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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Foglie secche d'autunno

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TI RICORDO COME ERI (Venti poesie d'amore...,VI) Ti ricordo come eri nell'ultimo autunno. Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell'acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l'autunno: berretto grigio, voce d'uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brage. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d'autunno giravano nella tua anima. Pablo Neruda

Lovers in Como

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I ragazzi che si amano I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è la loro ombra soltanto Che trema nella notte Stimolando la rabbia dei passanti La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Essi sono altrove molto più lontano della notte Molto più in alto del giorno Nell'abbagliante splendore del loro primo amore. Jacques Prevert

Salvatore Crotta, Biblioteca di Como

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Strana città la mia Como. In un sabato pomeriggio qualunque, facendo due passi in centro, può capitare di imbattersi in un pezzo della sua storia. In Biblioteca a Como, la mia amica Chiara Milani, organizza mostre per rendere pubblico il grande patrimonio di cultura che la mia Como possiede e che, troppo spesso, rimane chiuso da qualche parte. Da ieri si può visitare la mostra su Salvatore Crotta, di cui non esistono immagini, se non questo gesso. Sin da ragazzina, alle medie, ho frequentato assiduamente la Biblioteca di Como alla ricerca di un sapere che, quando ero piccola, non si trovava a portata di mano nella rete, ma doveva essere ricercato pazientemente prima nei cassetti con le schedine dei libri, poi in attesa al bancone del ritiro libri e infine sfogliando e leggendo, leggendo e sfogliando testi. Devo tanto a Salvatore Crotta, che fu direttore ma soprattutto primo grande riorganizzatore  della Biblioteca di Como dal 1903 fino all'anno della sua morte...