sabato 3 luglio 2010

Accabadora, il colpo finale (su spotus)

Il rito dell’Accabadora, l’ultima madre. Si discute se in alcune zone rurali della Sardegna sia ancora presente il rito dell’Accabadora, termine sardo con cui si indica una figura femminile che aiuta a morire. In genere è una donna anziana, tra gli 80 e 85 anni, minuta, vestita di nero, che viene chiamata dalle famiglie per alleviare e porre fine alle sofferenze di malati terminali senza speranza. Il ruolo dell’Accabadora è molto coperto, rientra in una cultura antichissima del silenzio tipica dei sardi: tutti sanno e nessuno parla. In genere il rito viene giustificato sulle difficoltà di spostamento delle classi sociali meno abbienti in paesi isolati e spesso distanti da qualsiasi ospedale.
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Questo si legge sul sito di spotus.
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Sono tre ragazzi, conosco bene Antonellina e Federico, che provano a fare giornalismo in modo diverso, partendo dai micro finanziamenti di chi simpatizza con una o con l'altra inchiesta.
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E quella che ho riportato qua sopra è solo una delle proposte inserite nel sito che questi ragazzi lanciano come idea di inchiesta.
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Come funziona?
Se una delle inchieste proposte interessa (ma se ne possono anche proporre), si promette una donazione. Quando si raggiunge il 100% delle promesse si viene avvisati da una mail e invitati a donare.
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Alla base di questo progetto c'è la trasparenza: le donazioni non possono superare i 50 Euro per evitare le richieste "ad personam".
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Ma è un progetto che per funzionare deve girare, e molto, essere conosciuto, capito.
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E siccome mi piace assai, una mini mano voglio provare a dargliela, con questo mini mini contributo su brezzolina.
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In bocca al lupo ragazzi!
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1 commento:

Federico Bo ha detto...

Grazie (anche per il widget)!