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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Dal sito del Soroptimist Europe

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Per l'album dei ricordi, la videata del sito del Soroptimist International of Europe in cui sono citata anch'io, e il mio blog.

My New York

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I grattacieli, il fumo dai tombini e il fumo delle sigarette davanti agli ingressi dei palazzi.  L'acqua nelle strade, la pioggia e il vento ovunque, nel mio cappuccio e nel mio berretto ben calzato sulla testa. L'ombrellino rosso, compagno di tanti viaggi, ribaltato due volte e giunto a fine corsa. La metrocard, per andare uptown e downtown, in quell'odore particolare della subway. Le mattonelle con i nomi delle stazioni della subway. Gran Central, che manca solo di vedere due innamorati che si baciano per essere perfetta. La New York Public Library, calda come solo un libro sa esserlo. Central Park e le canne al vento nell'acqua guardando giù. La fontana che zampilla e lontano, molto lontano, la skyline. Miss Liberty e quei battelli che sembrano imbarcarsi troppo a destra quando si arriva. Ellis Island, dove non si scende più.  Le ragazze di New York, con le infradito e il vestitino leggero anche in inverno e in mano il bicchierone del caffè...

Il mio personale CSW60

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Ufficialmente chiusi, per me, i lavori. Di fatto il CSW continuerà anche la prossima settimana ma lo seguirò da Como, dall'ufficio, dalla mia vita "normale", con Daniele e gli amici di sempre. Si chiude questa esperienza incredibile, pazzesca, che mai avrei immaginato di vivere. Mi resta la giornata di domani, per la quale ho già un bel programma, che esula dal Soroptimist e dal CSW60. Una settimana a New York, per la prima volta nella mia vita in Usa, per la prima volta nella mia vita a parlare inglese/americano chiamatelo come volete, una lingua che da sempre ho studiato e amato ma che non ho mai veramente usato. Ero timorosa prima di partire che questo fosse un limite:  mi sono buttata. A qualcuno ho fatto ripetere le cose tre volte (tutti hanno avuto tantissima pazienza con me), altri li capivo come parlassero italiano. Per me è stato un sogno. Parlare per una intera settimana di diritti umani, di progetti, di idee, sentire confrontarsi sit...

Ricevimento internazionale

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Ok, mi erano rimaste in arretrato un po' di foto, ma, giuro, non riuscivo a stare dietro al ritmo di questi giorni. Ed eccole qua, le fotografie scattate durante il ricevimento della nostra Presidente Internazionale, Yvonne Simpson, che ha permesso a tutte noi presenti a New York di conoscerci lunedì scorso, proprio all'inizio di questa esperienza. Con alcune di loro abbiamo approfondito la conoscenza, ci siamo scambiate i contatti "to stay in touch!". Il mondo nei sorrisi. Eccole qua:

Cronaca di una "normale" giornata all'Onu per il CSW60

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Sembra che sono qua in vacanza, ma la giornata quando ci sono i lavori è veramente intensa e impegnativa. La mattina comincia con il primo impegno alle 8.30: intendiamoci, niente di quello che scrivo è obbligatorio, ma ogni cosa che si salta è persa, quindi.... Quindi alle 8.30, dopo aver fatto colazione, 1.100 metri a piedi dall'hotel all'entrata, passate tutte le bandiere che non sempre sono esposte, passato i controlli di sicurezza, alle 8.30 comincia il briefing ufficiale, quello organizzato dal NgoForum: sono tantissime le persone che partecipano perché si fa un po' il punto sui lavori e c'è la possibilità di intervenire, brevi ed educati interventi, per chiedere o fare affermazioni. Oggi, durante la prima riunione, sono stati distribuiti cartelli per promuovere la nomina, per la prima volta, di una donna quale Segretario Generale dell'Onu: i tempi sono maturi, speriamo ci siano candidate capaci e all'altezza, che nessuno vuole una donn...

Il silenzio dell'acqua, 9/11 Memorial, New York

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Il silenzio dell'acqua Dean Charles Diane Thomas All  God Bless Them All Oggi pomeriggio sono stata al Memoriale dell'11 settembre. Mi sono emozionata. Ho ricordato tutto, quel giorno, cosa facevo, cosa pensavo, cosa provavo. La paura. Le fotografie che ho scattato, per chi mi conosce, parlano per me. Prima di uscire, su uno schermo digitale, insieme a tante altre persone, era possibile lasciare un pensiero. E questo è ciò che ho scritto.

Una giornata intensa

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Ok, lo ammetto, sto perdendo pezzi di racconto. Ma non posso nemmeno fare più del tour de force che sto già facendo ... Mi manca, per esempio, di pubblicare le foto (poche per la verità) del ricevimento con tutte le soroptimiste, ma la giornata di oggi passa davanti a tutto. Nella mattinata, con Maria Elisabetta (per chi non lo ricordasse, presidente europea), siamo state alla Rappresentanza italiana all'Onu, che ha gli ufficio sulla Seconda Avenue. Era arrivato un invito al Soroptimist Italia, ho provato a scrivere che saremmo state presenti lei ed io e ... è andata benissimo. Le NGO italiane presenti al CSW60 sono state ricevute oggi da Emma Bonino, che guida la delegazione italiana a questi lavori. E' stato un incontro molto interessante. Avete presente tutti gli attaccabrighe che si vedono in Italia, che litigano, dicono cose che mah, chi le capisce, che fanno scenette, si parlano uno sopra l'altro? Ecco, niente di tutto questo: circa una q...

Aperitivo europeo a New York

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Che strano trovare un pezzo di Europa a New York. Maria Elisabetta (De Franciscis, Presidente del Soroptimist Europa), ha organizzato un bel momento per farci conoscere, soprattutto per quelle che, come me, non conoscevano proprio nessuno. Ed ero preoccupata per la lingua, l'inglese che non è che lo sappia proprio bene bene, e invece è andato tutto benissimo. Ho conosciuto le altre soroptimiste della delegazione europea. Nella fotografia, da sinistra Sigrid Ad, Vice Presidente Europea della Advocacy, dalla Norvegia;  Hafdis Karlsdottir, delegata del Sie, che partecipa con la delegazione ufficiale del suo paese, l'Islanda;  Mariet Verhhoef-Cohen, che è la Presidente eletta mondiale. Kathy Kaaf, Past President del SIE, dalla Germania;  Maria Elisabetta De Franciscis, Presidente del Soroptimist Europa, ma lei, la conoscevo già :) Marlène Van Benthem, Programme Director del SIE, dall'Olanda;  Evelien Van Roijien, delegata, come me per inten...

Primo giorno all'Onu con il Soroptimist per il CSW60

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Per quanto abbia sentito racconti, letto testimonianze, per quanto abbia cercato di farmi un'idea di cosa potesse essere la prima giornata all'Onu, beh, mai mi sarei aspettata quello che ho vissuto. Migliaia di donne da tutto il mondo. Il mondo era oggi con me all'Onu. Incontrare persone così diverse eppure così uguali negli ideali è una sensazione che riappacifica con la vita. La giornata è cominciata sotto l'acqua. Il caldo tiepido del week end ha lasciato posto alla pioggia di New York. Pioggia e vento, impossibile usare l'ombrello che, temo, abbia finito oggi la sua gloriosa avventura di giramondo con me. E allora: su il cappuccio e via sotto l'acqua. Prima del CSW partecipo, grazie alla presidente europea, a un meeting organizzato per fare incontrare le presidenti delle federazioni e le responsabili. In America pare si usi fare incontri negli alberghi, il ritrovo è al 29 piano. La vista è incredibile. Parlare e discutere in un ambien...

Consultation Day al CSW60

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E il primo giorno di "lavori" a New York è arrivato. E sta per finire. Sono talmente tante le emozioni che ho vissuto oggi che, anche se gli occhi si chiudono, le voglio fermare in queste poche righe di diario giornaliero. Girare New York, sia a piedi che con la subway è facilissimo. Perdersi a New York, se non si presta un minimo di attenzione, è facilissimo. Ho preso la subway due volte oggi: all'andata, capito dove era Uptown, visto che andavo verso nord, è stato semplicissimo. All'uscita della metro, alle quasi 9 del mattino, abbiamo trovato a segnalarci la strada questo simpaticissimo volontario che ha accettato di farsi immortalare Al 92, il teatro dove si tenevano i lavori, un numero incredibile di donne, circa un migliaio a partecipare a questa giornata che voglio definire "inspiring" come pare si dica spesso da queste parti. Ci sono molte cose "inspiring " a New York, molte persone "inspiring". M...

New York. La amo già

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E il gran giorno è arrivato. Volo di quasi 9 ore da Malpensa. Ho lasciato l'Italia con un po' di malinconia, ma contenta di questa grande esperienza che mi appresto a vivere. Le Alpi mi hanno dato il loro saluto in tutta la loro bellezza e, grazie all'iphone, che non volevo prendere ma al quale mi sto già affezionando, ho portato a casa un ricordo di questo spettacolo che è la natura di casa mia. Sarà stata l'adrenalina, sarà stato che ho trovato la posizione giusta nella poltroncina non proprio abbondante di Delta, ma sono arrivata senza essere troppo stanca. Il controllo passaporto, che tutti mi avevano dipinto come un'esperienza epica dopo il viaggio non proprio comodo, è durato circa 5 minuti, Niente coda, metta la mano lì, e via. Per tutta una serie di motivi ho optato per il taxi dal JFK all'hotel. Vedere New York dal vivo è tutta un'altra cosa. Nessuna fotografia, filmato, film o racconto ti prepara a quello che si vede dal vero. E...