mercoledì 23 settembre 2009

Una lacrima per il mio lago ...


Caradonna: "il lago non si vedrà quasi più".
Bruni: "Non lo sapevo".
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Per chi non lo sapesse Caradonna è ViceSindaco e Bruni è Sindaco di Como.
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Anni fa hanno dato il via al progetto "paratie" sulla scia del progetto Mose di Venezia, non senza molte e molte critiche. Ma alla fine il progetto è passato, finanziato, credo di ricordare, con i Fondi della Comunità Europea, e quindi con i soldi di tutti, non solo quelli dei comaschi.
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Da qualche giorno, mentre i lavori volgono al termine, è apparso sul lungolago, un muro che copre la visuale del lago a chi passa dal lungolago.
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I comaschi amano il loro lago, sopra ogni cosa. Amiamo i nostri monumenti (sempre troppo imbrattati), amiamo le nostre viuzze (sempre troppo sporche), amiamo persino quelle poche vetrine quasi mai illuminate delle vie del centro storico e quei bar storici dove la prima cosa che fai quando arriva un amico a Como da fuori gli suggerisci di non fermarsi a prendere nemmeno il caffè, pena essere depredati; amiamo quella seta che non c'è più, non c'è un baco da seta in tutta Como credo; abbiamo riempito la nostra città di sculture a tema "la cravatta" pur di ricordarci come è fatta, visto che nel mondo non la usa quasi più nessuno.
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Amiamo tutto di Como, nonostante tutto.
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Ma, soprattutto, amiamo il nostro lago.
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Quello non ce lo devono toccare.
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Perchè qualcuno l'ha definito il fiordo più a Sud di Europa, per la sua conformazione; perchè la domenica ci troviamo tutti a passeggiarci intorno; perchè, se solo ce ne fosse la possibilità, in estate ci faremmo tutti il bagno; perchè una gita in battello ha un sapore speciale, e perchè sedersi su una panchina dopo una giornata stressante è meglio della seduta dallo psicanalista.
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Perchè se guardi bene, in poche centinaia di metri ci sono i battelli, gli aliscafi, la funicolare di Brunate e lo scalo internazionale per idrovolanti, ci sono le paperelle a cui lanciare il pane e lo yacht clab con le barche a vela e quelle a motore e tanta, tanta gente che corre e si allena.
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E perchè, anche se si sta tornando a casa la sera, passare dal lungolago da Piazza S. Agostino verso Piazza Cavour e gettare l'occhio al tramonto sul lago verso Maslianico, ha un che di riparatorio, magari dopo una giornata pesante.
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Quando ho letto le prime notizie sul "muro di Como" quello che dovrebbe sottrarre il lago ai comaschi e ai turisti, non volevol crederci: sono andata a vedere personalmente. Attraverso una finestrella del cantiere lasciata aperta, che le altre sono state chiuse da fogli di carta per non fare vedere, ho visto benissimo il muro, e non ho più visto il lago.
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Ora parlano di "abbassare il muro", ma quel muro fa parte del progetto paratie, non lo si può togliere. E mi chiedo come mai nessuno lo sapesse, fino alla scorsa settimana, fino a quando "l'hanno tirato su".
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E mi viene da pensare che forse Como, la mia bella città con il suo stupendo lago, avrebbe solo bisogno di qualcuno che la amasse, solo un pochino, il necessario per non farle tutto questo male.
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E mi è venuta una grande tristezza ...
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(la foto è di marco)

7 commenti:

anto ha detto...

O_o ...marco mi sta dicendo ora che aveva notato anche lui questa oscenità..... adesso scende a fotografarlo.....
ma scusa su quelle "belle" ricostruzioni che si vedono affisse alle palizzate, non si vede nessun muro... ho come il sospetto che ci prendano tutti per i fondelli (oltre che per stupidi!)

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

la medesima tristezza che ha colto anche me.
Una tristezza profonda, oserei dire viscerale: ho tantissimi ricordi di momenti trascorsi a bordo lago, quando da bimba alta un metro o poco più, acquistavo un cono a 15 lire dal carrettino a ruote dei gelati, o ne percorrevo il viale alberato con la mia biciclettina...ma ancor prima ed ancora dopo, associo quelle sponde a mille ricordi di momenti e di persone. I miei genitori erano entrambi del quartiere di s. Agostino e prima di loro, tutti i miei nonni vivevano lì, quand'era ancora un borgo.
Perciò, vivo davvero quelle rive come un'appendice irrinunciabile della mia vita.
Che dire...è uno orrido SCEMPIO da tutti i punti di vista: paesaggistico, naturalistico, artistico e storico.
Le prossime generazioni non potranno che criticare e considerare scriteriato ed assurdo quest'orrore.
Mi auguro e spero ancora che almeno la riva di sant'Agostino possa esserne preservata...ma saremo ancora in tempo?
Che malinconìa...

luciana - comoinpoesia.com
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fabio f ha detto...

Non ho parole!
Complimenti agli amministratori, complimenti. Grande esempio da seguire...

Anonimo ha detto...

Li avete votati ...

ilPrigioni3ro ha detto...

e il bello sarà che verranno rivotati!! Si accettano scommesse.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il suo punto di vista. Ottima idea, sono d'accordo con lei.
Assolutamente d'accordo con lei. In questo nulla in vi e 'una buona idea. Mi associo.

Anonimo ha detto...

scusa ma la foto non si vede
ciao