domenica 13 gennaio 2008

Lago


Venerdì scorso il lago era qualcosa da togliere il fiato.
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C'era una nebbiolina alta, che copriva le cime delle montagne intorno, e una brezza leggera che teneva limpida la parte sottostante.
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Nell'aria un grigio luminoso, qualcosa di così sereno, rilassante, che sembrava di essere in una bolla senza spazio nè tempo.
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Il lago piatto, le prime luci della sera, le barche con le luci di posizione, le papere che cercano il pane, le ondine piccole piccole...
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... e quell'umidino che ti penetra dentro, e ti sembra che il paesaggio ti entri nel cuore.
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(La foto non è di venerdì è di Truus, ma poteva essere stata scattata una mezz'ora prima di quando sul lago, sono arrivata io.)

5 commenti:

Unknown ha detto...

Beata te che abiti vicino a questa meraviglia :-)

Anonimo ha detto...

Io sono un amante del mare, ma devo dire che questo lago potrebbe essere un buon sostituto!
Poi raccontato da un animo poetico...

anecòico ha detto...

bella la foto e anche il testo, naturalmente!

a me, però, i laghi mettono spesso malinconia

Pino Amoruso ha detto...

Mi è venuta voglia di andare al lago...Quasi quasi mi organizzo domenica!Complimenti per il blog...
Ciao :-)

Andrea Matranga ha detto...

Amo il mare per motivi che puoi ben capire...ma il lago è davvero incantevole.Bella foto