domenica 27 febbraio 2011

E poi c'è qualcuno che ci guarda da lassù ...


Lake Como, Italy, inserito originariamente da magisstra.

Magistra è il nickname su flickr di Paolo Nespoli, astronauta brianzolo della European Space Agency che attualmente è in orbita intorno alla Terra in a "mission to the International Space Station".

E manda foto di quello che vede pubblicandole su internet nel suo account su Flickr e le linka sul suo account di twitter.

E mi ha strappato un sorriso grande così il giorno che, aprendo i miei contatti su flickr, ho trovato una foto di "casa mia", del bellissimo Lago di Como visto da lassù.

Ce ne sono altre di foto di "casa sua", di Paolo che è di Verano, mi pare, e sono foto di incredibile bellezza.

Il link è questo, andate a dare una sbirciatina ...

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Ma poi ci sono certe albe ...


alba fiammeggiante 28 gennaio, inserito originariamente da anto291.

E' vero: a Como non si vedono tramonti.

Ma si vede l'alba.

Ed è quello che , senza tanti giri di parole, auguro alla mia amata città: di ricominciare a vedere l'alba.

Perchè se è vero che la notte copre tutte le "magagne" [dial: difetti], è anche vero che la mattina si è ben svegli e li si nota tutti.

E Como ha bisogno di una nuova rinascita, di togliersi di dosso la patina di vecchio, anche di sporco purtroppo, che la pervade.
Ha bisogno di nuovo entusiasmo, di pochi giochi e molto olio di gomito, di cervelli frizzanti e di bravi esecutori.

O forse ha solo bisogno di gente che la ami, anche solo un pochino, e che si incanti a guardarla, dall'alba al tramonto ...


(la foto è di Antonella, "laghera" di un altro lago, ma che, come dice lei, "un briciolino anche mio, dai.... ma forse è lui che adotta chi lo ama!!! ")

sabato 26 febbraio 2011

Como Lake, tramonti


tramonto, inserito originariamente da brezzadilago.

Questa foto non è mia, purtroppo. Ed è bellissima.

E' un tramonto visto dal lago di Como, di quelli che non è nemmeno difficile vedere nelle giornate di sole.

Da Como no, il sole tramonta dietro la collina di Sagnino e non ricordo di aver mai visto un tramonto degno di questo nome dal centro città.

Ma dal lago, dalla sponda che da Como va verso Bellagio, capita di vedere veri spettacoli della natura.

E non è raro incrociare file di fotografi o anche semplici automobilisti che si fermano e scattano, anche con il telefonino.

Bisogna un po' essere fortunati, è vero. Avere pazienza.

Ma se in cambio c'è un tramonto così ...

(foto di Roberta, da Faggeto)

venerdì 25 febbraio 2011

Autosilo Valduce


Autosilo Valduce, inserito originariamente da brezzadilago.

Trovare parcheggio a Como non è impresa semplice.

Partiamo da un assunto: non ci sono spazi "con le righe bianche", quelli cioè in cui non si paga... o ce ne saranno forse un centinaio in tutta la città. In ogni caso, non ce ne sono liberi.

Alcune zone sono a disco orario, la maggior parte dei parcheggi a raso sono con il parcometro.

Un inciso: a me capita spessisismo di trovare parcometri che non funzionano (tutti quelli che mi conoscono sanno quanto sia brava a scovare cose che non vanno, dico in generale). Ora, sarà che sono spesso pervasa da un insano spirito civile, ma quando mi capita prendo il telefonino e chiamo la società di servizi (il numero è sul parcometro), comunico il luogo e il numero del parcometro fuori servizio e, soprattutto, il mio numero di targa, perchè non vorrei mai che il mio senso civico mi si ritorcesse contro.

Quindi, tornado alla questione parcheggi, se si arriva a Como con l'auto l'unica soluzione è trovare un parcheggio, e, se possibile, che non sia troppo costoso.

Le multe fioccano, quindi conviene pagare un parcheggio salato piuttosto che una multa salata. Poi, ognuno fa i suoi ragionamenti.

Il luogo dove, generalmente, è più facile parcheggiare a Como sono gli autosilo. Se sono pieni anche quelli diventa veramente grigia ...

Ce ne sono alcuni in città, uno comunale vicino al Tribunale, alcuni privati e ciascuno con la sua bella tariffa che conviene leggere prima di entrare.

L'ultimo in ordine di tempo "sbarcato" a Como è l'Autosilo del Valduce che si trova qua (google maps), in una posizione del girone niente male.

Da quando sono piccola, al posto dell'attuale autosilo, ho sempre visto sassi ed erba, e hai voglia spiegarmi che erano rovine della Como città fondata dai romani, ci voleva una gran fantasia a capirlo, che nemmeno quella di bambina mi è mai bastata.

Da qualche anno, finalmente a lavori sbloccati, si lavorava per costruire questo polmone per il traffico (io sostengo che se ci fossero i parcheggi adeguati a Como non ci sarebbe in giro nessuno, che quasi tutti quelli che si vedono stanno cercando un parcheggio ....).

E quello che le suore dell'Ospedale Valduce, proprietarie, hanno fatto è davvero un piccolo gioiellino: hanno salvato le rovine delle "Terme romane", le hanno sistemate, ripulite, restaurare e rese alla città. Si arriva da Viale Lecco e una parete di plexiglass separa questo angolo di storia dal traffico. Andando a riprendere l'auto una passerella le attraversa e permette di sostare per osservarle.

Le tariffe, poi, sono nella media per Como, di sicuro ci sono zone che costano meno, ma dipende da quanto tempo e pazienza si ha per trovare un'alternativa.

Insomma, per me che in quella zona della città bazzico spesso per lavoro e per passeggio è sicuramente un'ottima soluzione.

E la segnalo per chi arrivasse dalle mie parti.

Ah, le tariffe: eccole qua!

Autosilo Valduce le tariffe

giovedì 24 febbraio 2011

Vuoi un caffè? Portati un thermos

Non sono tutte rose e fiori, la mia Como ...

Credo che uno dei peggiori difetti sia quello che, alle 8 di sera, la città si spegne, si chiude: tutti in casa, strade deserte. Poca illuminazione, la maggior parte avviene attraverso le vetrine anche nelle vie del centro. Ma, soprattutto, non un bar aperto.

Stasera mi trovavo in Piazza San Rocco, per un impegno ed ero in anticipo. E, con mio marito, che da sola mai avrei nemmeno pensato di entrare in un bar, abbiamo pensato: "ci prendiamo un caffè".

Abbiamo percorso la tangenziale, la via Cadorna, la via Cattaneo, la via Milano, la zona Tribunale e l'unico baretto aperto, e qua lo cito perchè lo merita, era quello del Bar Pizzeria Da Quinto, in fondo a Via Milano (vicino ai portici di Piazza Vittoria, Piazza Garibaldi o Porta Torre, perchè a quella zona non riesco mai a dare un nome).

Poi uno pensa: è inverno, stamattina c'erano due gradi sotto zero, chi vuoi che ci sia in giro ...
Ed è vero: ma il fatto è che spesso è così anche in primavera, estate ed autunno.

E mi spiace.

Perchè io stessa, stasera, mi sono detta: "Volevi il caffè? Dovevi portarti il thermos...".
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mercoledì 23 febbraio 2011

Guardare il lago


lago da piazza cavour, inserito originariamente da brezzadilago.

E' una delle cose in assoluto che preferisco della vita.

Ah no, non esagero. Non c'è vacanza per la quale parta senza aver prima visto il lago e dalla quale torni senza sentirne la nostalgia.

Per vedere il lago, da Como città, ci sono diversi punti, anche se molto ridotti a causa del cantiere che il Comune di Como ha aperto qualche anno fa per la costruzione delle paratie e che è attualmente fermo (e per il quale, purtroppo, ci si aspettano tempi lunghi).

Il punto più "comodo" arrivando dal centro è Piazza Cavour.
E' la piazza più grande della città e, purtroppo, a mio parere, anche la più insipida.

Cento anni fa c'era una fontana nel mezzo, e le case non erano di vetro e metallo come ora.

Adesso per vederla "bella" occorre aspettare la Città dei Balocchi, a dicembre, quando nel mezzo si trova la pista per il pattinaggio su ghiaccio, oppure a luglio, per i concerti. Il resto dell'anno è solo un corridoio veloce verso il lago.

Sul lungo lago, in quel punto, c'è il pontile della Navigazione Lariana, il Tasell, storico noleggiatore di pedalò, la Sakura, storica barca per brevi gite sul lago e, nel bel mezzo di tutto, questa stupenda visione.

Il lago ha due versioni: quella con il sole e quella con la pioggia.

Senza varianti.

E io le adoro tutte e due, manco a dirlo.

Con il sole ha i colori che esplodono, se poi insieme al sole arriva anche il Tivano, il vento da nord, la luce buca gli occhi.
Con la pioggia spesso l'aria è ferma, l'acqua è ferma e può persino sembrare che si fermino persino i rumori della strada, troppo vicina...

Ma ci sono punti dove le auto arrivano meno (o non arrivano, come nella zona del Tempio Voltiano), e dove le panchine abbondano (meglio non sedersi sul prato, che può anche capitare di prendere multe ...) e zone dove si fa footing, si passeggia, e ci si gode semplicemente, la vista del lago.

In ogni caso la migliore piantina esistente in rete per sapere quali sono i migliori punti in città per vedere i laghi è fornita dalla Asl (si proprio l'Azienda Sanitaria Locale) che ha messo sul sito il percorso da Villa Geno a Villa Olmo, con tanto di distanze, punti panoramici e calorie che si consumano nel percorrerlo e che si trova clikkando qua.

Salute per il fisico, e per lo spirito ...

Arengario, Milano


lunedì 21 febbraio 2011

Davide Van de Sfroos


cernobbio 093 prova, inserito originariamente da brezzadilago.

A Como lo conosciamo tutti.

E' impossibile non sapere chi sia questo "ragazzotto" classe 1965 (la mia!), che da qualche anno porta in giro con orgoglio la nostra lingua.

E lo fa senza immischiarsi in colori di nessun tipo, da solo, anche se spesso gli vengono attribuite simpatie.

E lo si conosce allo stadio, dove si canta spesso "Pulenta e galena fregia" con il finale riadattato "cun la sciarpa del Comm".

E lo si conosce ai concerti, alle manifestazioni, l'ultima, il "Moa" di Cernobbio in cui ha collaborato lo scorso settembre (la foto è stata fatta proprio lì).

E lo si ama, perchè canta di noi, dei nostri nonni, quelli che il dialetto ce lo hanno insegnato, magari, come la mia nonnetta, spiegandomi che era una lingua diversa dall'italiano, e che a scuola non dovevo usarlo per fare i temi.

Canta l'aria del lago, la breva e il tivano, i personaggi che non ci sono più, ma che sopravvivono nella memoria, canta la luce strana di certe notti, la luce negli occhi di chi sul lago è nato, ha vissuto e non si è mai allontanato da qua, e anche di quelli che, invece, da qua sono partiti.

E mi piace che lo faccia in dialetto, perchè tutti i dialetti hanno parole intraducibili se non con una lunga serie di spiegazioni. Parole che contengono una forza che viene dall'appartenere a quel territorio, a quella gente, e che provano a spiegarsi a chi quella terra, quella gente non l'ha mai conosciuta.

Davide, a Sanremo, si è piazzato nei primi sei. "Yanez", la sua canzone, è una delle più scaricate su itunes.

Ma, soprattutto, ha fatto conoscere il nostro lago in tutta Italia: qualcuno continuerà a bollare le canzoni come incomprensibili, ma qualcuno ha già cominciato ad apprezzarle.

E questo è il suo grande merito ...

I Love Como

Da oggi sono anche qua

I Love Como

:)

domenica 20 febbraio 2011

Como


Como (da Villa del Grumello), inserito originariamente da brezzadilago.

Ve la presento: questa è la mia città, esattamente come la vedo io.

E' così che la si vede di notte, arrivando dalla strada Regina del lago, quella che, per intenderci, percorre il lago nella parte ad Ovest: in direzione sud, Como sbuca dalla strada appena passato Cernobbio in direzione centro città.

E buca il cuore ....

Como è su wikipedia, su tripadvisor, su google maps, e sui siti ufficiali del comune di como, dell'amministrazione provinciale e dell'Apt (sorry, non ho trovato il sito, se qualcuno me lo segnalasse metto un update), oltre a numerosi siti e portali commerciali. Un buon sito dove si trovano informazioni aggiornate è lakecomo, il portale degli assessorati al turismo delle province di Como e Lecco (also in english).

La prima cosa da imparare quando si arriva in città è che i comaschi non dicono Como come tutto il resto dell'Italia, con la O aperta, ma lo pronunciano con la O chiusa. E, certe volte, mi vien da pensare che per chi ci vive è un modo immediato per riconoscere i "furest", chi viene da fuori città (piccola nota: qualcuno in consiglio comunale la pronuncia da "furest" ;) ).

La seconda cosa è controllare il meteo: tra lago e montagne non si sa mai ... Un buon sito è il meteo.it, la pagina a cui ho linkato è quella con le segnalazioni di chi ci vive (ci sono anch'io), che si riempie nei giorni in cui piove, nevica o grandina, negli altri di solito è deserta. Anche la Svizzera, che è vicinissima, da previsioni precise: il sito è qui.

I comaschi sono gente un po' particolare, ci facciamo molto gli affari nostri. Spesso capita di vedere persone famose in giro per la città, ma è rarissimo che un comasco vada persino a chiedere un autografo o a chiedere di scattare una foto.

Però ci piace moltissimo vedere la città invasa dai turisti, gruppi con la guida che si spostano nelle piccole vie del centro, armati di macchine fotografiche e telecamere. E ci piace fermarci a vedere cosa guardano, cosa piace a loro della nostra città.

Si fermano pochissimo, di solito un giorno e via.

E Como è piccola, volendo la si gira in un giorno... ma la sua anima è nascosta, e capita di non incontrarla nemmeno in tutta una vita ...

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La mia Como

La città dove sono nata, e dove vivo da sempre.

Non me ne sono mai andata da qua, se non per brevi periodi di vacanza. E non dico che questo sia un bene, solo è un dato di fatto.

E' la città che amo, di un amore viscerale, spesso incompresibile persino a me.

Una città che sembra essere passata, soprattutto in questi ultimi tempi, sotto il bisturi di un chirurgo estetico incauto che ha lasciato cicatrici che non riescono a rimarginarsi, che ha sbagliato parecchio nell'aggiustare i difetti tanto che, guardando certe zone della mia città, viene da pensare che la toppa è peggio del buco... e di buche, a Como, ce ne intendiamo.

Girando per l'Italia mi sono accorta di quanto i miei amici conoscano bene le loro città e di quanto poco conosca io la mia. E mi è venuta voglia di girarla.

E siccome quando giro le città degli altri, la prima cosa che faccio è cercare un blog che ne parli, ho pensato di mettere queste mie impressioni a disposizione di chi vorrà venire a visitare la mia città.

E' la mia personale visione, con tutti i difetti che mi porto appresso. Non sono pagata per scrivere questo blog, tutte le segnalazioni sono semplicemente frutto della mia personale esperienza.

Ma è il mio "atto di amore" per la mia città.

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lunedì 7 febbraio 2011

Gary Moore - Still Got The Blues (Live)



Non ci saranno molti video su questo blog.
Ma questo non poteva proprio mancare.

E' una parte della mia vita.

Addio Gary