venerdì 4 marzo 2011

Possibili souvenir da Como: le multe

Lo dico subito: ho torto.

E odio prendere le multe, mi infastidisce in un modo pazzesco.

E questa multa me la andrò a pagare la prossima settimana che già mi viene il nervoso tutte le volte che la guardo.

Però, a mio discapito, devo dire che , standoci attenta attenta, ma proprio at ten ta, in cinque anni ho preso "solo" due multe per divieto di sosta.

Una era il giorno del mio compleanno, la sera alle 23, in una stradina sperduta che dalle Caserme va verso Como Sole, fuori dal ristorante; la seconda, questa, in via dei Mille, perchè non mi sono accorta che, in un parcheggio interno era prevista la pulizia strade proprio a quell'ora di quel giorno ... che poi, pioveva, il parcheggio era pieno, e non so nemmeno se poi la piazzetta l'hanno pulita o no ... ma poco conta.

Questo per dire quanto basti una disattenzione a Como per portarsi a casa un souvenir sgradito pur essendo persone che seguono le regole (almeno quelle dei parcheggi).

Spesso, per evitare qualsiasi inconveniente o contestazione, scelgo di lasciare l'auto negli autosilo che ci sono in città: si è liberi di starsene in giro quanto si vuole senza pagare preventivamente, e, inoltre, dopo la recente stangata sui prezzi dei parcheggi decisa dalla giunta comunale, credo siano anche più vantaggiosi.

Como è una città ben presidiata dal punto di vista dei controlli: oltre all'attenzione verso i parcheggi, spesso è facile incontrare anche in città pattuglie mobili con l'autovelox, soprattutto in Tangenziale e in Napoleona, e ci sono almeno tre semafori che ti scattano la fotina se passi con il rosso (questi SACROSANTI, perchè messi in incroci dove passare con il rosso è da delinquenti!) e si trovano sulla Pasquale Paoli, in Tangenziale e in via Tommaso Grossi: questo non significa che gli altri si possono "bruciare" che a Como, spesso, sono in giro a piedi ...

In ogni caso, il consiglio per chi arriva è "occhi aperti" che le multe, a Como, le danno ...

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3 commenti:

anto ha detto...

mmm... non so bene come commentare, nel senso che ritengo giustissimo sanzionare i comportamenti irregolari, soprattutto quando mettono a rischio la sicurezza se non addirittura la vita di automobilisti e pedoni ma..... ma.....
ma purtroppo in Italia la multa è diventata troppo spesso un modo per fare facile incetta dei soldi dei cittadini.
A partire dai tanto contestati semafori T-rex, ai divieti di sosta poco comprensibili come quello del tuo caso, all'abitudine di tartassare l'automobilista e costringerlo a sentirsi sempre e comunque in torto perché "se ti fermano il modo di darti la multa lo trovano di sicuro".

Non so se te l'ho già raccontato ma la prima volta che il marco ha espresso in modo compiuto il desiderio di lasciare l'Italia è stato proprio in un frangente del genere. Non sto a spiegarti i dettagli nello specifico ma ti dico solo le parole che ci ha detto una cordiale vigilessa nello spiccarci una multa in quel di Bergamo: "sì sì io vi credo, ma NON POSSO FIDARMI" ... sono state le parole magiche, dopo le quali ricordo solo che Marco mi ha detto "da un paese del genere ce ne dobbiamo proprio andare".

Credo che tra il multare comportamenti palesemente pericolosi e il mantenere un certo ordine di condotta stradale o civica ci sia una linea molto definita. Che è quella della sanzione pecuniaria. Quando essa diventa il fine e non il mezzo vuol dire che qualcosa non funziona.

Negli Stati Uniti esiste il"warning" una sanzione amministrativa ma non pecuniaria che viene data a chi ha un comportamento scorretto e/o pericoloso. Significa che sei stato avvisato e che la prossima volta che ti renderai pericoloso allo stesso modo dovrai pagare. E magari molto.

Credo che questo sia un modo civile ma soprattutto utile di educare alla correttezza stradale.
ma si sa, in Italia di civile e utile non sembra che sia rimasto poi molto (sigh)

marco barsotti ha detto...

"STANGATA SUI PREZZI DEI PARCHEGGI".

Eccoli li, bravi, lo fanno senz'altro per dissuadere dall'uso del veicolo privato (che va disincentivato) e favorire l'uso del mezzo pubblico.

Bravi, allora raccontiamogli un po' che in costa azzurra (non uno dei posti piu' schifosi o poveri della terra giusto ?)... :

1) Il parcheggio nella prima ora e' spesso gratuito (anche a Montecarlo a fianco del casino', tanto per dare un'idea)

2) Il parcheggio il sabato pomeriggio e la domenica e' quasi sempre gratuito (ad esempio in tutta Cannes)

3) Gli autobus sono belli, costano solo 1 euro per una qualunque tratta (anche nizza-cannes, quasi due ore), e si puo' comprare il biglietto dall'autista, che ti saluta dicendoti °bonjour°.

A como pagavo 2 euro e 20 per andare da Villa Olmo a Villaguardia, dovevo comprare due biglietti diversi in tabaccherie diverse, l'orario pubblicato non corrispondeva quasi mai a quello praticato.
Inoltre l'autista spesso usava il telefonino con una mano mentre guidava (cosa vietata (multata!) ai privati, ma non agli autisti (perche' svolgono servizio pubblico, per Dio!) per parlare dei fatti loro.

Qui continuiamo a conoscere italiani che se ne sono andati, portando e investendo i loro bei soldi qui (perche' non e' reato portare i soldi fuori dall'italia, nonostante quello che cercano di far credere tutti i giornali), ed il merito e' di questi seri signori che °stangano", impongono divieti e sguinzagliano vigili.

Per costruire i muri.

Elena Trombetta ha detto...

Comincio a invidiarvi davvero, voi due :)