martedì 30 ottobre 2018

CAFFE' GALANTE (Il Luogo del Cuore - FAI)





Le parole sono liberamente ispirate a questo mio post di tanto tempo fa....



http://brezzadilago.blogspot.com/2009/05/caffe-galante-pico.html


lunedì 23 luglio 2018

BuscaderoDay 2018

Buscadero Day 2018


Una piccola Woodstock, in riva al Lago di Pusiano, nella profonda Brianza.
Cantanti, bravissimi cantanti, da tutto il mondo che da 10 anni si danno appuntamento per questa due giorni intensissima di MUSICA, di quella con tutte le lettere maiuscole.
E con la musica, tutti gli ingredienti della felicità: salamelle, patatine fritte, birra a fiumi, coperta da distendere per terra, il sole di giorno e le stelle la notte.

Tanti "diversamente giovani", con sorrisi, occhi chiusi mentre le note rimandano a qualche anno fa.
Tanti sorrisi, tante mani nelle mani, qualche ruga e qualche capello grigio.
Ma la assoluta certezza, almeno per quanto riguarda la musica,  
di essere nati e cresciuti nel periodo giusto.

giovedì 19 luglio 2018

About me

About me

About me.

(foto di Agostino Meroni)

My Venice

Venezia, 15 luglio 2018


Sette ore a Venezia, per il mio 53mo compleanno.
Finalmente a scattare foto, a cercare l'anima inaccessibile di questa città bellissima.
A riempirmi gli occhi di bello, di colori, di arte, di natura, di persone.
E a riempirmi il cuore, e l'anima, del mio tempo.

venerdì 29 giugno 2018

Vicine vent'anni

IMG_1525


Ci sono vent'anni in questo selfie.

Vent'anni da vicine di casa, di chiacchiere sul nostro angolino comune di balcone, di chiacchiere, risate, di pianti e di dolori condivisi, di cene condominiali, di pigiami con sopra il capotto per uscire in inverno al freddo e scambiare quelle due chiacchiere che mancano, perché scendere, far la scala e risalire in casa no, non era per noi.

Vent'anni di strada sempre insieme, mai una parola, mai uno screzio. 
Un privilegio avervi avuto accanto in certi momenti.

Vent'anni di gioie, di amicizia e di sentirsi "quasi sorelle", e anche senza il quasi.

Buona vita nella vostra nuova casa. Non sarete lontane, ma quell'intimità che ti porta la vicinanza,  quella resta sull'angolino condiviso del nostro balcone.

Siamo state bene.
E mi scappa una lacrima.

venerdì 6 aprile 2018

domenica 1 aprile 2018

Primo giorno di primavera

Haria, Lanzarote

La pienezza della divinità abita in ogni filo d’erba.
(Elias Hicks)

Presso Haria, Lanzarote 
Nel mio primo giorno di primavera

lunedì 12 febbraio 2018

Nonostante tutto

Raccontarsi una bugia, la più grossa che c'è.
E crederci, fino in fondo.

E vivere, felice.
Nonostante tutto.

Como, 20 dicembre 2013 



giovedì 25 gennaio 2018

Caleton Blanco, Lanzarote

Caleton Blanco, Lanzarote


Caleton Blanco, Lanzarote
Agosto 2017

In nessun posto mi sento bene con me stessa come a Lanzarote.
C'è qualcosa in questo posto, in questa isola vulcanica, che risveglia la vita in me.

Con Lanzarote ho un rapporto così stretto, che dopo un po' che non vado .. mi manca.
Una nostalgia che si attenua con i ricordi, le immagini.

Per questo motivo, lo scorso agosto, tornata dall'isoletta non ho lavorato tutte le foto che avevo fatto.
Le sto "tenendo da conto", e le tiro fuori pian piano.
Una, alla, volta.

E in quelle foto cerco me.
E ogni tanto mi ci trovo ...

lunedì 22 gennaio 2018

domenica 21 gennaio 2018

Wild hearts, Palma di Maiorca

Palma di Maiorca

WILD HEARTS CAN CHANGE THE WORLD

Passeggiando per le vie di Palma di Maiorca, lo scorso ottobre.
Cercando messaggi, scrutando il cielo, le guglie della Cattedrale, l'oro, il blu e il verde. E il bianco dell'isola di Palma.
Il sole che sbuca, ancora caldo, le strade bagnate.

Scritto su un sacchetto bianco, il messaggio nascosto del destino che mi aspetta sempre, anche se ogni tanto mi attardo a scattare fotografie ... 

mercoledì 17 gennaio 2018

Quanto tempo ...

Mi rendo conto stasera che sono mesi che non passo di qua.
O meglio: passo, guardo, apro post che non pubblico, insomma, spolvero un po'.
E me ne vado.

Ma non sono meno legata o affezionata al mio brezzolina, che rappresenta una parte importante di me.

Tante cose sono cambiate nella mia vita negli ultimi mesi: ho riacquistato molto del mio tempo, ho imparato a dedicarmi alle cose importanti, e pian piano sto eliminando le cose urgenti.

Ho letto libri, di carta.
Sono andata a teatro per la prima volta.
Sono andata a sentire un'opera intera "La Traviata" formato pocket, io direi "millenials",e alla fine quando ho cominciato ad applaudire fino a spellarmi le mani, ho scoperto che per tre atti ero stata con le mani incrociate e tesissime, al punto che le braccia mi facevano male.
Ho imparato la "disciplina" nel cibo: mangio dolci fantastici e non ingrasso più, anzi, sto tornando in forma.
Ho preso la "malattia della ginnastica", e ora amo il mio corpo per come si sta di nuovo trasformando e risponde.
Ho buttato, ma soprattutto riciclato, molte cose di casa che non usavo da anni.
E ora ho tanto spazio libero da riempire.

Ho frequentato di più le mie Amiche, ho riso tanto con loro, condiviso il tempo dimenticando le telefonate, ma riprendendo la bella abitudine di guardarsi in volto, osservarsi, abbracciarsi.

Ho imparato a vivere il presente, apprendendo dal passato, e progettando il futuro.
Pensando a ciò che davvero conta.

E devo dire grazie, di tutto questo, alla mia cara Amica Carla, per l'"ignite", il punto di inizio.
Lo scorso compleanno mi ha regalato un libro di Consuelo C. Casula, "La ciotola d'oro".

Un libro che "mi ha fatto male", mi ha "punto": l'ho iniziato e ripreso almeno una trentina di volte, l'ho letto e riletto, meditato, sottolineato (con la matita verde).
E ogni tanto ancora lo riapro, rileggo, rimedito.
L'autrice si basa sulle metafore per spiegare concetti che, da difficili, diventano comprensibilissimi.
E per questo, talvolta, difficili da mettere in pratica perché comportano un cambio di orizzonte nel proprio modo di essere.

E anche stasera, che ci ripenso, lo apro in un punto a caso, che sembra scritto per me, proprio ora:

La porta della libertà
C'era una volta ... un generale che quando cattura un prigioniero lo conduce di fronte a una porta di ferro con scolpiti cadaveri coperti di sangue e dice: "Puoi decidere se rimanere mio prigioniero oppure passare da quella porta dalla quale  non puoi tornare indietro."
La maggior parte  sceglie di rimanere prigioniero.
Finita la guerra, un prigioniero chiede al generale cosa ci sia dietro la porta.
"La libertà", risponde il generale.

La libertà, mi dico anch'io.
E mi avvicino a quella porta ...

Orticolario 2017