Ho letto un libro, negli ultimi tre giorni, meglio, nelle ultime tre sere. Erano circa 200 pagine, eppure le ho terminate senza riuscire a fermarmi, con quella sensazione di “dispiacere” che si prova quando un momento bello e particolare viene a terminare e se ne vede il termine. E’ un libro pubblicato in proprio, quindi non lo si trova nelle biblioteche, ed è un peccato perché racconta una vita e raccontandola ci porta a ricordare, o scoprire, da dove veniamo, tutti, in Italia, nel nord, nel centro e nel sud, chi e cosa eravamo solo pochi decenni fa, racconta i sacrifici fatti senza recriminazioni, senza aspettarsi complimenti né grazie, racconta il senso del dovere, la scoperta di una Italia in rinascita e i sacrifici dei nostri genitori. L’ho letto con tutta la delicatezza di cui sono capace, cercando di immaginare le scene di vita quotidiana, i paesaggi, cercando di capire i vari rami della famiglia, che sono sempre una cosa complicata da spiegare a chi della famiglia non fa ...