lunedì 20 giugno 2011

L'Albero di Falcone, a Como

Albero di Falcone a Como


Alla fine, dopo tanto peregrinare, l'ho trovato: alla terza spedizione ai giardini sul lungolago di Como, ho trovato l'Albero di Falcone.


Eccolo qua sopra, nella foto ricordo.


Per evitarvi tanto girovagare, vi do un riferimento facile facile: si trova nell'aiuola davanti alla locomotiva ristrutturata.


E la difficoltà di trovarlo è perchè è stato messo nel bel mezzo di una aiuola, senza nemmeno un sentierino per andare vicino e vedere, e magari, lasciare un messaggio su un foglio di carta da appoggiare ai rami, come mi pare di ricordare, fanno a Palermo.



Albero di Falcone a Como

In compenso, qualcuno vicino ci è arrivato, spero di notte, che se fosse successo durante il giorno la ferita sarebbe ancora peggiore: e questo, nella foto sopra, è il risultato del vandalismo.


Ero lì che guardavo la targa e pensavo a come scrivere questo post, e cercavo un'idea su come la mia bella città potrebbe evitare questi spregi: sostituire la targa rovinata? immagino che in tempo zero qualcuno la rovinerebbe di nuovo. Ma non sostituirla mi ferisce come cittadina, e mi ferisce anche vedere questo albero lì, in mezzo, senza una via di accesso lastricata o almeno segnalata, che io, per fare la foto, ho calpestato l'erba e non mi è piaciuto.


Poi ho guardato verso l'alto, nel cielo, il bellissimo cielo di Como quando c'è Tivano, vento da nord: e le foglie di quell'albero mi sono sembrati tanti messaggi, tanti foglietti messi lì, e in uno di quelli, mi ci sono vista anch'io ...


Albero di Falcone a Como

domenica 19 giugno 2011

Il nuovo lungolago di Como


Il nuovo lungolago di Como, inserito originariamente da brezzadilago.


Ultimi lavori in corso, tra pochissimo l'inaugurazione.Qua sotto un dettaglio che, a pensare come definirlo, mi viene solo in mente la canzone di Massimo Ranieri ... "erba di casa mia...".



Erba di casa mia, lungolago di Como


Per ora non so che dire: c'è solo da ringraziare prima gli Amici di Como, per aver pensato di fare qualcosa, e poi Zambrotta che con la sua società "Young Boys" ha rilanciato l'offerta da un punto di vista economico con questo nuovo progetto.


A caval donato non si guarda in bocca, ma credo che al mondo il lungolago di Como sia il primo con la moquette ...

Update: dimenticavo: questo lungolago dovrebbe "scadere" alla fine di ottobre 2011, quando l'impresa a cui il Comune di Como ha dato l'appalto, dovrebbe riprendere e terminare i lavori. Se non che, pare, nel contratto con la Young Boys sia previsto anche il caso di "spalatura della neve", che, a Como, prima di ottobre non si è mai vista ...

mercoledì 15 giugno 2011

Il Compianto sul Cristo morto, Chiesa di San Giacomo


com pianto 019 col, inserito originariamente da brezzadilago.



Como è nelle pieghe.

Il turista spesso guarda il colore del vestito, ma Como è nelle pieghe, nelle piccole scoperte che una pausa pranzo riserva.

Oggi ero a Como, per lavoro, ho pranzato in Piazzetta Grimoldi al self service, consigliatissimo, e subito dopo sono passata da San Giacomo, vicinissima al Duomo di Como.

Una chiesa che bisogna sapere che c'è, altrimenti è altissimo il rischio di passare via senza accorgersi, una delle più belle di Como.

Una Chiesa che in questi giorni ospita il "Compianto del Cristo morto", un'opera in legno, proveniente dalla Chiesa di un piccolo borgo della Costiera dei Cèch, in Valtellina, e ristrutturata e riportata alla luce, nella struttura e nei colori.

La durezza del legno, nei visi e nelle mani di queste statue (che dentro sono vuote, basta girare dietro per vedere) colpiscono, è come se un respiro di dolore le avvolgesse. E si aggira nelle ombre, e nelle pieghe dei loro abiti ...


E' da vedere, è comodo da raggiungere, è aperto dalle 10 del mattino fino alle 19, tutti i giorni tranne il lunedì, e, grazie al cielo, è arte gratis, non si paga e ci si può andare fino al 17 luglio 2011.


Qua sotto altre immagini, ma solo per stuzzicare la curiosità ...





domenica 12 giugno 2011

Sara, my first model

Un grazie speciale a Sara

Ritratto in luce Rembrandt


ritratto 019, inserito originariamente da brezzadilago.



La mia prima volta in un vero studio fotografico.

La mia prima volta con una modella.

E ancora l'emozione non mi è passata ...

Ieri pomeriggio sembrava che persino il meteo complottasse perchè queste due mie prime volte venissero rimandate: diluvio universale su Como, in un'ora la pioggia di un mese.

Avevo quasi pensato di girare l'auto e tornare a casa, ma poi l'adrenalina ha preso il sopravvento. Con una "piccola deviazione di percorso" sono arrivata in orario alla lezione di Antonio Lo Torto, di Club Fotografia.

Non eravamo in tanti, così che è diventata quasi una lezione "personalizzata" in cui, è vero noi allievi abbiamo fatto un po' quello che abbiamo voluto, però, almeno per quanto mi riguarda, ho potuto chiedere liberamente, osservare il lavoro degli altri, e imparare molto più di quanto avessi pensato quando mi sono iscritta.

Il ritratto in luce Rembrand comporta che la luce arrivi da 45 gradi dalla parte destra della modella e lo studio era già stato predisposto, così che, dopo una spiegazione teorica e il commento di alcune opere di Rembrandt e dei fiamminghi, tutti abbiamo cominciato a scattare e provare luci, iso, diaframmi.

E' stata un'emozione particolare, mi sono sentita subito a mio agio, sicuramente anche per il clima che si respirava in "classe".

E mi sono divertita, e tanto.
E non vedo l'ora di ripetere :)

n.b.: pare che sul sito ufficiale di Nikon Italia , i ritratti a luce Rembrandt siano illustrati con la luce al contrario ;) (guardare per credere!).

venerdì 10 giugno 2011

Broletto: la mostra del fotografo comasco Luigi Corbetta


mostra foto corbetta, inserito originariamente da brezzadilago.


Che ho una neo nata passione per le foto, che mi divora l'anima da più di un annetto, ormai è risaputo.

E stasera, passando per Piazza del Duomo a Como, guardando verso il Palazzo del Broletto (stupendo, che merita un post a sè), ho visto la pubblicità della mostra "Istanti" che si sta tenendo in questi giorni, e più precisamente dal 4 al 29 giugno 2011.

E, incuriosita, sono passata sotto i portici, ho salito la scala che resta dietro Piazza del Duomo, di fronte alla Chiesa di San Giacomo, ho sperato che nessun piccione volesse farmi diventare ricca (ma davvero non si possono debellare da lì?) e questa che si vede nella foto, è l'immagine che è apparsa ai miei occhi.

Luigi Corbetta è un fotografo di Albavilla, quindi comasco, molto noto nell'ambiente.

In questa mostra espone opere realizzate con polaroid, frottage, trasferimenti di emulsione, fotofinish ... e altre tecniche per me stranissime su cui, per ora, non mi voglio dilungare.

Quello che ho visto sono fotografie con l'anima, che mi hanno fatto sorridere per tutto il tempo che ho trascorso alla mostra.

Sono foto che non si vedono spesso a Como (non mi perdo una mostra, soprattutto se di foto), foto che raccontano, foto che insegnano, che incuriosiscono, stupiscono, che riempiono la mente di colori.

E poi sono di un nostro concittadino, anche se, noi comaschi, magari facciamo la fila per vedere opere di sconosciuti ma non sempre riusciamo a capire il valore di chi vive tra noi.

Sulle tecniche mi dilungherò prossimamente, magari con un post dedicato sul mio blog di fotografia Io e la Niki, perchè ho seriamente intenzione di partecipare ad una delle tre serate nelle quali l'autore spiegherà le tecniche fotografiche utilizzate e che si terranno lunedì 13, o 20 o 27 giugno a partire dalle ore 20.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 21 e l'ingresso è libero.

E' comoda da raggiungere, se solo si passa in centro.

E, detta tutta, io non me la perderei ....
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