sabato 22 novembre 2008

Tramonto

Immagina un tramonto rosso, fuoco, e sopra un enorme strato di nuvole, cumuli di nuvole grigio scuro, spesso quasi impenetrabile, e sopra a tutto questo, l'aereo, dove al posto 16A ero seduta io, che tornavo da Roma, dopo una giornata da non dimenticare e che sembrava già abbastanza piena di emozioni che guardavo fuori, tutto quel grigiume senza sospettare cosa ci fosse al di sotto ...
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E immagina che ad un certo punto, come succede al cotone idrofilo quando si smaglia in un punto, immagina che da quel punto scappi via un raggio di tramonto, rosso, rosso davvero, e che quel raggio colori una nuvola, una singola nuvola, come vedere una pennellata, messa tra uno strato e un altro di nuvole ... e immagina di sentire la hostess che chiede "Signora cosa desidera?", e io che rispondo "Ananas e salatini, grazie!" ma vorrei non staccare gli occhi da quello spettacolo, e la hostess che mi richiama per passarmi la merenda "Signora??" ... e io che mi guardo in giro stupita che nessuno si accorga di cosa sta succedendo fuori dal finestrino e che penso che forse la gente è troppo stanca, e troppo delusa, o solo cieca ...
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E allora ascolta e immagina di vedermi, attaccata al finestrino, quasi con il naso appoggiato, che mi guardo mezz'ora di un film che non potrà mai esser replicato.
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E comincia con il cielo nei colori del viola e del rosso, poi ancora con il sole impacchettato tra due strati di nuvole scure, e lui, lì in mezzo da protagonista della scena, con piccole nuvolette rosa appoggiate appena sullo strato inferiore delle nuvole grigie.
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Si apre un buco nelle nuvole che stanno sotto e si intravvede la terra, là, lontana, con le prime luci della notte, e poi si richiude, ma già ci sono nuvole, bianche, sottili come le trame di una garza, come una tenda trasparente, che corrono incontro alle altre scure e a quelle rosa e si sovrappongono come dei fili.
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E tutto si riapre, l'orizzonte completamente invaso dal tramonto, da una parte all'altra della visuale; un attimo prima che il sole sparisca il cielo sembra addirittura marrone.
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Ma il sole non sparisce, non si rassegna: una nuvola rosa, fucsia, intenso, scuro, come un'isola in mezzo alle altre che già sono del colore della notte, in un cielo giallo e arancione tra due strisce di blue e azzurro.
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E ancora, nuvole nere come macchie di inchiostro su uno sfondo giallo arancione, uno squarcio nel cielo azzurro dove nuvolette blu scuro si mettono ordinatamente in fila per scrivere una misteriosa parola.
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E infine il buio.
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Uno spettacolo che ... bisognava smettere di fare qualsiasi cosa per non perderlo, persino di respirare ...

1 commento:

Andrea Perotti ha detto...

Complimenti... spettacolare descrizione!