La prima cosa che ti toglie, la malattia, è il tempo. . Il tuo tempo non esiste più: se lo dividono le decine di minuti di attesa al telefono, per prenotare una visita o un esame, i viaggi di andata e ritorno dai luoghi di cura, viaggi interminabili al ritorno, forse più che all'andata, le sale di attesa, le code per pagare i ticket, il tempo ad aspettare il proprio turno, le visite, le cure ... e quello che viene dopo le cure, per non parlare di quel tempo sottovuoto che è l'attesa di certi tipi di referto ... . E quel tempo dilatato delle attese, in cui pensi e ripensi alla tua vita, a cosa avresti potuto fare se ti fossi preso tutto quel tempo perso in cose futili, ora che di tempo non ne hai più, quel tempo che ora passi a scrutare le persone sedute con te, a scambiarti le storie con loro, storie di malattie, di cure, e di attese... e di sconfitte. . Quel tempo che, durante la malattia, è come aria velenosa che ti segue, sempre, anche quando riesci a lavorare, passeggiare, ...