Strana città la mia Como.
In un sabato pomeriggio qualunque, facendo due passi in centro, può capitare di imbattersi in un pezzo della sua storia.
In Biblioteca a Como, la mia amica Chiara Milani, organizza mostre per rendere pubblico il grande patrimonio di cultura che la mia Como possiede e che, troppo spesso, rimane chiuso da qualche parte.
Da ieri si può visitare la mostra su Salvatore Crotta, di cui non esistono immagini, se non questo gesso.
Sin da ragazzina, alle medie, ho frequentato assiduamente la Biblioteca di Como alla ricerca di un sapere che, quando ero piccola, non si trovava a portata di mano nella rete, ma doveva essere ricercato pazientemente prima nei cassetti con le schedine dei libri, poi in attesa al bancone del ritiro libri e infine sfogliando e leggendo, leggendo e sfogliando testi.
Devo tanto a Salvatore Crotta, che fu direttore ma soprattutto primo grande riorganizzatore della Biblioteca di Como dal 1903 fino all'anno della sua morte.
Chiara Milani mi ha dato informazioni per poter apprezzare la mostra e per poter riflettere su questo personaggio e io provo a riportarle per incuriosire chi mi legge.
Era nato nel 1865, morto nel 1911 a 45 anni. Giovane. Più giovane di me. E non si sa di cosa, anche se si suppone di tisi.
Sono rimasta affascinata, totalmente affascinata, dalla quantità di materie che conosceva: testi di geografia, testi di lingua, una intera serie di quaderni con lingue dal russo, al giapponese, al sanscrito, all'arabo, e parliamo di inizio '900, testi di musica, di fisica, analisi algebrica, geometria analitica e proiettiva, cartografia e disegno cartografico.
Nella mostra sono illustrati tre filoni della vita di Salvatore Crotta.
Crotta bibliotecario: riorganizzò completamente l'archivio della biblioteca; prima di lui chi aveva gestito la Biblioteca lo aveva fatto come una sorta di "secondo lavoro", Crotta dedicò tempo ed energie a questa attività al punto che per un certo periodo di tempo la biblioteca dovette rimanere chiusa.
Crotta geografo, linguista, culture della musica: era un grande studioso, e lo si può capire dalle sue carte personali, dalla sua corrispondenza, dai quaderni, bozze, lavori pubblicati, appunti per i corsi che teneva di geografia e cartografia.
Crotta bibliofilo: edizioni pregevoli di libri antichi di matematica, geometria e geografia, atlanti che Crotta aveva raccolto per i loro importanti contenuti scientifici sono il suo più eloquente lascito.
Ed è bello osservare, oltre ai tanti libri, anche fotografie e stampe dell'epoca che ci mostrano i nostri luoghi prima che la mano dell'uomo li cementificasse, e fanno vedere il mondo come lo vedeva lui.
(nella fotografia, qua sotto, una stampa di Cantù vista da Galliano)
(nella fotografia, qua sotto, una stampa di Cantù vista da Galliano)
Un mondo che aveva una velocità diversa dalla nostra, non aveva internet, non aveva i social, ma che in Salvatore Crotta aveva una intensità rara, di conoscenza, di intuizione, di studio.
La storia di una vita che merita di essere conosciuta e riconosciuta.
E tanto materiale che è stato donato alla sua morte proprio alla nostra Biblioteca, che ora, per un paio di mesi, lo mette in mostra.
E tanto materiale che è stato donato alla sua morte proprio alla nostra Biblioteca, che ora, per un paio di mesi, lo mette in mostra.
Salvatore Crotta 1865 - 1911
geografo,
bibliotecario, linguista. Carte d'archivio, libri, cartoline, fotografie.
A cura di Chiara Milani e Giancarlo Montorfano
Biblioteca comunale di Como
20 NOVEMBRE 2015 – 16 GENNAIO 2016
Orari di apertura: da lunedì a venerdì 9.30 - 19.00; sabato 14.00-19.00; domenica chiuso.
Orari di apertura: da lunedì a venerdì 9.30 - 19.00; sabato 14.00-19.00; domenica chiuso.
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