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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Un graffio sul cuore

Per quanto si sia preparati alla morte di una persona cara, quando arriva il momento è sempre un graffio sul cuore. E si passano i momenti del giorno e della notte a ripensare alle risate, alle telefonate, agli incontri... a quell'ultimo incontro, solo venerdì pomeriggio, quanto, seppur seppellita dal lavoro incombente, ho preso l'auto e sono passata a salutare la zia. Me ne sono andata dicendole:ci rivediamo.

Beautiful Lake Como

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Convegno al Senato della Repubblica con Soroptimist Italia

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Ho partecipato con una brevissima relazione, a un convegno nazionale organizzato dal Soroptimist Italia con la Commissione Diritti Umani del Senato. Inutile dire quanto sia stata orgogliosa di raccontare l'idea di una mappa del Progetto Nazionale "Una stanza tutta per sè", Qua le foto

39 + 1

Il giorno che ho capito che non sarei mai stata mamma. Mancavano due settimane ai miei quaranta. Ero decisamente una bella donna, un buon lavoro, tanti interessi, amiche che mi volevano e mi vogliono bene come sorelle e delle quali non potrei mai fare a meno, ma soprattutto una bella famiglia composta da Daniele mio marito,  e da me. Ho cominciato a pensare alla festa, da organizzare "alla grande" perché i quaranta sono un traguardo importante, perché ero sana, la vita sorrideva tra mille e mille difficoltà. Eppure mi sono trovata a piangere, a dirotto, come non mi era capitato nemmeno per la perdita di persone care. Piangere a sfinimento, fin che gli occhi hanno finito le lacrime e il cuore si è sentito vuotato. Gli anni passavano e, per mille motivi, un bimbo o una bimba non erano mai arrivati. Erano rimasti in cielo. E quaranta era una data un po' limite, se non fisiologico, nella mia testa. Non perché io pensi che i figli si fanno da giovani, ma per il m...