sabato 31 gennaio 2009

Survivor

... hey survivor, don't you be afraid we are waiting for you and soon you'll be back again hey survivor, we're gonna fly away there will be another day and people won't be afraid ...

venerdì 30 gennaio 2009

Women: Zagabria chiama Como

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Perchè certe pause pranzo cambiano colore a una giornata grigia.
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Oggi ho "rivisto" Nikolina, dopo qualche mese, e ci siamo riviste via skype, con la web cam. Con me c'erano mia mamma e mia sorella, con lei c'era sua mamma.
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Io ormai ci convivo con questo modo di comunicare, per le altre quattro skype è ancora un po' una magia.
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Eppure, la magia, oggi era appiccicata anche a me :)

giovedì 29 gennaio 2009

Danilo e The Big Kahuna

Danilo è un diavoletto "discolo", che ho conosciuto quando ero al gdr di Post Utopia, in Second Life.

Poi, anche se le strade in SL si dividono, restano i contact, e capita che ogni tanto si rifacciano quelle belle chiacchierate stile "zia-nipote" che mi piacevano tanto.
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Danilo mi fa ricordare come vedevo la vita quando ero una ragazza, con i suoi anni, mi ricorda le ansie, le speranze, quelle di una vita ancora tutta da vivere, senza sapere dove si arriverà.
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E' una delle "magie" di SL: io e Danilo, anche se abitasse nella mia città, non avremmo potuto parlare, forse nemmeno incontrarci. Troppo diversi per età, ambiente, idee, orari, tutto troppo diverso, eppure qua, in SL, questa sera, dopo un bel po' di tempo.. abbiamo chiacchierato e mi ha raccontanto di un pezzo di un film, The Big Kahuna, e di un monologo bellissimo, e mi ha mandato una notecard con la trascrizione.
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Lo leggevo e la cosa strana è che Danilo lo vedeva da ventenne che pensa a cosa gli passerà nella testa a quarantanni e io lo leggevo e pensavo a cosa mi passava per la testa quando di anni ne avevo venti.
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E la cosa ancora più strana era che avrei dovuto essere io a segnalarlo a lui, e invece è stato il contrario.
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Gi ho chiesto il permesso di copiarla qua, e lui mi ha mandato il link di you tube.
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Non dico altro, il video è da guardare, e riguardare, e riguardare ...

Clarita on air

Sorellina mia, Clarita di nuovo ospite di Cucù Mete.

Nel video qua la prima parte, poi nei link la seconda, la terza, la quarta e la quinta.

Ma quanto sono orgogliosa di te :))

mercoledì 28 gennaio 2009

KublaiCamp - Quello che ho visto




Ed ecco qua, per le mie amiche poco duepuntozero, tutte, ma proprio tutte le foto del mio KublaiCamp.
Vi avviso: sono quasi 200, ma prendetevi il tempo che ne vale la pena! :)

Il mio KublaiCamp /5 - The end


Last but not least (giusto vero? si scrive così...).
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Critical City , lo dico subito, è il progetto che spero di vedere realizzato anche nella mia città.
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Dal Kublaicamp mi porto via qualcosa che spero un domani di vedere sotto casa, un bel copia incolla da Milano a Como.
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Perchè CriticalCity, nell'immaginario di come vedo la MIA Como, è la realtà che supera la fantasia: è un modo, una soluzione per i cittadini di riappropriarsi della propria città, di riconquistare spazi, socialitàl legami, riscoprire aree e tutto attraverso il gioco e gli strumenti del web2.0, quindi fotografie, filmati etc.
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Il progetto, un po' lunghino forse, ma ne vale la pena leggerlo tutto e attentamente, dice quasi tutto, l'analisi che è stata fatta è precisa, contiene praticamente tutti gli elementi necessari, ed è una lettura che consiglio ai miei concittadini, tanto per distogliere un po' l'attenzione dal problema della Ticosa, delle paratie e delle mostre chesifannoononsifannochilosa.
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E' davvero utopistico pensare a una cosa così a Como? Siamo davvero diventati tutti così vecchi? E non dico anziani, dico "vecchi, muffi"?
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Insomma, a me 'sti tre ragazzi di Milano (sempre della categoria "meglio trovarli"), che ho conosciuto in albergo a Roma hanno messo un sacco di allegria, ottimismo e un po' di speranza.
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Ah, dimenticavo, sono anche i vincitori dei Kublai Award, mica "cottiche", come diremmo da queste parti :P
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martedì 27 gennaio 2009

Il mio KublaiCamp /4


Profumo di Sicilia, sapori di cose buone, di ricette "provenienti" dalle monache, odore di mare misto a odore di cultura, paesaggi di mare, di isole nascoste nella notte di Sicilia, lontane, di vulcani mai sopiti, di sole e di colori.
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Questo è, per me, il Caffè Galante, un progetto presentato da un gruppo di amici.
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Pico, Roberta e Fabio sono di tre luoghi geograficamente molto distanti tra loro: Milano, Bologna, Patti formano un triangolo che abbraccia tutta l'Italia. E' il nord che si unisce al sud per dare vita a un sogno nel quale lo sviluppo di un territorio si sposa con la cultura, con la volontà di dare vita a un luogo dove le persone si possono incontrare.
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Al KublaiCamp erano quelli sui divanetti vicini all'ingresso, che mettevano a punto la presentazione, che mettevano le formine dei dolci nelle vetrinette, che, forse, erano i più contenti di rivedersi perchè, contrariamente agli altri progetti, loro non si vedono mai, se non in Second Life o in skype. E, nel pomeriggio, erano quelli che ci hanno ingolosito con le paste tipiche assaggiate prima e dopo la loro presentazione.
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Patti è una cittadina che conosco solo dal web, ma conta poco meno di 15.000 abitanti, in pratica come il rione dove vivo io, una dimensione che conosco bene, perchè la gente d'Italia, qualsiasi cosa si dica, non è poi così diversa, anche con tanti km di differenza.
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Il progetto per il recupero del Caffè Galante vuole recuperare un locale storico, mettendo insieme lavoro, sviluppo e cultura, realizzando un piccolo inizio di quello che molti vorrebbero per il nostro Sud Italia.
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Ascoltavo la presentazione nella Sala2 (freddina che faceva tanto desiderare il sole di Sicilia), facevo foto, e pensavo ...
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Pensavo di chiudere gli occhi e immaginare un posto come quello sognato da Pico, in una giornata di sole d'estate, in una cittadina vicino al mare, così vicino che se passi al Caffè Galante e ti prendi un gelato dei loro, poi esci, vai su su fino al seminario o alla cattedrale, puoi vedere il mare, lì sotto, e le Eolie che si vedono in lontananza.
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Ecco, questo è il mio sogno che regalo agli amici del Caffè Galante: che mi auguro di poter un giorno fare un viaggio in Sicilia, arrivare a Patti e realizzarlo ...

lunedì 26 gennaio 2009

Il mio KublaiCamp /2



Adriana fa la maestra.
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Eravamo nello stesso albergo e per due giorni ci siamo conosciute, parlate e apprezzate.
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Non sapevo nulla del suo progetto prima di arrivare a Roma, ma l'entusiasmo e la serenità con cui lei ne parla mi ha fatto entusiasmare alla sua proposta.
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Oltre la lavagna (che io ho chiamato per due giorni "dietro la lavagna", chissà perchè ..), è così innovativo, così creativo, così affascinante che non si può non appassionarsi.
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E' un progetto già costruito e rodato, che funziona perfettamente e che Adriana vuole condividere con altre scuole, con altre maestre multimediali che vogliono provare a ripetere altrove la sua esperienza di laboratorio.
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"Come fai a spiegare i concetti difficili ai bambini? Con i fumetti, dai loro quello che possono capire", e con questo sistema questo progetto ha già una lunga fila di premi.
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Ma il premio migliore è quello che le assegnano quotidianamente i suoi bimbi: relalizzare video insieme, prendere a prestito dalla scuola i video con un sistema testato che li responsabilizza, crescere con materiali prodotti da loro, sentirsi protagonisti della loro vita.
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La sua presentazione ha conquistato molti partecipanti al KublaiCamp: all'inizio eravamo in pochini, alla fine la Sala2 era piena di persone che sorridevano guardando i video realizzati con i suoi ragazzi.
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Abbiamo parlato molto, Adriana ed io, in questi giorni, ci siamo molto fatte compagnia la domenica mattina, a Roma, a vedere Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. Conoscerla è stata una delle più belle esperienze del KublaiCamp.

domenica 25 gennaio 2009

Il mio KublaiCamp /1


Ritrovare la Lucania nel cuore di Roma, al KublaiCamp.

Si chiama Lucania Film Festival, Art Zone, il progetto di Max Selvaggi e di un gruppo di abitanti di Pisticci.
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L'idea? Il cinema a Pisticci non c'era, e loro se lo sono fatto all'aperto, in estate, e così la loro cittadina ha cominiciato ad attirare gente, visibilità, insomma, ad essere al centro dell'attenzione.
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Perchè Pisticci ha un fascino particolare, lo so bene io che proprio in quel posto ho fatto non so quanti giri per ritrovare l'auto, su e giù per queste stradine a dirmi che no, Pisticci non è New York, e non si può perdere una via.
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E proprio "New York" era il sottofondo musicale che accompagnava il breve filmato di presentazione del progetto, un insieme di "foto" fatte con la macchina da presa che resta immobile ma registra il fumo di un comignolo, una donna che esce di casa, una immobilità appartente, quella che abita al Sud dell'Italia.
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Art Zone, con il progetto di "salvataggio" delle Lammie, vuole evitare le speculazioni, e quindi che qualcuno metta gli occhi addosso a questo centro e cominci a giocare a Monopoli con una parte di quelle casette tipiche che lo contraddistinguono con il rischio di sottrarle ai suoi abitanti.
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Pisticci è un agglomerato di case e persone (e auto) sul cocuzzolo di una collina: ci si mette un secondo a comprarlo, sfruttando magari il momento economico.
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Art Zone vuole riappropriarsi del proprio paese, vuole invertire, mandare in TILT, l'emigrazione, cercando di provocare un fenomeno di ritorno, non solo nelle persone che vanno in pensione, ma anche di giovani.
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C'è una parte del sud che mi impressiona: è quella che mette il calore, l'entusiasmo nel cercare di dare sviluppo al proprio territorio. Nel racconto di Max Selvaggi che presentava il progetto non ci sono solo numeri, o parole: c'è il cuore del Sud, delle persone del Sud, del calore della loro terra.
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Ed è tutto nel sorriso di Max, che ha parlato del suo progetto esattamente cinque minuti dopo aver saputo di non essere il "vincitore" del Kublai Award: un sorriso di orgoglio, di riconoscenza, di poesia, di speranza.
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Ed è per questo che ho voluto cominciare a raccontare la mia esperienza al KublaiCamp e della mia piccola partecipazione nel progetto Kublai da Art Zone, Lucania Film Festival, per quello che ho visto nella sala 2 del KublaiCamp.

venerdì 23 gennaio 2009

Ready to Kublai

Pronta a partire.
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Non mi sembra vero. Settimana da incubo per tentare di fare tutto (e al solito, non riuscirci).
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Trolley chiuso stamattina di corsa, sperando di non aver dimenticato nulla (al limite, c'è sempre la cara amica flexy...).
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Oggi pomeriggio provo il "Freccia Rossa", che per me è sempre un'emozione provare qualcosa di nuovo: so già che da lì non si può usare il cellulare e la schedina del pc che non funzionano, quindi mi sono caricata il portatile di cosettine da vedere e proverò ad approfittarne.
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Stasera pizzata a Roma, con Velas meets Green, (e Velas mees Aquila, che l'ho tanto stressato che non so se davvero vorrà coniscermi!) e domani, tutto il giorno, KublaiCamp, serata con musica e cena.
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Domenica mattina non so, ancora nulla di deciso (ma ci sarà un deposito bagagli a Termini immagino) sperando di riuscire a fare un giretto di foto per Roma, e poi di nuovo Freccia Rossa e casina.
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Ho proprio voglia di rivedere tanti amici conosciuti nel corso dell'ultimo anno, di incontrare gente nuova di cui ho solo letto le "fatiche" di portare avanti un progetto e di conoscere, finalmente, gente nuova ma non nuova, ovvero tanti amici di Second Life.
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Io ci provo a fare il mio solito post di racconti giornalieri, però il we mi pare impegnativo assai, quindi, magari, ci si risente lunedì :)

mercoledì 21 gennaio 2009

Obama


Comunque la si veda,
da qualsiasi schieramento politico, parte o colore,
abbiamo tutti un gran bisogno che in questo momento
Obama sia un grande presidente.

ComoSocial, grazie gg

E' stato un modo di cominciare a contarci, un modo di cominciare a vederci, tutti insieme su un'unica pagina.
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Sul filter di gg, ComoSocial era il secondo aggregatore dopo quello di LucaniaSocial, e questo strano parallelismo mi ha sempre fatto pensare a qualcosa di più di quel semplice quadrettino che per tutto questo tempo ha fatto capolino al lato della pagina di questo blog e di molti blog del ComoBlog: era un po' come vedere il Sud che dava qualcosa al Nord, qualcosa di conoscenza, di rete, che in Basilicata era già stato sperimentato che che ci veniva "donato" con lo spirito proprio che spesso accomuna chi sta in rete.
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Ora, work in progress per la completa revisione del sito di gg, il nostro ComoSocial è sospeso, forse non ci sarà più. Tra qualche giorno toglierò anche il quadrettino da questa pagina, perchè non verrà più aggiornato.
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Mi mancherà di vedere la pagina completa, con le foto da flickr, con i nostri feed che si aggiornavano e le pagine prese dai siti dei quotidiani locali e nazionali che parlavano di Como.
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Ma, chissà, io confido sempre nelle risorse e nelle invenzioni di "quel tal gg", al quale, per ora, mando un grosso grazie.
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martedì 20 gennaio 2009

Videointervista a La Provincia di Como /2

E dopo il "successo" della prima puntata, ecco a voi la seconda.
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Oggi abbiamo ragionato su facebook, tanto per non andare fuori tema dall'argomento del giorno.
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Volete sentirmi/vedermi/criticarmi?
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Clikkate qui!
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lunedì 19 gennaio 2009

Ricordi

Avevo un amico, tanto e tanto tempo fa.
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Ci siamo un po' persi di vista, anche perchè lui ha, come dire, un po' abbandonato la rete.
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Poi, si sa, facendo lo stesso lavoro, ogni tanto ci si reincontra.
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Commercialista anomalo, un po' come me, aveva cominciato in una sezione del suo sito la raccolta dei ricordi, e, se non ricordo male, qualche ricordo di questi era arrivato anche da me.
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Beh, oggi me lo sono andato a rivedere, e se avete un po' di tempo, consiglio di andare a dare una sbirciatina... a me ha strappato più di un sorriso.
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La pagina sta qua, quella di partenza, ma clikkando in basso (care amiche poco internet), si va sulle pagine specifiche e riclassificate per tipo di ricordo (quella della pubblicità è devastante!).
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Non ce la si fa a leggerle tutte di fila, è troppo il flash back, io me ne tengo un po' al giorno :)
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Che dire? Bentornato pifor!

domenica 18 gennaio 2009

Cose da Facebook


Cosa abbiamo in comune io e queste ragazze? Il nome e il cognome.
E che ci siamo "conosciute" su facebook! :)

sabato 17 gennaio 2009

Sogno



Si avvicina.
Lentamente.
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Mi studia,
osserva le mie debolezze,
conosce i miei desideri più nascosti.
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Mi aspetta.
Paziente.
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Colpisce.
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E' un sogno che uccide.
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(foto di Hungry Hungry)

Tacas su!

Oggi sono stata a trovare un mio parente, primo cugino di mia mamma.
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Va spiegato che la mia nonna era la penultima di una famiglia numerosa e che questo primo cugino è il figlio della sorella maggiore di mia nonna, il che comporta che abbia ormai superato abbondantemente gli ottanta anni.
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Nella sua vita ne ha passate di ogni, compreso essere stato prigioniero per oltre un anno in un campo di concentramento tedesco, da cui era riuscito a scappare e a rifugiarsi in Svizzera fino alla fine della Guerra.
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Raccontava oggi pomeriggio, con un sorriso che mi ricorda tanto quello della mia nonna (che per lui era zia), le avventure, la fame, la vita nei campi di prigionia: il suo compito era quello di lavorare nei magazzini di merce dove, diceva, c'era tutto, ogni bendidio, compreso il cioccolato, e da dove riuscivano a fare sparire cibo da passare agli altri compagni prigionieri, a rischio della vita, che di quei tempi, si sa...
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Un racconto in dialetto, che solo chi conosce bene questa "lingua" può apprezzare, di una persona a cui la vita non ha tolto la voglia di sorridere, di un uomo che, anche se provato, non ha mai perso la battuta scherzosa e un modo semplice di vivere.
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Diceva che i tedeschi salutavano quelli che come lui lavoravano nel magazzino con: "Guten nacht!" (o come si scrive, non lo so) e lui rispondeva "Tacas su!" (che, tradotto dal dialetto letteralmente si traduce "attaccati su!" ma in significato meno letterale sta per un "impiccati"), e sua moglie gli ricordava che poi, quando se ne sono accorti, i tedeschi non erano poi così contenti ....
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Lo guardavo mentre con gli occhi rideva e rivedeva quelle scene e ce le regalava, e tra me e me orgogliosamente pensavo: ma chi è Benigni confronto a lui ...
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mercoledì 14 gennaio 2009

In attesa del buio

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Il buio, dentro.
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Luci, colori o assenza assoluta.
Ansia immobile
Paura, curiosità.
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Respiro di voce,
lettere che pungono come spilli di luce
il vuoto, la vertigine...
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O, semplicemente, il nulla infinito.
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domenica 11 gennaio 2009

Kublerò


Futuro presente - prima persona singolare di Kublai: Io Kublerò
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Ok, non è mia, l'ho presa in prestito dal Dr. Tommy, che stamattina se ne è uscito con un "ma allora Kublerai" mentre si chiacchierava su g talk, e mi ha fatto ridere fino alle lacrime (ma Tommy mi fa spesso ridere!).
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Quindi, prenotato albergo, prenotato treno, iscritta sul wiki di Kublai, segnato in agenda che il venerdì pomeriggio del 23 non sarò in ufficio, dovrei aver fatto tutto il necessario.
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Pronta per andare a ritrovare vecchi amici e per conoscerne tanti tanti altri con cui già ci siamo dati appuntamento, per una giornata che, alla fine, consegnerà gli Award di Kublai, ma che per molti come me sarà l'occasione di tessere legami, conoscenze, sentire aria nuova, idee nuove e nuovo entusiasmo.
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Un'occasione per ritrovarsi dal nord al sud dell'Italia, uniti da un comune progetto di creare sviluppo economico dalle nuove idee.
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Quindi, io Kublerò. E tu? Kublerai? ;)

11 gennaio 1999

... perchè se la ascolti a Livigno, e chiudi gli occhi, puoi sentire l'odore del mare.

Questa è, per me, è la più bella canzone di Faber ...

giovedì 8 gennaio 2009

Videointervista a La Provincia di Como

Ogni tanto capitano cose che non te le aspetti.
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Tipo che un giorno che le strade sono appena state ripulite dalla neve, ma non completamente, e non i marciapiedi, di sicuro, ti cercano da "La Provincia di Como", per una videointervista.
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Primo pensiero: "Ah!"
Secondo pensiero: "Meno male che sono fresca di parrucchiere"
Terzo pensiero: "Oh cielo! Ho gli scarponcini della Timberland (ndr quelli che sembrano da montagna, gialli, collo alto)... che faccio? vado a casa a cambiarli?"
Quarto e ultimo pensiero: "Meglio se mi concentro su cosa dire....".
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Giorgio Bardaglio è un gran padrone di casa, mi ha messo a mio agio; con Francesco Chillino ci conosciamo dai tempi del Como in serie A, e questa era la mia prima videointervista: sono soddisfatta e contenta.
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Insomma: intervista di alcuni minuti, parlato in generale di blog, social network e facebook, con la promessa di tornare per un nuovo appuntamento fra quindici giorni.
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Ah, il look, dimenticavo: volete sapere se alla fine mi hanno inquadrato con gli scarponcini?
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P.S.: ce la facciamo a farlo diventare il video più clikkato del sito della Provincia? mi date una mano a diffonderlo? ;)
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Update del 9 gennaio 2009: l'eco della videointervista è arrivato lontano lontano, fin da Cla :)

La mia Como

Como, è la mia città, una città che adoro.
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Una città che troppo spesso dimentica quanto è bella, quanto poco basterebbe per togliere quella patina di grigiume che la fa sembrare troppo vecchia.
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Una città che forse, troppo poco si interroga sul suo futuro. Non a livello politico, che in quel senso si parla forse anche troppo, a livello di cittadinanza, di persone, quasi ci fosse la sensazione che serva a poco.
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Mi piace quello che sta organizzando "La città possibile di Como", una associazione che conosco da poco tempo e che già mi entusiasma per la vita e l'energia che vuole portare nella vita di Como.
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Si tratta di una serie di incontri dal titolo significativo: Como che si trasforma, che pulsa, che si muove e che decide; un modo per cominciare, continuare o riprendere a ragionare.
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E quindi: Brezzolina? presente! :)

martedì 6 gennaio 2009

Silenzi


Pagine di silenzi
in bilico su apparenze.


Vite si sfiorano
intrecciano rami.


Respiri di pensieri
fuggono crudeli.


Lacrime giocano a vivere
su rughe invisibili.



Nuvole e sogni muoiono
seppelliti nella sottile striscia di tempo
tra la sabbia e il cielo.



(foto di Mario)

lunedì 5 gennaio 2009

Ps: I love you

Faccio outing: ieri mi è scappata la lacrimuccia vedendo questo film. E so che tante amiche che mi leggono mi possono capire: la canzone è dedicata a tutte noi ...

domenica 4 gennaio 2009

Vacanzetta di Capodanno with friends


Un saluto a tutti, avete reso indimenticabile questa vacanza.

Un saluto a chi ho incontrato e a chi mi ha letto, a chi mi telefonava commentandomi il blog e chi i commenti li ha lasciati davvero, e anche solo a chi ha letto e basta.

Un saluto al Sud Italia, che mi ha rubato il cuore, forse perchè, grazie a tutti voi, l'ho potuto "vivere" più che visitare: grazie a Raffa, Edi e ai loro boys, a Clara Gianfranco e a tutti i blogger materani, a Sonia e Giovanni - che "sempre materani" sono, ma ci si vede anche qua!-, a Io medesimo in particolare che non mi ha mandato al diavolo nonostante gli abbia fatto una cinquantina di foto e a tutti gli amici di una serata di blogpizza, a Elvira che mi ha fatto sentire meno la tristezza del rientro (visto che avevo un lampredotto da smaltire).

Un saluto a tanti bei posti, paesaggi, cibi e vini, aria frizzante e sole caldo, aria di mare e aria di montagna, al sole che non ci ha mai abbandonato, ai 3.500 km in 8 giorni, tanto che la tratta Firenze casa ci è sembrata poco più che una passeggiata, ai giorni belli trascorsi e ai ricordi.

Ciao a tutti e arrivederci!

giovedì 1 gennaio 2009

Matera


Dormire nei sassi.
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Ma proprio nelle grotte, quelle recuperate e ora adibite ad albergo della Locanda S. Martino.
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E' un'esperienza da fare, che non si riesce a raccontare... il contatto con la terra, con il tufo che isola sia da un punto di vista termico che acustico dall'esterno, che fa sentire il "calore" della terra, l'energia, che ti fa sentire un po' "primiviti high tech", che se rileggi le storie dei sassi prima della ristrutturazione ti chiedi come facessero a vivere intere famiglie in luoghi così piccoli, che se pensi a chi ha voluto questa rinascita non ti meravigli di come da una così geniale intuizione sia partita la rinascita di questa città.
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Matera è magica per la sua gente, per come è stata costruita, per come era morta ed è risorta, per come fa tornare a guardare in dentro di sè, per i suoi silenzi, la sua luce particolare che riflette sulle case, perchè qua sembra sempre Natale, con le casette illuminate nei sassi.
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Matera che mi toglie il sonno, che non vorrei mai addormentarmi, che la mattina mi sveglio da sola, che il tempo non mi basta mai e le giornate volano.
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Matera nel cuore ...

Buon anno!!



.. dalle Tont Girls a Matera :))


Questa foto, da sola, dice tutto del mio Capodanno materano: ogni parola in più sarebbe superflua