martedì 29 settembre 2009

Adieu Post Utopia



Tuesday, 29 Sep 2009 17:45:19 GMT
Time goes by... It is possible that Post Utopia will close in the next days. If you have items here you can grab them or simply find them in your inventory after the ultimate goodbye :)
Thank you all, folks!
La storia evolve e certe tappe finiscono. E' possibile che Post Utopia sia cancellata nei prossimi giorni. Se hai oggetti qui puoi riprenderli, oppure ritrovarli nel tuo inventario quando il destina si compie :)
Grazie a tutti per quello che avete dato a Post Utopia
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Grazie a te, Junikiro...

sabato 26 settembre 2009

giovedì 24 settembre 2009

Como, il muro e la Ticosa

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Sarà un caso ma il muro sul lago di Como è stato "tirato su" proprio nella settimana in cui la società Multi ha depositato la lettera ufficiale, nemmeno passata al protocollo del Comune di Como (!), in cui comunica la sua intenzione riguardo l'affare Ticosa.
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Una lettera arrivata e subito secretata, una lettera di cui si stava cominciando a parlare e di cui ora non si parla più e non se ne parlerà più per almeno trenta giorni.
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Beh, a me interessa quella lettera, perchè se c'è scritto quello che si teme il Sindaco di Como potrebbe avere qualche problema in più che buttar giù un muretto delle paratie.
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Quindi, per un po' di tempo, proviamo a vederci strabico, con un occhio al muro e uno al bilancio del Comune.
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mercoledì 23 settembre 2009

Una lacrima per il mio lago ...


Caradonna: "il lago non si vedrà quasi più".
Bruni: "Non lo sapevo".
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Per chi non lo sapesse Caradonna è ViceSindaco e Bruni è Sindaco di Como.
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Anni fa hanno dato il via al progetto "paratie" sulla scia del progetto Mose di Venezia, non senza molte e molte critiche. Ma alla fine il progetto è passato, finanziato, credo di ricordare, con i Fondi della Comunità Europea, e quindi con i soldi di tutti, non solo quelli dei comaschi.
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Da qualche giorno, mentre i lavori volgono al termine, è apparso sul lungolago, un muro che copre la visuale del lago a chi passa dal lungolago.
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I comaschi amano il loro lago, sopra ogni cosa. Amiamo i nostri monumenti (sempre troppo imbrattati), amiamo le nostre viuzze (sempre troppo sporche), amiamo persino quelle poche vetrine quasi mai illuminate delle vie del centro storico e quei bar storici dove la prima cosa che fai quando arriva un amico a Como da fuori gli suggerisci di non fermarsi a prendere nemmeno il caffè, pena essere depredati; amiamo quella seta che non c'è più, non c'è un baco da seta in tutta Como credo; abbiamo riempito la nostra città di sculture a tema "la cravatta" pur di ricordarci come è fatta, visto che nel mondo non la usa quasi più nessuno.
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Amiamo tutto di Como, nonostante tutto.
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Ma, soprattutto, amiamo il nostro lago.
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Quello non ce lo devono toccare.
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Perchè qualcuno l'ha definito il fiordo più a Sud di Europa, per la sua conformazione; perchè la domenica ci troviamo tutti a passeggiarci intorno; perchè, se solo ce ne fosse la possibilità, in estate ci faremmo tutti il bagno; perchè una gita in battello ha un sapore speciale, e perchè sedersi su una panchina dopo una giornata stressante è meglio della seduta dallo psicanalista.
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Perchè se guardi bene, in poche centinaia di metri ci sono i battelli, gli aliscafi, la funicolare di Brunate e lo scalo internazionale per idrovolanti, ci sono le paperelle a cui lanciare il pane e lo yacht clab con le barche a vela e quelle a motore e tanta, tanta gente che corre e si allena.
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E perchè, anche se si sta tornando a casa la sera, passare dal lungolago da Piazza S. Agostino verso Piazza Cavour e gettare l'occhio al tramonto sul lago verso Maslianico, ha un che di riparatorio, magari dopo una giornata pesante.
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Quando ho letto le prime notizie sul "muro di Como" quello che dovrebbe sottrarre il lago ai comaschi e ai turisti, non volevol crederci: sono andata a vedere personalmente. Attraverso una finestrella del cantiere lasciata aperta, che le altre sono state chiuse da fogli di carta per non fare vedere, ho visto benissimo il muro, e non ho più visto il lago.
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Ora parlano di "abbassare il muro", ma quel muro fa parte del progetto paratie, non lo si può togliere. E mi chiedo come mai nessuno lo sapesse, fino alla scorsa settimana, fino a quando "l'hanno tirato su".
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E mi viene da pensare che forse Como, la mia bella città con il suo stupendo lago, avrebbe solo bisogno di qualcuno che la amasse, solo un pochino, il necessario per non farle tutto questo male.
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E mi è venuta una grande tristezza ...
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(la foto è di marco)

domenica 20 settembre 2009

Caffè Galante in Second Life


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Quando vita reale e mondi metaforici si intrecciano sul nostro cammino.
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Ho conosciuto Pico, in SL. L'ho incontrato a Roma, al KublaiCamp, ho visitato il Caffè Galante a maggio di quest'anno, sono ripassata vicina ad agosto, abbastanza vicina da sentire quella strana magia che emana, ed ora ritrovo il Caffè Galante, ricostruito, in Second Life, nella NeoKublai.
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E cosa potevo fare?
Ho clikkato sul bancone e mi sono ritrovata Elena/Velas/Elena/Velas ... sono andata in loop ...
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Perchè, alla fine, se Second Life esce dallo schermo e diventa reale, è solo uno strumento un po' più sofisticato per tenersi in contatto. Se negli anni '50 avrei usato il telefono, negli anni '90 la web cam, ora uso (anche) Second Life, ma senza dimenticare che non è lo strumento al centro della mia attenzione, ma la persona vera che "incontro".
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Beh, io lunedì sera ci sono all'inaugurazione di Kublai e a vedere il Caffè Galante che risuona di voci.
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Ti aspetto.
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giovedì 17 settembre 2009

mercoledì 16 settembre 2009

Il mio personale abbattitore

Ebbene si, è tornato il freddo.
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Oggi, io, gelavo. Durante il giorno si arriva a 17/18 gradi (fonte: termometro della mia Corsetta), e di sera nemmeno voglio sapere a quanto si scende.
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Io odio il freddo, sto bene solo quei 15 giorni in estate in cui tutti boccheggiano.
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Però il freddo ha un suo lato positivo, uno solo, unico: quando faccio il budino al cioccolato alla sera, e ho un desiderio sconfinato di mangiarmelo subito, lo metto a raffreddare sulla finestra, il mio personale abbattitore del freddo.
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E intanto che aspetto che raffreddi scrivo sul blog ...
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BlogFest2009


Presente sabato 3 ottobre 2009 :)
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(giusto per avvisare GiovePluvio che prepari le sue cattinelle d'ordinanza)
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giovedì 3 settembre 2009

Sogno nella ragnatela

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Sogno sospeso nella ragnatela
di un tempo che non chiede di esistere
in attesa di morire
nel vento ostinato dell'inverno.
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Sogno dimenticato, abbandonato
che non appartiene più a nessuno.
Che ha avuto paura di sognare,
o solo di vivere.
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