E' quello che mi sento addosso stasera, mentre guardo dalla finestra vicino al mio pc e vedo il sole che si addormenta.
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E penso a chi si è addormentato per sempre, che ci ha lasciato.
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E che forse ci vede ancora. E che non possiamo dimenticare, perchè l'amore resta sempre dentro di noi, per tutta la vita, anche quando non ci si tocca più, anche quando non ci si guarda più negli occhi.
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Perchè da quando ci si addormenta per sempre, ci si comincia a rivedere nel cuore e nell'anima ...
Certe volte penso alla mia vita come a un puzzle, o meglio, come a tanti puzzle che si costruiscono con insana pazienza, giorno per giorno.
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Tanti piccoli quadri che si costruiscono parallelamente, e che piano piano disegnano quello che siamo stati, e fanno intravvedere cosa potremmo essere.
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Poi, di tanto in tanto, in un puzzle che sembrava bellissimo, magari con un cielo azzurro, si incastra un pezzo, singolo, nero, che non c'entra nulla. E allora comincio ad osservarlo quel particolare, e mi chiedo da dove l'ho preso quel pezzo, e mi viene il dubbio che il vero disegno sia dietro, e mi verrebbe voglia di voltarlo quell'angolo di puzzle, anche se il rischio, è che si disfi tutto e di dover ricominciare da capo.
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E penso che dopo che il puzzle sia tornato i piccoli pezzi, potrei non aver più la voglia di ricostruirlo ...
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E me ne resto lì, per ore, imbambolata a guardare e pensare ...
"Ma se sei il bravo viaggiatore che io credo che tu sia, devi andare avanti e provare a togliere ancora qualche strato. E devi essere tu a farlo. Anche se sbucciare la cipolla ti farà piangere non puoi lasciare agli altri il compito di farlo al tuo posto. Loro non sanno a quale strato della cipolla tu desideri fermarti, non sanno a che ti serve la cipolla, e rischiano di sottrarli uno dopo l'altro, buttarli via anche se sono buoni. Soprattutto, rischiano di sbucciare anche quest'ultima sottilissima sfoglia oltre la quale la cipolla non è più cipolla. La Città non è più Citta."
Ho passato due giorni, anzi due notti, in questa stanza, di un Hotel 4 stelle, centro di Roma, e ho pagato 140 Euro per notte. . Quando ho visto la stanza ho provato a segnalare il mio disagio al personale dell'albergo, che era la prima volta che in un Best Western trovavo da lamentarmi, ma mi è stato chiesto dapprima cosa c'è che non andasse nella stanza, poi che le camere non le aveva assegnate la persona che ha parlato con me, ed infine che la prossima volta che andrò a Roma "vedrà che camera le assegneremo", o una cosa simile. Ovvio che io abbia risposto: "Si, ma la prossima volta che vengo a Roma, qua non ci torno". . Oggi ho scritto alla catena Best Western, perchè con loro mi sono sempre trovata benissimo, anzi, di più, e quello che vorrei fare per contribuire a sentirmi sempre bene con loro è segnalare le cose che non vanno. . Non emetto giudizi, penso che questi pochi secondi di video e la foto del particolare della porta del bagno che nel video si vede poco, siano sufficienti perchè ciascuno si faccia un'idea. . Intanto aspetto la risposta di BW. . Questo è il filmino
E questa la foto
Dimenticavo: è l'hotel Mondial, di Roma, via Torino. . Update del 30.06.2010: credo ne abbiano avuto ampiamente il tempo, visto che oltretutto ho mandato due solleciti via mail, ma Best Western non ha risposto. E me ne dispiace, davvero. .
Ogni tanto mi capita, ma solo in certi periodi, di passare una intera mattinata a cucinare, attività che mi riesce abbastanza benino e che mi rilassa tantissimo.
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Difficilmente assaggio quello che cucino, e comunque piccolissime quantità, non sono una di quelle che quando è pronto c'è la metà del cibo.
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Però presto molta attenzione all'odore/profumo, di quello che cucino.
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E arrivo all'ora di sedermi a tavola che non ho fame. E non ho mangiato nulla, non ho sbocconcellato. Semplicemente mi sono "saziata con gli odori".
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E oggi mi veniva di pensare che capita anche qui, in rete, a me, e anche a persone che magari mi soffermo ad osservare.
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I rapporti che si stringono assomigliano un po' a "odori, profumi" che danno un senso di sazio, ma che non nutrono.
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Ci si illude di aver trovato qualcosa, di aver costruito, di stringere chissà quali legami.
Un ragazzo batte le mani, tre volte. . Scende il silenzio in sala mensa, tutti si alzano in piedi per qualche minuto, qualcuno si fa il segno della croce. . Poi ci si siede e si aspetta di essere serviti per il pranzo.
Mi guardo in giro, anche se con un certo pudore. Sembra di stare in una enorme Arca di Noe' per come e' strutturato il soffitto in legno della immensa sala che i ragazzi di San Patrignano condividono con noi, che oggi siamo ospiti.
Sono tutti belli, visi belli, bei sorrisi.
Quando siamo arrivati, gruppo commercialista telematico, sono gia' tutti seduti a tavoloni dove si chiacchiera, si ride, si parla, ci si guarda in faccia.
Un gruppo, consistente, e' incaricato della distribuzione del cibo: ci fanno scegliere, e ce lo portano sorridendo e senza nascondere una certa emozione.
Che poi l'emozione e' piu' nostra, o almeno mia, che mi sembra di essere qua come spettatore irriguardoso di vite in rinascita.
Guardo in giro, ma lo faccio con discrezione.
La Niki si rifiuta di scattare, quasi a non voler scrutare nell'anima, e quindi tocca a me raccontare occhi, visi e sorrisi e una operosita' che non dimentica il piacere e il gusto dell'accoglienza.
E forse e' proprio questo quello che ho provato: mi sono sentita accolta.
E ho pensato all'impegno e alla volonta' di chi sta qua dentro, di chi ci accompagna in queste stradine, e che stasera ci vedra' uscire per tornare a casa. E il cancello si aprira' solo per noi.
San Patrignano e' una immensa area no smoking, dove anche ai visitatori viene chiesto di non fumare.
Si respira aria buona, qua dentro. E anche i fumatori ammettono che rinunciare alla sigaretta per un giorno e' una forma di rispetto verso questi ragazzi.
E penso che sono ragazzi in gamba, gli abitanti di questa "temporary country" dove vieni per un convegno di aggiornamento e ti trovi a riassaporare la vita ...
Notti vuote, che fanno compagnia mentre ti rubano l'anima e la nascondono nelle ombre della notte. . Notti di parole mai dette di frasi mai scritte di melodie sepolte nelle pieghe buie di petali di fiori chiusi, nella notte. . Notti da vivere fino in fondo per arrivare laggiù nel profondo. . Notti per rinascere per riassaporare la vita nell'anima, nelle ombre, nelle parole, nelle melodie che si possono scoprire solo con la notte. .
. 15 anni di attività del Commercialista Telematico,
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dell'amico Roberto Pasquini.
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Il programma è di tutto rispetto con relatori e argomenti di sicuro interesse.Ma non vado solo per quello: ho voglia di rivedere colleghi che ho conosciuto in rete, conoscerne di nuovi, scambiare opinioni, ragionare e "cazzeggiare", partecipare alle sessioni di aggiornamento ma anche e soprattutto alle cene, sentire l'aria che si respira a San Patrignano e svegliarmi con il mare che si vede dalla finestra, di fare foto, a tutti e a tutto.
Pensieri come nubi, nella notte. Si avvicinano minacciosi, stringono e mordono come radici. . Rubano l'anima alla quale è già stato rubato l'amore al quale è stata rubata l'innocenza. . E scoppiano dirompenti nella vita che aspetta con ansia che arrivi presto il mattino ... .
Si, lo so, ha già spammato mezzo web con il suo matrimonio, alzi la mano chi ancora non lo sa. Ma da brezzolina la notizia non era ancora passata, e ora è arrivato il momento. . Ci siamo conosciute oltre due anni fa, in rete, ci siamo sposate, abbiamo divorziato. Qualcuno ci ha anche "studiato" ;) Non so se quel gioco, quella esperienza ci abbia cambiato. Di certo ci ha permesso di riconoscerci. Il maggio successivo ci siamo incontrate analogicamente, a Matera, e ci siamo riviste per un Capodanno, per un altro Materacamp, che, insomma, Como - Matera sono pur sempre 1.000 km. . Eppure ci siamo sempre state, nei momenti importanti ci sentiamo, grazie al telefono, alla rete. Sempre. . E ora la mia sorellina di Matera, Clara, sposa il suo Gianfranco. Lo so da sempre, anche se la data è fissata da meno di un annetto: da sempre perchè il loro è un bene speciale, quello che si vogliono. . E l'altro ieri è arrivata la partecipazione, e anche se avevo già prenotato albergo e volo (a gennaio), auto (aprile), comprato vestito (aprile) .. insomma, anche se avevo già fatto tutto, una lacrimuccia mi è scappata, aprendo quella busta. . E ora non vedo l'ora che arrivi quel giorno... .
. Lacrime di sole abbagliante, di una luce che troppo ha illuminato una vita spenta. . Lacrime nel buio della notte, invisibili a tutto, ma non all'amore. . Non chiedere a una lacrima di non nascere . Ne nasceranno due. .
Dove per i negozi aperti il 1 maggio quasi ci si scandalizza, perchè non è giusto che lavorino il sabato di festa; dove se qualcuno arriva in visita gli fai mettere l'auto all'autosilo ex zoo ma poi fai finta di niente e gli strappi il biglietto per pagare il parcheggio altrimenti ti tocca fargli la rianimazione quando vede la cifra; dove per passare da un sottopassaggio tocca vaccinarsi contro i principali rischi chimici e biologici; dove i marciapiedi sono buche, e buche, e buche; dove, se arrivi alla Stazione di San Giovanni pensi che nemmeno nei paesi sottosviluppati e dove i ristoranti che servono specialità tipiche sono sempre meno.
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E potrei continuare all'infinito.
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E dove, è questa la cosa peggiore, siamo ancora convinti che il turismo si faccia così ...
Il 14 maggio, per un incontro voluto dagli amici del Commercialista Telematico, per festeggiare i primi quindici anni di attività.
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Quando Roberto, anima del Commercialista Telematico, mi accennato all'organizzazione di questo evento e al fatto di volerlo fare proprio a San Patrignano, non ho esitato un secondo ad accettare.
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So già che sarà un'esperienza indimenticabile, rivedere amici, colleghi, ma, soprattutto rivederli in quel luogo.
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Non so cosa aspettarmi, ma so che desidero davvero viverla, arrivando li con la mente come una pagina bianca, da riempire di emozioni ...