lunedì 21 febbraio 2011

Davide Van de Sfroos


cernobbio 093 prova, inserito originariamente da brezzadilago.

A Como lo conosciamo tutti.

E' impossibile non sapere chi sia questo "ragazzotto" classe 1965 (la mia!), che da qualche anno porta in giro con orgoglio la nostra lingua.

E lo fa senza immischiarsi in colori di nessun tipo, da solo, anche se spesso gli vengono attribuite simpatie.

E lo si conosce allo stadio, dove si canta spesso "Pulenta e galena fregia" con il finale riadattato "cun la sciarpa del Comm".

E lo si conosce ai concerti, alle manifestazioni, l'ultima, il "Moa" di Cernobbio in cui ha collaborato lo scorso settembre (la foto è stata fatta proprio lì).

E lo si ama, perchè canta di noi, dei nostri nonni, quelli che il dialetto ce lo hanno insegnato, magari, come la mia nonnetta, spiegandomi che era una lingua diversa dall'italiano, e che a scuola non dovevo usarlo per fare i temi.

Canta l'aria del lago, la breva e il tivano, i personaggi che non ci sono più, ma che sopravvivono nella memoria, canta la luce strana di certe notti, la luce negli occhi di chi sul lago è nato, ha vissuto e non si è mai allontanato da qua, e anche di quelli che, invece, da qua sono partiti.

E mi piace che lo faccia in dialetto, perchè tutti i dialetti hanno parole intraducibili se non con una lunga serie di spiegazioni. Parole che contengono una forza che viene dall'appartenere a quel territorio, a quella gente, e che provano a spiegarsi a chi quella terra, quella gente non l'ha mai conosciuta.

Davide, a Sanremo, si è piazzato nei primi sei. "Yanez", la sua canzone, è una delle più scaricate su itunes.

Ma, soprattutto, ha fatto conoscere il nostro lago in tutta Italia: qualcuno continuerà a bollare le canzoni come incomprensibili, ma qualcuno ha già cominciato ad apprezzarle.

E questo è il suo grande merito ...

4 commenti:

anto ha detto...

Oh, ma sai che hanno parlato di lui anche su France Bleu Azur (la sede regionale della costa azzurra del canale nazionale france bleu)??? hanno detto che ha in programma una versione di Yanez in nizzardo (e in qualche altro dialetto che non ricordo)... ne sai qualcosa?
Non che mi stupisca, anzi. Avevo avuto modo di seguire la manifestazione da lui diretta all'Arcimboldi, Id&m, sulle identità musicali regionali, alla quale avevano partecipato numerosi gruppi davvero talentuosi, tra i quali uno che cantava in occitanico, che, insomma, qualcosa in comune col nizzardo ce l'ha....
Mi piace molto questa sua attenzione alle radici delle culture locali, ci ricorda che si può "pensare globale anche agendo locale".

Elena ha detto...

@anto: davide internescional. sai che sul sito ufficiale c'è una sezione in cui è tradotto yanez in molti dialetti italiani? è divertentissimo da leggere :)))

anto ha detto...

vado subito a curiosare!!! :D

anto ha detto...

bellissimo!!! in effetti c'è il franco-provenzale! non ho la più pallida idea di come si pronunci ma qui la comunità provenzale è piuttosto viva, possiede anche una radio dedicata.... chissà che non riesca a sentirla prima o poi! :)))