Il rito dell’Accabadora, l’ultima madre. Si discute se in alcune zone rurali della Sardegna sia ancora presente il rito dell’Accabadora, termine sardo con cui si indica una figura femminile che aiuta a morire. In genere è una donna anziana, tra gli 80 e 85 anni, minuta, vestita di nero, che viene chiamata dalle famiglie per alleviare e porre fine alle sofferenze di malati terminali senza speranza. Il ruolo dell’Accabadora è molto coperto, rientra in una cultura antichissima del silenzio tipica dei sardi: tutti sanno e nessuno parla. In genere il rito viene giustificato sulle difficoltà di spostamento delle classi sociali meno abbienti in paesi isolati e spesso distanti da qualsiasi ospedale.
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Questo si legge sul sito di spotus.
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Sono tre ragazzi, conosco bene Antonellina e Federico, che provano a fare giornalismo in modo diverso, partendo dai micro finanziamenti di chi simpatizza con una o con l'altra inchiesta.
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E quella che ho riportato qua sopra è solo una delle proposte inserite nel sito che questi ragazzi lanciano come idea di inchiesta.
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Come funziona?
Se una delle inchieste proposte interessa (ma se ne possono anche proporre), si promette una donazione. Quando si raggiunge il 100% delle promesse si viene avvisati da una mail e invitati a donare.
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Alla base di questo progetto c'è la trasparenza: le donazioni non possono superare i 50 Euro per evitare le richieste "ad personam".
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Ma è un progetto che per funzionare deve girare, e molto, essere conosciuto, capito.
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E siccome mi piace assai, una mini mano voglio provare a dargliela, con questo mini mini contributo su brezzolina.
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In bocca al lupo ragazzi!
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1 commento:
Grazie (anche per il widget)!
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