Air - etiquette

Cari compagni di volo,

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si proprio voi due che ieri occupavate i posti B e C di fianco al mio alla fila ... del volo Air One da Roma a Milano (va be', ometto un po' di cose e l'ora prima che, per un fortuito caso del destino, questi due mi individuino davvero...).

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Dicevo, proprio voi due che, e dicono poi delle donne, mentre io tentavo di dormicchiare, avete parlato ininterrottamente da Roma a Milano.

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E di cosa? ... ma di tutti i problemi dell'Italia e del mondo, con una competenza che nemmeno un tuttologo ospite del Maurizio Costanzo Show avrebbe avuto.

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Avete parlato di banche, di mutui, del mutuo che voi non avete fatto perchè siete fortunati (e allora perchè perdere tempo a parlare di mutui), di inflazione, di costo della vita, di crisi, avete commentato tutti, ma proprio tutti, gli articoli del Corsera di ieri, che leggevate stendendolo a lenzuolo e invadendo il mio mini spazio.

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E oltre tutto uno di voi due aveva una voce stridula, di quelle che quando hai sonno, ti trapanano il cervello, lo passano da parte a parte.

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Quando è passato il giro bevande (che io non ho preso, che me ne stavo con gli occhi chiusi e sonnecchiavo) ho sperato che almeno per bere avreste smesso di parlare. E no! Giù tutto d'un fiato e poi via di nuovo.

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Vi ho anche guardato con sguardo implorante, mi bastava la voce più bassa, un pochino, oppure, ogni tanto, una pausa per predere fiato, e invece devo avere incontrato dei campioni di apnea.

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Cari compagni di (s)venura,

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vi auguro di tornare a casa, anche con un po' di stanchezza e mal di testa, e aver voglia di sonnecchiare sul divano e sentire una donna (moglie, amica, morosa o anche la vicina di casa) che mi vendichi, parlando fitto fitto per un'ora (par condicio) e senza pietà, di vestiti, telenovelas, ricette da cucina e di quanto sono fighi certi attori ....