venerdì 31 agosto 2007
Lady D e sono già dieci anni
Il mio Second Life
giovedì 30 agosto 2007
Nuovo giochino per me per i prossimi giorni
Update:
questo sito non è aggiornato, altrimenti non si spiegherebbe come mai, in quello si sea handling, che non è quello indicato sulla denuncia di smarrimento ma uno che ho trovato in google, dicono che uno dei due è stato ritrovato e consegnato al corriere ...
Foto delle vacanze
mercoledì 29 agosto 2007
Il magone del rientro ....
Rapporti umani
martedì 28 agosto 2007
Una giornata di 22 ore ...
E da Horta prendiamo il largo .... come gli antichi naviganti che salpavano verso l'Oceano ...
Ma non sara' una nave a portarci a casa, ma un aereo, scalo a Lisbona poi Linate.
Partenza verso le 14 ora di qui, arrivo alle 22.30 ora di casa.
5 isole
6 auto
5 alberghi
4 guide
1500 km percorsi (arrotondati per difetto)
20 italiani incontrati (arrotondati per eccesso).
Un grazie va a Gabriella di Drive Out perche' ha saputo organizzare alla perfezione la nostra vacanza, cosi' come l'avevamo pensata.
Nessun problema, nessun tempo morto, all'arrivo in ogni hotel di una nuova isola abbiamo spesso trovato l'incaricato del rent a car che ci aspettava con l'auto.
Le nostre guide sulle isole sono sempre state precise, disponibili.
Anche l'unico inconveniente con l'auto alla fine e' stato solo un diversivo, senza spese, visto che la Ilha Verde non ci ha nemmeno addebitato il costo della benzina consumata con l'auto sostituita (e lo abbiamo espressamente chiesto ....).
Un grazie a Daniela, della quale speriamo di non aver abusato, che ci ha curato Mindy e la casa.
Un grazie a Andrea, che ci ha portato a Malpensa e verra' a prenderci stasera a Linate e che, ma lo sapevamo gia', e' sempre un grande amico.
E un grazie a tutti coloro che hanno avuto la costanza di seguire questi racconti un po' sgangherati.
Domani mettero' un po' di foto su flickr, poi la sezione vacanze chiudera' per un po'.
Ci vediamo in Italia!
lunedì 27 agosto 2007
Felicita' allo stato puro
Cafe' Sport Peter a Horta
Tramonto alla Baia di Porto Pim
Faial (scritto con la "i")
sabato 25 agosto 2007
Arrivo a Horta, Fajal
Si comincia un po' a sentire l'aria di casa che si avvicina ....
venerdì 24 agosto 2007
Compleanno
Auguri Laura, grazie per avermi tenuto compagnia in queste vacanze, come una delle poche voci che mi arrivavano dall'Italia (so che mi leggi ...).
Lo so che e' domani il tuo compleanno, ma qui non si sa mai cosa si trova cambiando isola ;)
L'isola incompiuta
Sao Jorge
Isola dei Baleeros
La giornata parte male, pioviggina, quella pioggerellina fine che rende le Azzorre isole tanto lussureggianti.
Passaggio all'interno dell'isola, per vedere da vicino la "montagna", ma il Pico si nega. Oggi stara' nelle nuvole per tutto il giorno.
Tappa poi a Lajes do Pico, per visitare il museo dei Baleeros, dei balenieri.
All'interno, in una saletta, viene proiettato un filmato, del 1970, che ripercorre la vita dei cacciatori di balene, e mostra le fasi della caccia.
Ora, tralasciando ogni commento sulla conservazione della specie e sulla tutela delle balene, che sottoscrivo in pieno, devo pero' riconoscere che questi uomini ne avevano di coraggio: andar per mare, non per diletto ma per sopravvivenza, per guadagnare il pane, tra le onde oceaniche e il rischio di essere travolti da questi bestioni ... beh, non e' da tutti: ci vuole coraggio, un coraggio che in parte e' genetico e in parte deriva dalla tempra che sin da ragazzini veniva imposta in queste popolazioni.
Pomeriggio al sole, tra poco trasferimento a Sao Jorge e saluti a Noelia, la nostra super guida che ha reso indimenticabile la vacanza a Pico.
mercoledì 22 agosto 2007
Isola di Pico
Terceira
martedì 21 agosto 2007
Centro Cultural di Angra
Oggi la giornata non e' bella, minaccia pioggia.
In mattinata finiremo il giro di Angra, andremo a cercare i correios per le cartoline (che qua li vende solo l'ufficio postale o le macchinette distributrici automatiche per le quali occorre un corso accelerato ... ).
Pranzo, se lo stomaco non reclama, da Venançio, poi alle 3 e qualcosa, partenza dall'albergo per l'aeroporto e Pico.
Terceira
lunedì 20 agosto 2007
Praia da Vitoria
Un post lo devo a loro per il ringraziamento.
Terceira
(copiata il 20 Agosto 2007)
Terceira, 60.000 abitanti, 6.000 mucche.
Angra, la capitale, e' una citta' bellissima, di cui non si puo' descrivere la bellezza dell'architettura.
Sull'isola ho trovato le piu' belle piscine naturali (a Biscoitos) che abbia mai visto, due mandrie di mucche in mezzo alla strada, dietro la curva ovviamente, con relative conseguenze per la parte sotto della nostra auto, una grotta "Algar do Carvao" dove si scende, si scende e si scende fino a sentirsi nel cuore della terra, dove c'e' freddo, umido, ma la sensazione e' piacevole.
Terceira non deve essere un'isola che ci porta fortuna, in albergo l'internet point non funziona, l'altro unico internet point al centro congressi apre "un po' si e un po' no" ma non si sa quando, l'auto che ci hanno dato a noleggio, dopo 110 km, ha segnato Oil e serv e abbiamo dovuto fare una chiamata internazionale per farla sostituire (anche se era da Terceira a Ponta Delgada sempre internazionale era ...)
Pero' l'isola e' proprio bella.
A mezzogiorno, da "Venançio", una trattoria tipica di quelle veraci, ho mangiato un piatto di "alcatra" il piatto tipico dell'isola, che altro non e' che un bollito (si, proprio il "lesso") molto morbido e molto speziato, fatto come in salmi'.
Nella trattoria abbiamo incontrato un vecchio isolano, gia' visto all'aeroporto nel volo di trasferimento, e che aveva "parlato" per 10 minuti con Daniele all'imbarco.... che poi, cosa si siano detti lo sanno solo loro ....
Ci ha riconosciuto, ci ha salutato con calore... la vera faccia dell'isola ...
Sera a cena in centro ad Angra: posticino tipico, ordiniamo alle 20.00 ....
Alle 21.00 arriva il proprietario e ci chiede, con modi leggermente rudi, se vogliamo ancora qualcosa .... gli rispondo che stiamo aspettando di mangiare .... lui non si scusa, ci fa aspettare altri 20 minuti poi ci serve, mi guardo intorno e vedo gli altri che aspettano che ridono con me della situazione .... nel ristorante quando arrivano i nostri piatti tutti sorridono ....
Due santi su tre
Ponta Delgada, 18 Agosto 2007
Oggi e' il mio onomastico, e chi mi conosce sa quanto tenga agli auguri, quindi ringrazio tutti quelli che, dall'Italia, mi hanno mandato messaggi (anche se poi, lo ammetto, mi dimentico di quelli degli altri...).
Giornata di trasferimento, mattinata al sole, poi giro del porto e del centro di Ponta Delgada.
Insomma, tutto tranquillo, di "descanso"... ma...
A Ponta Delgada c'e' una chiesa molto bella, con un'abside meravigliosamente intagliata e stuccata in oro, con la statua della Madonna dietro l'altare.
Stiamo uscendo dopo la visita quando ci viene incontro quello che da noi chiameremmo il sagrestano. In portoghese ci fa capire di seguirlo (inutile chiedergli di parlarci inglese, liquida la mia richiesta con un segno del tipo "lascia perdere").
Lo seguiamo, ci porta in sagrestia, dove ci sono bellissimi mobili (del '700) e sculture.
Ci fa segno che possiamo fotografare ma appena accenno "forget" fa il solito segno "lascia perdere"...
Daniele e' scettico, lo vedo con la coda dell'occhio che punta l'uscita, deve sembrargli il fratellino di "Misery non deve morire ..."
I,o non so cosa mi sia venuto in mente, gli indico una statua e dico "Santa Rita?".
Lui si illumina, e mi fa segno un'altra statua, quella di Santa Rita ...
Poi mi indica di nuovo la prima e aspetta il nome della santa. Non si impietosisce davanti a al mio "I don't know...", mi indica l'alloro sulla spalla e attende.
Poi rifa il gesto del "lascia perdere" e prosegue, mi indica un'altra statua e aspetta... E io: "San Giovanni Battista?"..... si illumina, ho superato l'esame, posso uscire!
Un ultimo sguardo al bellissimo presepe antico mentre Daniele sottovoce continua a chiamarmi "Elena... andiamo ...."
Esco e comincio a ridere....
Perche' le cose strane, nella vita, capitano anche se non le cerchi ;)
Pomeriggio, volo per Terceira, quasi un'ora di ritardo, ma qui, ho capito, e' abbastanza normale ....
venerdì 17 agosto 2007
Magia delle isole
giovedì 16 agosto 2007
Qualche ora in Paradiso
Visita zona centrale Isola Sao Miguel.
Parque Terra Nostra, Furnas.
Camminando nei viali di arenaria, in terra battuta, mi vedo come una damina dell'800, con l'ombrellino parasole e i vestiti dell'epoca.
Sono piccoli giardini a tema, collegati l'uno all'altro, canali che collegano i piccoli laghetti.
Nella passeggiata lo sguardo scende dalla collinetta, uno su tutti di questi giardini mi fa innamorare, vedo un laghetto, due cigni, le ninfee bianche e dei fiori rossi acquatici, il cielo e' azzurro sullo sfondo e il verde intenso della vegetazione e' tutto intorno.
Mi siedo sulla panchina che si affaccia su questo quadro e mi sento felice.
Continua il giro, altri giardini, di fiori, di cycas, di piante endemiche, il viale di Gingo altissimi formano un unico insieme.
Di fronte alla villa nel Parco la piscina di acqua sulfurea, acqua gialla, tralascio ogni commento ... dove solo Daniele ha avuto il coraggio di fare il bagno.
Un pezzo di Paradiso terrestre, dove, accidenti, avrei voluto trovare la mela ;)
La mattina era passata a Lagoa do Fogo, dove oggi c'e' un lago e 500 anni fa un'eruzione apocalittica (lago di fuoco) che si vedeva a miglia di distanza.
In tarda mattinata passeggiata alla Caldeira Veja per fare il bagno alle piscine delle terme naturali a cielo aperto.
Ci sono piu' mucche qui che a Livigno
Ponta Delgada (scritta il 16 perche' il 15 l'intenet point era bloccato ...)
Visita alla parte Ovest.
Pioviggina, una mattina di nebbiolina che richiede il kway. L'isola e' verde, di un verde che si vede solo in serra. La tappa e' a Sete Citades, alla Lagoa Verde e Lagoa Azur.
Nei paesini non c'e nulla, qualche raro "fresco" e qualche "cafe'", all'interno dei quali solo uomini e odore di fumo come nelle osterie della mia infanzia.
Ai bordi della strada ortensie che sembrano trangeniche, file e file di ortensie azzurre, anche piu' di 100 fiori per pianta e verde, piante, prati, di un verde cosi' ...
Poi, all'improvviso, la Lagoa.
I laghi gemelli, visti dall'alto, sembrano gli occhi profondi, uno verde e uno azzurro, di una divinita' intrappolata, non si sa come, non si sa perche', in questo angolo di Paradiso.
Sulla costa nord e' impressionante vedere la forza dell'oceano: a Mosteiros l'acqua infrange violenta al largo e sugli scogli lavici: all'improvviso esce il sole, mi avvicino all'acqua quasi fino al punto del non ritorno, dove un'onda un po' dispettosa quasi mi lava da capo a piedi.
La strada, l'unica strada dell'isola in questa zona, sembra una stretta strada del lago e rallenta il viaggio.
Il ritorno a Ponta Delgada e' alle 2 del pomeriggio. Cerchiamo un posto per mettere qualcosa sotto i denti.
Pomeriggio al sole, domani, tempo permettendo, Lagoa del Fogo.
Serata a cena in ristorantino sull'Oceano: mi sono lanciata nel mio portoghese ormai rodato ed ho ordinato una "gaseada", aspettandomi una acqua minerale gasata.... E' arrivata "Gazela", vino verde tipico delle Azzorre ... per altro nemmeno malaccio ... da domani si ricomincia con l'inglese!!
mercoledì 15 agosto 2007
Una giornata di 26 ore
lunedì 13 agosto 2007
Azzorre - Prologo
Stanotte, so già, non dormirò, perchè è questo l'effetto che mi fa partire ...
E domani vacanza!
domenica 12 agosto 2007
sabato 11 agosto 2007
Preparativi per la partenza
Riflessione sull'Amicizia
venerdì 10 agosto 2007
Ai giardini a lago (2)
Prima tappa: il trenino degli indiani, tre giri. Loro sulla locomotiva, io e la mia amica sulla panchina a controllarli. Parte il trenino, loro salutano con la manina, felici e sorridenti, noi rispondiamo dalla panchina "ciao, ciao ...!!".
Una folata di vento e mi arriva qualcosa nell'aria che sembra zucchero filato, mi giro e vedo che il baracchino è proprio dietro di noi.
Chiedo alla mia amica, che non lo vuole, e ne prendo un per me (i piccoli non hanno ancora questo "vizio").
Nel frattempo comincia il secondo giro del trenino: i piccoli non sorridono più ma ci guardano incuriositi dalla locomotiva perchè non capiscono cosa stiamo mangiando e come mai la cosa ci stia tanto divertendo, visto che ci rubiamo lo zucchero filato e ridiamo come matte.
Al terzo giro è quasi una rivolta: tento di far provare loro lo zucchero. La piccola lo rifiuta, lui tenta di metterlo in bocca poi schifato (come se avesse provato una ragnatela) lo rende alla mia amica.
Parte il terzo giro e lo zucchero finisce ... è il momento che i bambini tornino a fare i bambini e i grandi tornino a fare i grandi ;)