venerdì 31 agosto 2007

Lady D e sono già dieci anni

Che dire?
Mi piaceva il suo stile, il suo modo di essere.
Solo qualche settimana prima un mio ex vicino di casa aveva guadagnato qualche bel soldino per la foto, famosissima, del bacio con Dodi, sembrava che, per lei, qualcosa ricominciasse a girare.
Ricordo che ero in montagna, a Vigo di Fassa, il giorno che è morta.
Daniele aveva avuto un incidente arrampicando ed era stato dimesso il giorno prima dall'ospedale di Cavalese dopo essere stato operato e ingessato ad una mano.
Ho "dovuto" guidare io al ritorno, e per tutto il viaggio ho pensato a questa donna, di poco maggiore a me, tanto bella e tanto infelice eppure sempre sorridente, un sorriso che dura per sempre.

Il mio Second Life

In questi ultimi giorni di vacanza, tra un'occhiata al sito dei bagagli smarriti e quello del Sole24 ore, ho voluto provare Second Life.
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A parte i crash che ha subito il mio povero pc, che probabilmente ha qualche driver non compatibile - settimana prossima faccio la verifica - e la mia caparbietà nel voler a tutti i costi riuscire ad installarlo, la prima impressione è di qualcosa di "strano", come un'appendice della propria mente.
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Non ho mai partecipato a piattaforme con giochi di ruolo e cose così, ma ho girato abbastanza in tutti gli altri ambienti di partecipazione attiva di internet (tutto quello che non è siti statici, compreso tutto quello che è web 2.0).
Non ho fatto il "corso tutorial" e ne sono contenta, perchè anche se ancora faccio il doppio della fatica, trovo il "mio" percorso all'interno di SL e non trovo quello che mi verrebbe "proposto se non imposto".
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La grafica 3D cattura tantissimo, l'illusione del reale è percepibile, magari non immediatamente, ma è legata alla possibilità di poter comandare il proprio avatar, di modellarlo a propria immagine, o meglio ancora, ad immagine di quello che si vorrebbe essere. Il fatto di poterlo gestire aggiunge a quella che poteva essere la chat o il forum di una volta un elemento in più: la propria rappresentazione.
E' particolare anche la scelta del nome che, nel mio caso è quello di un città vista in una stupenda isola, mentre il cognome deve essere "pescato" in una lista proposta, il mio fa riferimento al mare e alla notte.
Il fatto che manchi la possibiltà di utilizzare tutti i sensi, a parte la vista, e quindi manca l'olfatto, il tatto, e il gusto, e l'udito (anche se recentemente questo utilizzo è stato implementato,ma io non lo sto usando) porta probabilmente ad aumentare il livello di tensione dei sensi utilizzabili....
Mi spiego: è noto che i ciechi sviluppino maggiormente gli altri sensi a loro disposizione per supplire a quello mancante, (probabilmente non riuscirei mai ad imparare il braille se non ne avessi davvero la necessità, così come non riuscirei ad individuare l'uscita della metropolitana solo dallo spiffero d'aria che arriva dall'alto, come ho visto fare un giorno).
Da novellina ho la sensazione di essere "senza pelle", più vulnerabile ad ogni cosa proprio per questa attenzione aumentata, anche se, va detto, è un ambiente dove si è generalmente contenti e si fanno soprattutto tante feste, si conosce gente (oggi conosciuto due ragazzi che lavorano nfella sede della banca dove ho il conto corrente e ho avuto in regalo la maglietta del Calcio Como forum).
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C'è tutto un discorso poi che è legato all'economia, ma il mio esperimento in SL, almeno per ora, consiste nel non voler guadagnare a tutti i costi, ma a vivere alla giornata, con piccoli risparmi che pian piano potrei accumulare e girando i negozietti free, dove si prende e non si spende, con qualche peccatuccio, di sicuro per qualche pettinatura, almeno per ora.
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Non è in ballo la sopravvivenza, non ci sono malattie, non si muore, non si ingrassa e non si dimagrisce, ci si diverte e ci si rilassa un po', si prende una boccata d'aria dal nostro mondo cercando di non dimenticarsi che esiste sempre la FL (first life) prima di tutto.
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Ma queste sono le prime impressioni, da scrivere per non perderle di vista ...

giovedì 30 agosto 2007

Nuovo giochino per me per i prossimi giorni

Questo qui ...

Update:
questo sito non è aggiornato, altrimenti non si spiegherebbe come mai, in quello si sea handling, che non è quello indicato sulla denuncia di smarrimento ma uno che ho trovato in google, dicono che uno dei due è stato ritrovato e consegnato al corriere ...

Foto delle vacanze

Ho finito i compiti: su my flickr ho caricato un po' di foto, quelle che mi sembravano venute meglio.
Riguardandole ho ripercorso quindici giorni veramente intensi, di suoni, odori, senzazioni.
Per vederle (lo dico per le mie amiche neofite), basta clikkare su My flickr nella colonna qua a destra, oppure sul collegamento di questo post.

mercoledì 29 agosto 2007

Il magone del rientro ....

Non mi piace partire per le vacanze, perchè sono come una tartaruga con la sua casa cucita addosso e soffro le partenze, ma, poi, in vacanza ci sto veramente bene, e mi spiace tornare.
Il viaggio di rientro mi fa rimettere a fuoco i programmi, i progetti del nuovo anno (perchè, secondo me, l'anno comincia a settembre e finisce ad agosto, Capodanno è una festa come tante).
Vedo davanti a me un lungo viaggio, verso l'inverno. Arrivano i mesi del buio, delle giornate corte e fredde, e guardare le foto dell'estate, rileggendo i racconti di viaggio mi aiuta a tornare di buonumore.
La foto che mi accompagnerà nella prossima stagione è quella che ho scattato al laghetto dei cigni al Parco Terra Nostra, Isola di Sao Miguel, ed è uno dei posto che al mondo mi sono piaciuti di più ...

Rapporti umani

Mi stavo chiedendo se questa "curva di Hype" cui fa riferimento L'indipendente, sia riportabile anche ai rapporti umani, in questo caso ne avrei
ZERO in fase incubazione
ZERO in fase eccitazione
QUALCUNO in fase di disillusione
FORSE UNO in fase di ripensamento
PARECCHI in regime produttivo ....

Epilogo

Ci hanno perso le valigie (c@.. spita!!!).
Se va tutto bene ce le consegnano in 48 ore ...

martedì 28 agosto 2007

Una giornata di 22 ore ...

Horta, 28 Agosto 2007

E da Horta prendiamo il largo .... come gli antichi naviganti che salpavano verso l'Oceano ...
Ma non sara' una nave a portarci a casa, ma un aereo, scalo a Lisbona poi Linate.
Partenza verso le 14 ora di qui, arrivo alle 22.30 ora di casa.

5 isole
6 auto
5 alberghi
4 guide
1500 km percorsi (arrotondati per difetto)
20 italiani incontrati (arrotondati per eccesso).

Un grazie va a Gabriella di Drive Out perche' ha saputo organizzare alla perfezione la nostra vacanza, cosi' come l'avevamo pensata.
Nessun problema, nessun tempo morto, all'arrivo in ogni hotel di una nuova isola abbiamo spesso trovato l'incaricato del rent a car che ci aspettava con l'auto.
Le nostre guide sulle isole sono sempre state precise, disponibili.
Anche l'unico inconveniente con l'auto alla fine e' stato solo un diversivo, senza spese, visto che la Ilha Verde non ci ha nemmeno addebitato il costo della benzina consumata con l'auto sostituita (e lo abbiamo espressamente chiesto ....).

Un grazie a Daniela, della quale speriamo di non aver abusato, che ci ha curato Mindy e la casa.

Un grazie a Andrea, che ci ha portato a Malpensa e verra' a prenderci stasera a Linate e che, ma lo sapevamo gia', e' sempre un grande amico.
Un grazie alle mie amiche che non mi hanno fatto sentire l'Italia troppo lontana.

E un grazie a tutti coloro che hanno avuto la costanza di seguire questi racconti un po' sgangherati.
Domani mettero' un po' di foto su flickr, poi la sezione vacanze chiudera' per un po'.

Ci vediamo in Italia!

lunedì 27 agosto 2007

Felicita' allo stato puro

Questa mattina, alla Baia di Porto Pim, c'era un gruppetto di ragazzi disabili psichici, accompagnati dai loro assistenti.
Li hanno aiutati a prendere confidenza con l'acqua, hanno giocato con loro.
Un ragazzo, su tutti, mi rimarra' nel cuore.
Avra' avuto dieci, dodici anni al massimo, anche se e' sempre difficile dare un'eta' a questi ragazzi.
Aveva timore ad entrare in acqua, le due signorine lo hanno accompagnato a mano.... l'acqua, in questa spiaggia, non e' alta, arriva alla vita per una buona estensione.
Una volta entrato in acqua e vinta la prima diffidenza ha saltato, dentro e fuori (con una forza sovrumana, credo) per oltre un'ora, battendo le mani sull'acqua e ridendo ... credo di avere visto la felicita' allo stato puro, in questo ragazzino dall'anima tanto semplice ....
Il dramma e' stato a farlo uscire, quando un assistente ha dovuto rincorrerlo e, con molto amore, l'ha poi convinto ad uscire ....

Cafe' Sport Peter a Horta

Horta, 27 Agosto 2007
Mattinata alla Baia di Porto Pim, pomeriggio alle piscine naturali di Varadouro (notizia per le amiche: al 14mo giorno di vacanza sono riuscita a scottarmi le gambe .... ).
Nel mezzo, il mezzogiorno, da raccontare.
E come si fa a non andare da Peter Cafe' passando da Horta.
Alle 12.45 ci presentiamo per chiedere un tavolo: nessuno ci da retta, fermo un cameriere che infastidito mi fa capire che e' concentrato in qualcosa e non puo' rispondere, dopo qualche minuto un altro cameriere ci spiega che c'e' la lista d'attesa, ci facciamo segnare, al secondo posto dopo un tavolo da quattro.
Aspettiamo mezz'ora per avere il tavolo, ci sediamo e cominciamo a sperare bene, ordiniamo e ... aspettiamo, aspettiamo e aspettiamo .... oltre un'ora per essere serviti, tralascio ogni commento sul servizio. Il cibo e' buono, il mio tonno era davvero squisito. Ovviamente non chiediamo il dessert per non dover passare il pomeriggio nel bar ...
Il locale, ad ogni modo, s' stupefacente, davvero si respira la storia: bandiere di ogni dove, la famosa aquila di legno sopra il bancone, scritte di equipaggi .... comunque vale la pena della visita.
Forse l'attesa cosi' prolungata mi ha un po' rovinato la possibilita' di assaporare l'ambiente, e me ne dispiace ....

Tramonto alla Baia di Porto Pim

Fine della giornata alla Baia di Porto Pim.
Il sole scalda ma non brucia e lascia una bella sensazione di calore.
Cominciano i primi segni di avvicinamento a casa e le riflessioni si fanno "serie".
C'e' un effetto collaterale nelle vacanze: l'effetto "sempre sereno".
Si vive in un mondo che spesso non sembra reale, con persone generalmente felici, si mangia e si beve quanto si vuole, se si ha voglia di andare in giro si prende l'auto e si va, se no ci si ferma.... e' sempre sereno.
Il mondo reale e' una nuvoletta che segue al largo, lontana, sull'orizzonte .... ma presente.
Quella nuvoletta si sta avvicindando ...

Faial (scritto con la "i")

Horta, 26 Agosto 2007
Il mio italiano e la mia precisione nello scrivere stanno avendo un tracollo ma, tra la tastiera e le spiegazioni in portoghese e la "scrittura a tempo" non posso proprio fare di meglio ....
Oggi giornata di visita all'isola di Faial: si comincia con la Caldera, dove fino a 50 anni fa c'era un lago e dove, a seguito di una scecherata da terremoto, si sono formate delle crepe e il "lago e' andato giu'"... poi visita al vulcano Capelinhos, dove, sempre 50 anni fa con lo stesso terremoto, e' nato un nuovo vulcano tra la costa e l'oceano, e la vista e' ancora impressionante.
Mezzogiorno a Praia do Almoxarife, dove abbiamo trovato Miss Sorriso Azzorre, che ci ha servito con un grugno pazzesco e persino quando ci ha dato il conto ha sbattuto il foglietto sul tavolo (ma era troppo divertente!!).
Pomeriggio a inseguire il sole, fatti oggi 200 km (e con questi abbiamo AMPIAMENTE passato i 1000 km percorsi ....), sera a cena da "A Arvore" come ieri sera, mangiato divinamente bene, trovati altri italiani: ora, considerato che e' difficile trovare italiani alle Azzorre, credo che questo locale, segnalato dalla guida Touring, potrebbe diventare tra un po' il "nostro" punto di ritrovo.... si mangia bene, a sfinimento, si spende poco (anche stasera mangiato e bevuto a 22.50 Euro, in due ...) e si fa un po' di conversazione con qualcun altro che non sia portoghese, inglese o francese ...

sabato 25 agosto 2007

Arrivo a Horta, Fajal

25 Agosto 2007
Stamattina abbiamo lasciato Sao Jorge, sotto un cielo plumbeo che non prometteva proprio niente di buono.
Il traghetto "L'espresso del triangolo" e' un mondo da raccontare: non c'e' premura, come in tutte le cose da queste parti; le valigie vengono caricate a parte, in contenitori che vengono issati a bordo con una gru e stivati. Con la stessa gru si caricano e scaricano i beni in arrivo e in partenza per le isole: oggi arrivavano bottiglie d'acqua (tre scarichi) e partivano strumenti musicali (tre carichi) di qualche complessino che andava a Sao Roque (Pico) a suonare.
L'oceano era cattivello, Daniele si e' fatto tutto il viaggio all'esterno: io mi sono messa comoda sulle poltrone, ho ignorato la tv interna (manco se avessero trasmesso George Clooney l'avrei guardata ...) e in un paio d'ore e due soste siamo arrivati a Horta, Isola di Fajal, ultima tappa di questo viaggio.
L'Hotel do Canal, dove siamo alloggiati e' molto signorile e arredato con stile navale, gli stessi mobili che si troverebbero all'interno di una cabina della nave.
Nel pomeriggio il tempo ha fatto la sua parte ed e' uscito un sole meraviglioso: pranzo e bagno alle piscine naturali di Varadouro, ma niente bagno nell'oceano "aperto" perche' il bagnino ha messo bandiera rossa. (p.s. il bagnino aveva la stessa identica stazza di "Ghinazzi" e se qualcuno della compagnia ci legge, sa di cosa stiamo parlando ;) ).
Serata a cena in zona non propriamente "centrale" di Horta: abbiamo seguito la guida Touring, che per la verita' ha azzeccato nel consiglio, e siamo andati a cena a .... (non ricordo il nome), il biglietto del conto era un pezzettino di carta scritto a mano, ma comunque una trattoria tipica dove si mangia a open table (a sfondamento) tra i piatti presenti: tra cena, dolce e due birre abbiamo speso - in due - 22.50 Euro .... e mangiato davvero bene.

Si comincia un po' a sentire l'aria di casa che si avvicina ....

venerdì 24 agosto 2007

Compleanno

(uso privato di blog pubbico)

Auguri Laura, grazie per avermi tenuto compagnia in queste vacanze, come una delle poche voci che mi arrivavano dall'Italia (so che mi leggi ...).

Lo so che e' domani il tuo compleanno, ma qui non si sa mai cosa si trova cambiando isola ;)

L'isola incompiuta

Sao Jorge, Velas 24 Agosto 2007
Sao Jorge sara' per me l'isola incompiuta, della vacanza che avrei voluto fare se avessi avuto piu' tempo.
Ieri, arrivando qui con il catamaran, mi chiedevo cosa mi fosse venuto in mente di inserire questa isola nella vacanza, un giorno, partenza da qui domattina presto, nemmeno il tempo di appoggiare il piede ed e' gia' ora di partire... ma ora lo so.
Ho visto dei posti stupendi, che avrei voluto "guardagnare" a piedi, Faja de Joao Dias e Laguna de Santo Christo su tutte, ma il tempo non me lo ha permesso.
Un'isola dove potrei restare a lungo, sola, con una bella valigia di libri e i miei scarponcini da montagna (e anche il costume, perche' no?), in questo albergo Hotel Sao Jorge con la finestra della camera che guarda sull'oceano e sull'isola di Pico e di Faial, e che stasera mostrava un tramonto di fuoco ....
E so che qui esiste l'unico formaggio al mondo del quale potrei fare indigestione (io "odio" il formaggio), il formaggio di Sao Jorge, stagionato, morbido, un pochino "piccantino" e il migliore Creme Caramel della mia vita, provato stasera al Ristorante Fornos de Lava, appena fuori Velas, dove per la verita' ho mangiato formaggio di Sao Jorge con un ottimo vinello rosso di Pico, una bistecca di manzo stratosferica e il mitico Creme Caramel (ne avrei ordinato una seconda porzione, ma mi sono trattenuta).
E si che stamattina era partita maluccio, con la pioggerellina che ormai ci accompagna da qualche giorno, che ha lasciato il posto a un ventaccio nel primo pomeriggio, quando alle piscine naturali di Punta de Topo sarei rimasta tutto il giorno, ipnotizzata, a vedere le onde oceaniche riempire le vasche di schiuma bianca ....
Domani si parte per l'ultima isola, Faial, traghetto alle 9.20.

Sao Jorge

23 Agosto 2007, ore 22.20
Traversata da Pico a Sao Jorge: mare con onde altine, il catamarano che ci ha portato ha rollato e beccheggiato parecchio.
Una bella bestia di barca, stabile, solida, ma l'oceano oggi reclamava la sua parte.
In questo bel clima, con la barca che andava su e giu', seduta all'interno osservo le onde. Ad un tratto alzo gli occhi sulla tv che dovrebbe servire a far passare meglio il tempo: un bel documentario mostra le fasi del salvataggio in mare, da un barca passeggeri, di un gruppo di persone, caricate con il verricello su un elicottero: GIURO CHE NON MI ERA MAI CAPITATO :D !! (spero solo che sul volo di rientro non mi facciano vedere Airport qualchecosa).
Arrivo a Sao Jorge: l'hotel e' veramente bellissimo. La camera da direttamente sull'oceano, in lontananza le isole di Pico, Fajal: mai vista una cosa cosi'!
Cena al Club Nautico, come al solito pesce in due con circa 30 Euro, come rimpiangeremo questi posti quando torneremo in Italia ...

Isola dei Baleeros

Madalena, Pico, 23 Agosto 2007 . ore 16,00

La giornata parte male, pioviggina, quella pioggerellina fine che rende le Azzorre isole tanto lussureggianti.
Passaggio all'interno dell'isola, per vedere da vicino la "montagna", ma il Pico si nega. Oggi stara' nelle nuvole per tutto il giorno.
Tappa poi a Lajes do Pico, per visitare il museo dei Baleeros, dei balenieri.
All'interno, in una saletta, viene proiettato un filmato, del 1970, che ripercorre la vita dei cacciatori di balene, e mostra le fasi della caccia.
Ora, tralasciando ogni commento sulla conservazione della specie e sulla tutela delle balene, che sottoscrivo in pieno, devo pero' riconoscere che questi uomini ne avevano di coraggio: andar per mare, non per diletto ma per sopravvivenza, per guadagnare il pane, tra le onde oceaniche e il rischio di essere travolti da questi bestioni ... beh, non e' da tutti: ci vuole coraggio, un coraggio che in parte e' genetico e in parte deriva dalla tempra che sin da ragazzini veniva imposta in queste popolazioni.
Pomeriggio al sole, tra poco trasferimento a Sao Jorge e saluti a Noelia, la nostra super guida che ha reso indimenticabile la vacanza a Pico.
L'internet point dell'hotel Caravel non funziona quindi copiero' queste poche righe appena mi sara' possibile.

mercoledì 22 agosto 2007

Isola di Pico

Madalena, 22 Agosto 2007
Isola di Pico.
Stamattina c'era un sole stupendo. Passando davanti alla montagna di Pico ho visto Daniele guardare in alto con un certo dispiacere per non potere scalare la montagna.... ma poi, la giornata, avrebbe dato ragione a me; in tutto il giorno il vulcano si e' annuvolato almeno quattro volte, con nebbioni che, a trovarcisi in mezzo, avrebbero dato problemi.
Arriviamo a Lajes dove la nostra guida dell'isola ci ha prenotato la visita con i ragazzi di Espaco Talassa: bravi, competenti, e tutto sommato onesti.
Dopo un primo briefing e la firma della liberatoria (ci viene chiesto se soffriamo di ernia, se le donne sono incinte, tutti divieti ...) ci bardano con cerate e salvagenti nautici, andiamo al porto e prendiamo posto sui gommoni a chiglia rigida. Appena fuori dal porto, giu' il gas, e via sulle onde. La capitaneria di porto ha dato l'ok per l'uscita ma le condizioni sono al limite: onde di tre/quattro metri, e quando il gommone finisce in mezzo occorre alzarsi sui piedi, tenendosi alle manette, per non prendere troppi colpi sulla schiena: gita da brividi, vediamo domani come sara' al risveglio ...
Incontriamo prima i delfini, che danno vero spettacolo di se con salti e incroci.
Poi loro, le balene, i capidogli, prima con gli sbuffi, poi, ogni quarto d'ora, quando decidono di uscire a farsi vedere, anche con la schiena.
Dopo quasi un'ora e passa di appostamento ci regalano anche un bellissimo primo piano della coda. Meglio di quanto ci si possa aspettare in questo periodo.
L'uscita dura tre ore, siamo bagnati da capo a piedi, le cerate proteggono anche dal freddo perche' il sole e' dietro la nuvola: il nostro pilota si diverte a prendere le onde corte (accidenti a lui...).
Ma e' un'esperienza indimenticabile: scendo dal gommone con le mani rattrappite per avere stretto le manette per tre ore e sono felice: felice perche' ho visto le balene.
Pomeriggio di riposo, al sole, alle piscine naturali.
Stasera si replica all'Ancoradouro e domani si va a Sao Jorge, non prima di aver passato la giornata a Pico a vedere l'interno e la montagna (ma senza salirci).
Sino ad ora l'organizzazione e' stata impeccabile: nessun tempo perso, begli alberghi, le guide delle Azzorre disponibilissime e preparatissime (finger crosses) ....

Whale

Oggi ho visto le balene! :D

Terceira - rettifica

60.000 abitanti
6.000.000 (semilioni) di mucche ... No comment!

Terceira

21 Agosto 2007
Come si dilata il tempo durante le vacanze ...
A casa una settimana vola, in vacanza ho come la sensazione che il tempo rallenti, come se vedessi tutto lentamente, e non e' una sensazione fastidiosa, anzi ... mi permette di gustare al meglio tutte le sensazioni, gli odori....
Gia': gli odori di Terceira ...
Odore di naftalina, fuori dai negozi di merceria e ricami del centro di Angra.
Odore di fritto, di ogni tipo di cibo, da Venançio, oggi, che come piatto del giorno aveva il fritto di pesce azzurro (sarde?), con patate, cipolle, in questa bella trattoria che mi terro' nel cuore dei ricordi, dove la cucina e' praticamente insieme alla sala, il soffitto e' molto basso e non arriva ai due metri.
Odore di "chiesa" di terra mista alla cera delle candele e alla cera dei pavimenti appena tirata che fa risplendere le chiese: alla Santa Casa della Misericordia, sempre ad Angra, dove una custode ci invita ad infilarci in una botola, con scaletta che scende, sotto la navata centrale... e sotto terra troviamo quelli che sembrano degli scavi recenti che hanno portato alla luce, e sono ancora in mostra in mezzo alla terra, le ossa di persone seppellite centinaia di anni fa ... Esco dalla botola, saluto la signora con gli occhi spalancati (sbarrati?) ma colmi di sorpresa, le dico "incredibile", lei mi accarezza il braccio e mi risponde "obrigadu", ci salutiamo. Gli strani incontri delle Azzorre...
Beh, con le chiese, in questa zona, qualche sorpresa c'e' sempre ....
Odori che restano nella mente ...
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Pomeriggio trasferimento a Pico.
Primo impatto con l'isola e' la nostra guida che viene a recuperarci all'aeroporto, simpatica, compentente: ci consiglia il ristorante per stasera "Ancoradouro" che non vuol dire quello che vuol dire in italiano (....) ma significa qualcosa che ha a che fare con l'ancoraggio: ho mangiato la migliore zuppa di pesce della mia vita.
Internet c'e' in albergo .... e io che pensavo di finire in un luogo fuori dalla civilta'.
Per domani niente scalata del Pico, ma se va tutto come deve, ci saranno grandi sorprese (sospendere la danza della pioggia, please !!)

martedì 21 agosto 2007

Centro Cultural di Angra

Anche qui si puo' usare internet gratis.
Oggi la giornata non e' bella, minaccia pioggia.

In mattinata finiremo il giro di Angra, andremo a cercare i correios per le cartoline (che qua li vende solo l'ufficio postale o le macchinette distributrici automatiche per le quali occorre un corso accelerato ... ).

Pranzo, se lo stomaco non reclama, da Venançio, poi alle 3 e qualcosa, partenza dall'albergo per l'aeroporto e Pico.
Questo e' quasi un post inutile, ma in vista di quattro giorni di astinenza non ho resistito ... ;)

Terceira

Angra do Heroismo, 20 Agosto 2007
E con oggi si chiude la prima settimana di vacanza.
Siamo a meta' del guado (ormai ci sto facendo la mano con tastiera e spiegazioni in portoghese sul blog ... ).
Il posto e' un incanto pero' cominciano a mancarmi le "cose" di tutti i giorni: l'aperitivo con Gabry e i nipotini, il Birrificio con Laura, la mia Mindyna (chissa' come sta), il mio pc ... (no l'ufficio no :P )
Domani si va a Pico, dove spero di trovare una Casa della Cultura (le nostre biblioteche) con l'internet point per aggiornare, ma se tanto mi da tanto tra Pico e Sao Jorge (la tappa successiva) aggiornero' il mio taccuino da viaggio e lo copiero' una volta arrivati ad Horta (Fajal).
Terceira e' un'isola particolare, c'e' il cuore freddo di un vulcano, in fondo al quale si trova un laghetto con l'acqua a 5 gradi, e le fumarole a meno di mezzo chilometro, c'e' l'oceano che, dopo i primi trenta secondi da infarto, e' persino piacevole ...
Esci dall'albergo e' nuvoloso, arrivi in spiaggia c'e' il sole, un sole caldo, ventilato, che non andresti mai via (ma poi io DEVO andar via, pena ustionate... )
C'e' una grande cultura e civilta' "di sottofondo", nel senso che non e' immediatamente percepibile, ma basta scavare un po' e aprire un po' gli occhi e la si vede ben presente.
Tutto e' curato, dai muri delle case intonacati di fresco e senza scritte, dalle strade pulite, dai servizi igienici ovunque, puliti e forniti di tutto cio' che serve, le proprieta', nella campagna, sono divise da muri a secco per delimitare i confini e, soprattutto, per non fare scappare le mucche, muri che testimoniano un'arte artigiana che qui non e' ancora andata perduta.
C'e' una scuola in ogni villaggio, cosi' come un "imperio" le cappelline tipiche dedicate allo Spirito Santo, con un fondo di colore bianco sulla facciata e decori di colori vivacissimi.
Domani Pico, dicevo, per dopodomani chi mi ama faccia la danza della pioggia con me, che non ho proprio voglia di fare 1.200 mt di vulcano, partendo da quota 1.300 e quindi con il cuore che pompa, per poi scendere con il mal di testa da sbalzo di pressione .... ma vorrei un'ottima scusa per poter abdicare ;)

lunedì 20 agosto 2007

Praia da Vitoria

Grazie al Centro Cultural di Praia da Vitoria ho potuto aggiornare gratis il mio blog.
Un post lo devo a loro per il ringraziamento.

Terceira

Angra do Heroismo, 19 Agosto 2007
(copiata il 20 Agosto 2007)

Terceira, 60.000 abitanti, 6.000 mucche.
Angra, la capitale, e' una citta' bellissima, di cui non si puo' descrivere la bellezza dell'architettura.
Sull'isola ho trovato le piu' belle piscine naturali (a Biscoitos) che abbia mai visto, due mandrie di mucche in mezzo alla strada, dietro la curva ovviamente, con relative conseguenze per la parte sotto della nostra auto, una grotta "Algar do Carvao" dove si scende, si scende e si scende fino a sentirsi nel cuore della terra, dove c'e' freddo, umido, ma la sensazione e' piacevole.
Terceira non deve essere un'isola che ci porta fortuna, in albergo l'internet point non funziona, l'altro unico internet point al centro congressi apre "un po' si e un po' no" ma non si sa quando, l'auto che ci hanno dato a noleggio, dopo 110 km, ha segnato Oil e serv e abbiamo dovuto fare una chiamata internazionale per farla sostituire (anche se era da Terceira a Ponta Delgada sempre internazionale era ...)
Pero' l'isola e' proprio bella.
A mezzogiorno, da "Venançio", una trattoria tipica di quelle veraci, ho mangiato un piatto di "alcatra" il piatto tipico dell'isola, che altro non e' che un bollito (si, proprio il "lesso") molto morbido e molto speziato, fatto come in salmi'.
Nella trattoria abbiamo incontrato un vecchio isolano, gia' visto all'aeroporto nel volo di trasferimento, e che aveva "parlato" per 10 minuti con Daniele all'imbarco.... che poi, cosa si siano detti lo sanno solo loro ....
Ci ha riconosciuto, ci ha salutato con calore... la vera faccia dell'isola ...
Sera a cena in centro ad Angra: posticino tipico, ordiniamo alle 20.00 ....
Alle 21.00 arriva il proprietario e ci chiede, con modi leggermente rudi, se vogliamo ancora qualcosa .... gli rispondo che stiamo aspettando di mangiare .... lui non si scusa, ci fa aspettare altri 20 minuti poi ci serve, mi guardo intorno e vedo gli altri che aspettano che ridono con me della situazione .... nel ristorante quando arrivano i nostri piatti tutti sorridono ....

Due santi su tre

(Copiato il 20/8/207)
Ponta Delgada, 18 Agosto 2007

Oggi e' il mio onomastico, e chi mi conosce sa quanto tenga agli auguri, quindi ringrazio tutti quelli che, dall'Italia, mi hanno mandato messaggi (anche se poi, lo ammetto, mi dimentico di quelli degli altri...).
Giornata di trasferimento, mattinata al sole, poi giro del porto e del centro di Ponta Delgada.
Insomma, tutto tranquillo, di "descanso"... ma...
A Ponta Delgada c'e' una chiesa molto bella, con un'abside meravigliosamente intagliata e stuccata in oro, con la statua della Madonna dietro l'altare.
Stiamo uscendo dopo la visita quando ci viene incontro quello che da noi chiameremmo il sagrestano. In portoghese ci fa capire di seguirlo (inutile chiedergli di parlarci inglese, liquida la mia richiesta con un segno del tipo "lascia perdere").
Lo seguiamo, ci porta in sagrestia, dove ci sono bellissimi mobili (del '700) e sculture.
Ci fa segno che possiamo fotografare ma appena accenno "forget" fa il solito segno "lascia perdere"...
Daniele e' scettico, lo vedo con la coda dell'occhio che punta l'uscita, deve sembrargli il fratellino di "Misery non deve morire ..."
I,o non so cosa mi sia venuto in mente, gli indico una statua e dico "Santa Rita?".
Lui si illumina, e mi fa segno un'altra statua, quella di Santa Rita ...
Poi mi indica di nuovo la prima e aspetta il nome della santa. Non si impietosisce davanti a al mio "I don't know...", mi indica l'alloro sulla spalla e attende.
Poi rifa il gesto del "lascia perdere" e prosegue, mi indica un'altra statua e aspetta... E io: "San Giovanni Battista?"..... si illumina, ho superato l'esame, posso uscire!
Un ultimo sguardo al bellissimo presepe antico mentre Daniele sottovoce continua a chiamarmi "Elena... andiamo ...."
Esco e comincio a ridere....
Perche' le cose strane, nella vita, capitano anche se non le cerchi ;)
Pomeriggio, volo per Terceira, quasi un'ora di ritardo, ma qui, ho capito, e' abbastanza normale ....

venerdì 17 agosto 2007

Magia delle isole

Ponta Delgada, 17 Agosto 2007
Abbiamo superato i 500 km di auto ... e siamo solo al terzo giorno :(
Oggi visita alla parte est dell'isola di Sao Miguel, ultimo giorno intero.
La chiamano "decima isola" e sono d'accordo. Il paesaggio non e' cosi' spettacolare come nella restante parte, ma porta a meditare, mette serenita'.
Non e' raro, dietro a una curva, trovare una mandria di mucche che attraversa, o un carrettino tirato da un cavallo che porta i bidoni del latte, e magari, con il cane legato che lo segue.
Le mucche pascolano sulle scogliere sul mare, i miradouri sono mozzafiato, aree di sosta con giardini fioriti curatissimi, barbeque con legna gia' pronta per l'uso, tutti a picco sull'oceano.
Nei paesini la vita scorre serena, gli uomini seduti sul marciapiede a chiacchierare, le donne alle finestre,
A Nordeste, nell'alimentari dove abbiamo fatto spesa, con 2 Euro abbiamo fatto provviste (c'e' un doppio binario spaventoso tra gli alberghi carissimi e i supermercatini o bazaar dove si compra con niente .... ).
Il pranzo a Povoçao, sull'oceano.
Pomeriggio con bagno a Praia, dopo Vila Franca do Campo, una spiaggia lunghissima, di sabbia, con cavalloni impressionanti, e sotto l'occhio vigile di bagnini direttamente prestati da Baywatch.
Viaggiare in un'isola dove, in tre giorni non ho mai sentito parlare italiano, porta a stare molto con se' stessi, obbliga a pensare, all'introspezione, ad analizzare il proprio modo di essere, il proprio umore.
Puo' sembrare pesante, all'inizio, ma io la chiamo la "magia delle isole": il contatto con la natura, il sapere di essere isolati dal mondo, la mentalita' contadina che porta a pensare all'essenziale ...
Alla fine so che la fatica sara' ripagata.
Domani trasferimento a Terceira (che deve il nome al fatto di essere stata scoperta per terza!).
E domani e' anche il mio Onomastico: vado matta per gli auguri!! :D

giovedì 16 agosto 2007

Qualche ora in Paradiso

Ponta Delgada, 16 Agosto 2007

Visita zona centrale Isola Sao Miguel.

Parque Terra Nostra, Furnas.
Camminando nei viali di arenaria, in terra battuta, mi vedo come una damina dell'800, con l'ombrellino parasole e i vestiti dell'epoca.
Sono piccoli giardini a tema, collegati l'uno all'altro, canali che collegano i piccoli laghetti.
Nella passeggiata lo sguardo scende dalla collinetta, uno su tutti di questi giardini mi fa innamorare, vedo un laghetto, due cigni, le ninfee bianche e dei fiori rossi acquatici, il cielo e' azzurro sullo sfondo e il verde intenso della vegetazione e' tutto intorno.
Mi siedo sulla panchina che si affaccia su questo quadro e mi sento felice.

Continua il giro, altri giardini, di fiori, di cycas, di piante endemiche, il viale di Gingo altissimi formano un unico insieme.
Di fronte alla villa nel Parco la piscina di acqua sulfurea, acqua gialla, tralascio ogni commento ... dove solo Daniele ha avuto il coraggio di fare il bagno.
Un pezzo di Paradiso terrestre, dove, accidenti, avrei voluto trovare la mela ;)

La mattina era passata a Lagoa do Fogo, dove oggi c'e' un lago e 500 anni fa un'eruzione apocalittica (lago di fuoco) che si vedeva a miglia di distanza.
In tarda mattinata passeggiata alla Caldeira Veja per fare il bagno alle piscine delle terme naturali a cielo aperto.

Ci sono piu' mucche qui che a Livigno

15 Agosto 2007
Ponta Delgada (scritta il 16 perche' il 15 l'intenet point era bloccato ...)

Visita alla parte Ovest.
Pioviggina, una mattina di nebbiolina che richiede il kway. L'isola e' verde, di un verde che si vede solo in serra. La tappa e' a Sete Citades, alla Lagoa Verde e Lagoa Azur.

Nei paesini non c'e nulla, qualche raro "fresco" e qualche "cafe'", all'interno dei quali solo uomini e odore di fumo come nelle osterie della mia infanzia.

Ai bordi della strada ortensie che sembrano trangeniche, file e file di ortensie azzurre, anche piu' di 100 fiori per pianta e verde, piante, prati, di un verde cosi' ...

Poi, all'improvviso, la Lagoa.
I laghi gemelli, visti dall'alto, sembrano gli occhi profondi, uno verde e uno azzurro, di una divinita' intrappolata, non si sa come, non si sa perche', in questo angolo di Paradiso.

Sulla costa nord e' impressionante vedere la forza dell'oceano: a Mosteiros l'acqua infrange violenta al largo e sugli scogli lavici: all'improvviso esce il sole, mi avvicino all'acqua quasi fino al punto del non ritorno, dove un'onda un po' dispettosa quasi mi lava da capo a piedi.
La strada, l'unica strada dell'isola in questa zona, sembra una stretta strada del lago e rallenta il viaggio.

Il ritorno a Ponta Delgada e' alle 2 del pomeriggio. Cerchiamo un posto per mettere qualcosa sotto i denti.
Pomeriggio al sole, domani, tempo permettendo, Lagoa del Fogo.
Serata a cena in ristorantino sull'Oceano: mi sono lanciata nel mio portoghese ormai rodato ed ho ordinato una "gaseada", aspettandomi una acqua minerale gasata.... E' arrivata "Gazela", vino verde tipico delle Azzorre ... per altro nemmeno malaccio ... da domani si ricomincia con l'inglese!!

mercoledì 15 agosto 2007

Una giornata di 26 ore

Ponta Delgada, Azores Islands
14 Agosto 2007, ore 22.20

Ebbene si, ce l'abbiamo fatta!

Siamo arrivati in questa isoletta in mezzo all'Oceano Atlantico.

Grazie ad Andrea che si e' offerto di accompagnarci e recuperarci all'aereoporto, siamo arrivati a Malpensa questa mattina verso le 9.30. Il tempo di un caffe' ed hanno aperto il check in. Bagagli a destinazione, la nostra signorina non ci ha chiesto le preferenze per il volo: e' cosi' che, nella tratta Milano Lisbona ci siamo trovati all'ultima fila (se qualcuno ha paura di volare non si faccia mettere li', si sentono tutte le sbandatine e le oscillazioni... in piu' c'e' il bagno ... non si ha idea della gente che ha bisogno di andare in bagno appena si spegne il segnale di cinture allacciate, ho provato a contare fino a dieci persone in piedi; e poi ci vanno a famiglie, mamma papa' e figlio, (perche' ? se no si perdono?)

I portoghesi sull'aereo sono come i ragazzini in gita scolastica, cambiano di posto in continuazione senza che nessuno dica loro nulla e ... orrore ... battono le mani all'atterraggio .... ma non tutti!!

A Lisbona ho fatto shopping (e come resistere al cappellino da sole di Harrod's?), poi ci siamo trasferiti con calma al terminal 2 per la coincidenza con Ponta Delgada.

E qui, nel nuovissimo terminal che profuma ancora di nuovo, mi sono messa a guardare piantina e guide per programmare la giornata di domani ....

Beh, un "figlio dei fiori" sui sessanta, uno di quelli che pensi di trovare solo al mercatino hippy di Ibiza oppure alle grotte di Matala a Creta, proprio uno di quelli, capelli lunghi e grigi, sorriso aperto (e con qualche dente in meno), provenienza Bordeaux e con moglie di origine italiana ma che non capisce la lingua, era seduto accanto a me, ha visto che guardavo le guide, e ha cominciato a chiacchierare: in un attimo mi ha spiegato le piu' belle passeggiate di Sao Miguel, cosa avrei dovuto vedere, da quanto tempo frequenta le Azzorre, insomma ... un pezzettino di vita.

Sull'aereo ci siamo persi di vista ...

All'arrivo a Ponta Delgada (Aeroporto Joan Paulo II) un'aria umida e carica di nuvole. La guida che arriva a prenderci ci spiega che pero' dovrebbe essere una cosa temporanea e che dovremmo essere fortunati con il tempo (chissa' se lo dice a tutti ....)

Arriviamo all'albergo "Royal Garden Hotel", bello, arriva l'auto a noleggio: siamo a posto per i prossimi quattro giorni.

Decidiamo per una serata nella seconda citta' dell'isola Ribeira Grande: auto, cartina e via !!

Bel paesino, non piu' grande di quello dove vivo io, strade strettissimissime, tutte a senso unico. Nessun ristorante: la nostra guida ci aveva consigliato il Ristorante Monteverde, ma non c'e' traccia. In piu' se si prova a chiedere qua e' tutto un jejejojo e non si capisce niente.

Dopo trentacinque minuti d'orologio, e dopo essere passati almeno cinque volte dal centro, decidiamo di tornare a Ponta Delgada e .... miracolo ... ci appare un cartello, piccolo, bianco, scritta verde "Ristorante Monteverde": fermata, stop.... eccolo li', piu' o meno come una nostra bella osteria, con il cavallo parcheggiato sul retro, di fuori, e la vista sull'oceano.

All'interno il bancone del pesce pescato, scegliamo il pesce e aspettiamo che venga cotto alla brace.

Tutto e' molto turistico e pittoresco, alla parete un bel contrasto dello schermo piatto al plasma della Samsung con la partita del Benfica... segna Rui Costa, noi diciamo "Rui Costa" e immediatamente la lingua portoghese non e' piu' un problema ;)

Torniamo a Ponta Delgada, in albergo un'ora di Internet costa 9 Euro, cerchiamo l'Internet point.
E chiudo la giornata, un giornata di 26 ore perche' alle 5 del pomeriggio da Milano a Lisbona a un certo punto erano le 4, e dopo un'ora da Lisbona a Ponta Delgada erano ancora le 4 ...

lunedì 13 agosto 2007

Azzorre - Prologo

Giorno prima della partenza.

Quest'anno ci siamo (mi sono) riufiutati di prendere il solito "tour operator", che poi manda ragazzine in assistenza che sanno solo dove sono le discoteche, e se hai un'esigenza particolare ti rispondono, come l'anno scorso a Tenerife: (leggere con voce chioccia) "non siamo convenzionati, provo a sentire il responsabile, ma poi, cosa ci andate a fare a El Hierro che tanto non c'è niente ... ".

Quindi mi sono affidata a Internet per cercare un operatore serio che mi aiutasse ad organizzare una vacanza diversa. L'ho trovato in Drive Out, con Gabriella che mi ha aiutato nel programma e nelle prenotazioni. Sono stati seri, precisi, puntuali, il loro ufficio è a Milano, zona Montenapoleone, e sembra un piccolo cameo d'Africa per come è arredato.

Domani mattina, ore 8.30, viene Andrea a prenderci per portarci a Malpensa, da dove partiremo alle 12.15 (per chi vuole guardare su Televideo se l'aereo è partito Volo TP 803 per Lisbona).

Il programma di viaggio dice che dovremmo arrivare a Sao Miguel alle 17.30, cambio aereo a Lisbona, perchè non esistono voli diretti dall'Italia.

Ora, se ho ben capito, ma sarà domani che mi verrà svelato l'arcano, a Lisbona c'è un'ora in meno e alle Azzorre un'altra ora in meno, ma non so bene come sia la storia con l'ora legale. Comunque non è un problema "per quel che avremo da fare....".

Oggi passaggio delle consegne: lascio la casa in mano alla mia mitica vicina, Mindyna (il mio pappo), giornali, corrente, posta, piante ... insomma tutte quelle cose che si lasciano in consegna.

Dovrò chiudere il mio nuovo e già amatissimo pc di casa, ma non posso proprio portarmelo dietro (sigh!). Chiuderò anche le valigie che sono ancora in alto mare...

Ho ripassato un po' di inglese e ho imparato alcune "importanti" parole in portoghese (hola è ciao come in spagnolo).

Stasera non si cucina (olè!) perchè sarà già tutto lindo e pulito (la scusa è quella ;) ).
Cosa mi mancherà di più? La telefonata quotidiana con le mie amiche, anche se ho fatto la carta Tim Senza Confini Europa, così se mi chiameranno spenderanno come in Italia (fino a 100 minuti), io invece non chiamerò, se non per i compleanni (se mi ricorderò ;) ) perchè spenderei una cifra.

Stanotte, so già, non dormirò, perchè è questo l'effetto che mi fa partire ...

E domani vacanza!

domenica 12 agosto 2007

sabato 11 agosto 2007

Lago di Como

Dalla casa dei nostri amici:
Como di giorno (fatta da loro)
Como di notte (fatta da me)



Preparativi per la partenza

C'era una cosa, da ragazzina, che non potevo proprio sopportare.
All'avvicinarsi della partenza per le vacanze mia mamma propinava a tutta la famiglia, democraticamente, le più improbabili combinazioni di cibi, e soprattutto le cose che non si mangiavano mai, con la scusa che "bisognava vuotare il frigor".
Ora ho una casa mia, potrei gestire tutto diversamente, organizzarmi e comprare solo cose che mi piacciono.
Ma no: ogni tanto mi viene il "momento salutista" e compro verdure da tenere di scorta in freezer e da fare, ovviamente, al vapore.
Ora, io non vorrei proprio che mentre sono via venisse un black out di ore e ore, quindi mi sono attrezzata con il sacchettino d'acqua ghiacciato in piano da mettere sulle griglie (così se si scioglie perchè manca corrente, e si ricongela perchè torna, posso sapere che l'intero freezer è da buttare prima di morire di intossicazione), però mi spiacerebbe buttare tutto 'sto bendidio ....
Insomma, meno male che ieri sera siamo usciti a cena con amici .... perchè stasera mi aspetta una bella "cenacomelafacevalamiamamma" ....

Riflessione sull'Amicizia

.... sentito in tv...
Un bimbo di terza elementare che da la sua definizione di Amicizia:
"Quando perdi un amico è come quando perdi la gomma per cancellare: ti senti più solo e insicuro, perchè non hai più chi ti aiuta a correggere gli errori ...."

venerdì 10 agosto 2007

Ai giardini a lago (2)

Ho passato il pomeriggio a fare la "zia" di due stupendi gemellini.

Prima tappa: il trenino degli indiani, tre giri. Loro sulla locomotiva, io e la mia amica sulla panchina a controllarli. Parte il trenino, loro salutano con la manina, felici e sorridenti, noi rispondiamo dalla panchina "ciao, ciao ...!!".

Una folata di vento e mi arriva qualcosa nell'aria che sembra zucchero filato, mi giro e vedo che il baracchino è proprio dietro di noi.

Chiedo alla mia amica, che non lo vuole, e ne prendo un per me (i piccoli non hanno ancora questo "vizio").

Nel frattempo comincia il secondo giro del trenino: i piccoli non sorridono più ma ci guardano incuriositi dalla locomotiva perchè non capiscono cosa stiamo mangiando e come mai la cosa ci stia tanto divertendo, visto che ci rubiamo lo zucchero filato e ridiamo come matte.

Al terzo giro è quasi una rivolta: tento di far provare loro lo zucchero. La piccola lo rifiuta, lui tenta di metterlo in bocca poi schifato (come se avesse provato una ragnatela) lo rende alla mia amica.

Parte il terzo giro e lo zucchero finisce ... è il momento che i bambini tornino a fare i bambini e i grandi tornino a fare i grandi ;)

Programmi per le vacanze

Il giorno della partenza si avvicina, ormai è iniziato il count down.
Siamo a -4!
Ho fatto l'elenco delle cose da mettere in valigia, comprato quello che mancava, sto ribaltando casa (voglia permettendo) per lasciarla in stato "presentabile", ho sentito la mitica vicina che mi accudirà Mindy la mia cocorita "vedova", mi ritirerà quotidiani e posta e mi bagnerà le piante.
Ho già fatto tre volte il "giro al lago", perchè, prima di partire, devo riempirmi gli occhi del paesaggio più bello del mondo.
Oggi vedrò i miei "nipotini", giro in giostra e patatine del sacchetto.
In vacanza, ho deciso, porterò il cellulare (come appendice del mondo tecnologico) e l'indirizzo di questo blog, che vorrei provare ad aggiornare con il mio diario di viaggio.
Saranno 14 giorni intensi nelle Isole Azzorre, su e giù per aerei, traghetti e (forse) la montagna più alta del Portogallo, il Pico.
Ma vorrei fissare i ricordi, anche se è solo un esperimento.

giovedì 9 agosto 2007

Villa Balbianello



Villa Balbianello è stupenda, l'accesso dal lago è da sogno, i giardini incantevoli.


Se mai servisse un motivo per venire a vedere il Lago di Como basta guardare questa foto che è stata scattata da me, da un Cesna, con le vibrazioni di un Cesna che scendeva per farmi fare la foto "da vicino" e che quindi vibrava come un terremoto (bella però! ;) )

martedì 7 agosto 2007

Sarà normale?

Andare al supermercato, comprare tutto, ma proprio tutto quello serve, arrivare a casa, aprire il frigor e cercare l'unica, ma proprio l'unica cosa che non si è acquistata (le tagliette di salame) per l'aperitivo ...

Clikka il pomodoro


Per questa settimana niente clikka il pomodoro, si va a fare la spesa al supermercato, così potrò finalmente ritirare il premio prenotato ad aprile con i punti in scadenza.


E' bello fare la spesa su Internet, sono bravi, scelgono bene il fresco, meglio di come li sceglierei io, di sicuro, e sono precisi.


Prenoto la domenica, arriva il mercoledì in fascia 18-20 in ufficio, carico in auto e porto a casa. Ma consegnano anche a casa, direttamente in cucina, come la scorsa settimana. Si paga volta per volta, oppure, più comodo, a fine mese, e spesso e volentieri regalano omaggini o assaggini "riservati alla spesa on line".


Si ricomincia a settembre, non è detto che mandi via la prenotazione direttamente da un Internet point nelle Azzorre!! (spanata che sono, lo so!!)

La fine del mondo

Due volte l'anno, rispettivamente prima delle vacanze di agosto e prima di quelle di Natale, pare che debba finire il mondo.
Tutto quello che le persone non hanno fatto nei sei mesi precedenti (se non in anni precedenti) deve essere "fatto subito" in queste due settimane.
C'è una frenesia, un'ansia, una totale mancanza di rispetto per gli altri in questi due periodi che fanno pensare alla vera natura dell'uomo, a quanto sia reale ciò che appare nei momenti di tensione rispetto a quanto si mascheri nei momenti in cui tutto va bene.
L'ansia e la maleducazione non è di tutti, qualcuno si salva, sono le persone da continuare a stimare e frequentare nelle altre 50 settimane dell'anno.

venerdì 3 agosto 2007

Un nuovo compleanno

Per un amico, che oggi, dopo due anni di attesa in dialisi, ha ricevuto un rene nuovo.
Forse non è un caso che sia capitato proprio ad agosto, periodo in cui gli incidenti stradali aumentano, ma la cultura della donazione in Italia andrebbe sostenuta.
Il 2 Agosto il giorno più triste per qualcuno ha permesso che il 3 Agosto fosse un giorno di grande gioia per qualcun altro.