domenica 20 febbraio 2011

Como


Como (da Villa del Grumello), inserito originariamente da brezzadilago.

Ve la presento: questa è la mia città, esattamente come la vedo io.

E' così che la si vede di notte, arrivando dalla strada Regina del lago, quella che, per intenderci, percorre il lago nella parte ad Ovest: in direzione sud, Como sbuca dalla strada appena passato Cernobbio in direzione centro città.

E buca il cuore ....

Como è su wikipedia, su tripadvisor, su google maps, e sui siti ufficiali del comune di como, dell'amministrazione provinciale e dell'Apt (sorry, non ho trovato il sito, se qualcuno me lo segnalasse metto un update), oltre a numerosi siti e portali commerciali. Un buon sito dove si trovano informazioni aggiornate è lakecomo, il portale degli assessorati al turismo delle province di Como e Lecco (also in english).

La prima cosa da imparare quando si arriva in città è che i comaschi non dicono Como come tutto il resto dell'Italia, con la O aperta, ma lo pronunciano con la O chiusa. E, certe volte, mi vien da pensare che per chi ci vive è un modo immediato per riconoscere i "furest", chi viene da fuori città (piccola nota: qualcuno in consiglio comunale la pronuncia da "furest" ;) ).

La seconda cosa è controllare il meteo: tra lago e montagne non si sa mai ... Un buon sito è il meteo.it, la pagina a cui ho linkato è quella con le segnalazioni di chi ci vive (ci sono anch'io), che si riempie nei giorni in cui piove, nevica o grandina, negli altri di solito è deserta. Anche la Svizzera, che è vicinissima, da previsioni precise: il sito è qui.

I comaschi sono gente un po' particolare, ci facciamo molto gli affari nostri. Spesso capita di vedere persone famose in giro per la città, ma è rarissimo che un comasco vada persino a chiedere un autografo o a chiedere di scattare una foto.

Però ci piace moltissimo vedere la città invasa dai turisti, gruppi con la guida che si spostano nelle piccole vie del centro, armati di macchine fotografiche e telecamere. E ci piace fermarci a vedere cosa guardano, cosa piace a loro della nostra città.

Si fermano pochissimo, di solito un giorno e via.

E Como è piccola, volendo la si gira in un giorno... ma la sua anima è nascosta, e capita di non incontrarla nemmeno in tutta una vita ...

.

7 commenti:

anto ha detto...

ma che bella idea Elena! ... (soprattutto visto che il sito dell'Apt non è reperibile... gulp!)
quando ho visto la foto mi è venuto un po' un tuffo al cuore, perché quella era più o meno la vista che c'era davvero da casa mia vicino a villa Olmo, con la cupola del duomo, il monumento ai caduti e la funicolare di Brunate in bella vista... ed è inevitabile, anche se ci ho vissuto solo due anni Como mi è rimasta un po' nel cuore.
E non credo che sia solo perché è stata la mia prima casa col marco. Penso proprio che, nonostante le toppe, nonostante le buche, nonostante i muri e i muretti -veri e metaforici- quell'anima che rimane così ben nascosta sappia parlare (anche ai "furest"!)

Elena ha detto...

Grazie Anto!
che bellissimo incoraggiamento :*

Occhi blu ha detto...

I love Como too, my dear Elena!
Adoro arrivare, rigorosamente a piedi, in centro storico da Villa Olmo (l'auto è assolutamente vietata con una così bella e romantica passeggiata per il lungolago).
Adoro le luci delle case sull'acqua del lago la sera e le belle immagini riflesse di giorno.
Adoro il Faro di San Maurizio, il mio punto di riferimento notturno e diurno, nonché dalle finestre di casa mia.
Adoro il centro storico tra i suoi vicoli che mi ricordano tanto le mie calli.
Adoro le sue Chiese: il Duomo con i suoi arazzi appesi, la Chiesa di San Fedele per la sua magica atmosfera medievale e la sua acustica, la Chiesa di Sant'Abbondio per la sua bella struttura architettonica.
Adoro la sua storia di città indipendente (cfr. Barbarossa).
Adoro la sua vivibilità, essendo una città a misura d'uomo, dove si può girare tranquillamente a piedi anche la sera.
Adoro il suo clima, mite e poco umido (se voi comaschi che vi lamentate sempre dell'umidità della vostra città volete provare la vera umidità, quella che ti entra nelle ossa e ti bagna la faccia, andate dalle mie parti in laguna e sappiatemi dire).
Adoro la sua anima: d'inverno e d'estate è una città che offre molti svaghi, dagli spettacoli teatrali dello storico "Teatro Sociale", del piccolo ma intimo "La Lucernetta" e di Villa Olmo ai concerti gratuiti del Conservatorio, dalle mostre interessanti a Villa Olmo alle varie notti bianche e alle feste della musica, dalle visite guidate gratuite nei musei e nelle magnifiche chiese della città alle rievocazioni storiche, dagli interessantissimi incontri letterari di "Parolario" a tanto altro ancora.
Non adoro altrettanto i suoi abitanti, un po' troppo chiusi e freddini per i miei usi di cittadina che viene da un'altra città sull'acqua, di mare, tuttavia, e forse è proprio questa la differenza, ma tu, cara Elena, fai sicuramente eccezione.
Insomma, Como con la "e" aperta (non tanto da "foresta", come se dize in venesiàn, ma perché questa è la sua dizione corretta) mi piace proprio tanto.
Buon inizio! Le intenzioni mi sembrano più che buone qui.
Un abbraccio

Occhi blu ha detto...

oops! mi correggo:
Como con la "o" aperta, ovviamente (devono essere tutte queste verdure che mangio ultimamente :))

Elena Trombetta ha detto...

Grazie Occhiblu, di cuore, per il bellissimo commento e l'incoraggiamento.

Che bello averti anche qua :*

Denise ha detto...

Ed ecco la cara e vulcanica Elena con un'altra bella idea.
Leggo quasi con un pizzico di invidia i tuoi post che parlano di Como. Perchè io non ho questo rapporto viscerale con la città. Sarà perchè non sono cresciuta nella city o perchè le mie origini oltre che sarde, ovviamente, sono anche germaniche. Chissà. Ad ogni modo resto incantata.
Denise

Elena ha detto...

Ciao Denise,
che bello che sei passata di qua :))
Un bacio :*