazione europea sarà formata da circa dieci soroptimiste: ci saranno la presidente Europea, Maria Elisabetta de Franciscis, che è italiana e sarà la Capo Delegazione, e soroptimiste da tutta Europa, dalla Norvegia, dalla Germania, dall'Olanda, dall'Islanda ......

Tutte le federazioni soroptimiste del mondo manderanno loro rappresentanti, e in tutto saremo circa una ottantina di donne  tra Federazione Europea (gialla), Americana (rossa) , Federazione della Gran Bretagna e Irlanda  (blu) e Federazione del  Sud Est Pacifico (verde).
Ma se si guarda la mappa,  in pratica, arriveremo da tutti gli angoli del mondo!

Ma il Soroptimist sarà una delle tantissime NGO (Organizzazioni Non Governative) che parteciperanno ai lavori.

Il Soroptimist International è una delle SOLE 17 Ngo che si basano sulle donne al CSW. Le altre 121 NGO presenti con lo stesso alto stato di influenza non sono "gender based" e non sono esclusivamente formate da donne. Sono state create per altre specifiche cause o missioni.

Il Soroptimist gode di "general consultative status" che è il massimo ottenibile all'interno di Ecosoc e che permette al nostro Soroptimist di avere rilevanza in tutte le aree di Ecosoc, proporre argomenti per  l'agenda, può parlare nell'Ecosoc, contrariamente ad altre NGO che hanno minore possibilità di intervento.

La Commissione sullo Stato delle donne si riunisce quest'anno per la 60 volta presso l'Onu a New York dal 14 al 24 marzo. 
Siccome dieci giorni sarebbero davvero impossibili, parteciperò ai lavori nella settimana dal 14 al 18 marzo.




C'è un sacco, ma veramente un sacco di cose da sapere, da imparare (tutte in inglese), un sacco di eventi dentro e fuori le Nazioni Unite. Ogni tanto ci penso e mi gira un po' la testa. 

Ma sarò in ottima compagnia, con le mie sorores optimae. 

Cosa andrò a fare?
Di certo non potrò collaborare nella discussione dei vari panel, non ne ho le competenze e il solo buonsenso temo basti poco.

Proverò a raccontare quello che succede, con la Niki e con questo blog, i miei più cari compagni di viaggio da tanti anni.
Proverò a mettere curiosità, a riflettere e, spero, a fare riflettere chi "vorrà accompagnarmi" leggendomi, commentandomi, dandomi spunti.

Per un certo periodo della mia vita sono stata obbligata a pensare con il metro delle giornate, poi sono diventate settimane, poi mesi, poi anni. Ed è stato un dono grande della vita.

E ho capito che il futuro non è solo il nostro giorno dopo, è il giorno dopo di tutti, il mese, l'anno dopo di tutti.
Non si può sempre ragionare basandosi sulla propria vita, le proprie esigenze, affidarsi alla fortuna di vivere in una parte del mondo dove è più facile far valere i propri diritti perché ci tutelano  le battaglie che altri hanno fatto, la civiltà e la legge.

E allora, con le mie speranze e queste riflessioni, vediamo cosa ne verrà fuori.

Sarò come una goccia nell'oceano. Ma quell'oceano non sarebbe lo stesso senza la mia goccia.

Nessun commento: