giovedì 31 dicembre 2009

Bye bye 2009


Il mio 2009, sperando di non aver tralasciato nulla e nessuno.

C'è molta Sicily nel mio 2009, ma è l'anno in cui ho scoperto questa meravigliosa regione. E' stato anche il primo anno che non ho mai messo piede fuori dall'Italia, dopo tanti e tanti anni, ma non mi è mancato.

C'è molto di me come professione, perchè più di qualche soddisfazione me la sono tolta.

C'è molto di me come brezzolina, perchè, se è vero che ho scritto meno con le parole, ho cominciato a raccontare me stessa con le mie immagini, con quello che vedono i miei occhi.

Ognuna di queste foto ha per me un significato particolare, e non è detto che sia quello più evidente. A molte sono affezionata per qualche pensiero che ho fatto e che mi torna rivedendo quella immagine, a tante sono legata per quanto mi hanno fatto stare bene le persone e i posti che ho frequentato.

Bye bye 2009, non sei poi stato tanto male ...

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mercoledì 30 dicembre 2009

Parole vietate ...

... è una pagina del blog di Tito Bianchi (aka Aglio Feld in Second Life), che ho avuto il piacere e l'onore di avere come niubbo da "plasmare" nel progetto Kublai.
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Non sono solita recensire blog altrui, non ne sono proprio capace, ma questo lo segnalo.
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Dovete ASSOLUTAMENTE dare un occhio: e' un blog difficilmente COMPARABILE, perchè unico nel suo genere.
Tito (ma per me è sempre Aglio), è un economista dello SVILUPPO, un personaggio senza GOVERNANCE, assolutamente autonomo nel suo modo di pensare, conosciuto attraverso la RETE di Kublai, uno che aiuta nel coaching, che aiuta i progetti a superare le proprie CRITICITA' e a RIFLETTERE sui propri PUNTI di forza.
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E quindi, da Velas e da me: "In bocca al lupo".
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Non avete capito gran che di questo post? Clikkate qua ... ;)
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martedì 22 dicembre 2009

Stretto di Messina, la traversata

Stretto di Messina


Terremoto di motori
che attraversa il corpo e l'anima

Gente di Sicilia verso l'ignoto
verso una terra straniera a cui si appartiene.

E quella Madonnina che benedice le maledizioni
di cuori affidati ai gabbiani in volo
che arrivano solo fino a metà dello Stretto...

e poi fanno ritorno
verso una terra, amata ed odiata,
odiata ed amata,
come un amore negato ...
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Stretto di Messina

lunedì 21 dicembre 2009

Giampilleri, Sicily

C'è un'immagine che non ho fotografato, in questi due giorni in Sicily, ma che mi si è impressa dentro.
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Quella dei ragazzi e dei bimbi di Giampilleri che vivono in un albergo nei pressi di Messina.
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Nella hall una bacheca è adibita ad avvisi comunali, passando via ho letto un avviso sull'attività scolastica.
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Li ho solo intravvisti, nei locali che questo albergo ha destinato alle loro attività sociali, e li ho visti giocare, parlare, appoggiarsi ai tavoli tenendo le ginocchia sulla sedia, li ho visti correre, e ridere.
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E mi si è stretto il cuore, pensando che non hanno più una casa, non hanno più un "luogo" tutto loro dove crescere, a cui affezionarsi, a cui pensare magari da una città lontana dove la vita può portare in cerca di lavoro o per studiare, un luogo dove aver voglia di tornare, perchè in quel luogo ci sei cresciuto, ti sei nascosto, hai giocato e riso, e dove hai pianto, hai litigato e dove sono nate le tue prime amicizie.
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Li ho visti guardarci, dai divanetti. Ma solo per un attimo, occupati nei loro giochi.
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Io non so cosa stia facendo lo Stato, la nostra Italia per loro.
Non so, perchè non lo riesco davvero a capire, se Messina sia una catastrofe di serie B, come si percepisce nell'aria parlando con chi ci vive in quei posti.
Ma è vero che qua nessuno ha ufficializzato una data per la consegna delle case, e che quindi a questi ragazzi non viene messa davanti una data per tornare a casa, ma il nulla, e nel nulla si trova di tutto.
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domenica 20 dicembre 2009

My third Sicily

Non riesco a scrivere quando si tratta di Sicily, me ne sto rendendo conto dalla scorsa estate, quando il mio blog di viaggio è stato il più striminzito di tutti quelli raccontati su brezzolina.
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Sicily è nei miei occhi, nelle mie foto. Le lascio qua ...
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giovedì 17 dicembre 2009

Oral B Professional Care (è passato Babbo Natale)

Oral B

Ieri avevo il controllo (più o meno semestrale) dal dentista con la "pulizia dei denti".
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Tengo molto alla prevenzione, in genere, e anche se odio andare dai medici, ricordo sempre che, in fin dei conti, sono ancora le visite più belle a cui ci si sottopone, quelle in cui si esce sentendosi dire "tutto ok, ci vediamo tra x tempo".
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E la mia igienista, una specie di signorina Rottenmaier, mi ha pure detto che sono stata brava.
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Per qualche strana coincidenza, qualche giorno fa mi ha contattato la Oral B, attraverso un incaricato, proponendomi di testare un prodotto Oral B 3000 Professional Care , e di parlarne su brezzolina (a parte che mi sono sentita importante come Clarita e Poca Cola, e volete mettere?).
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E proprio ieri, tornando in ufficio, ho trovato sulla scrivania il pacco da Oral B com lo spazzolino e tutti gli accessori. Ovviamente non ho resistito e l'ho aperto subito (la foto ne è testimone!).
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Adoro le cose tecnologiche, se poi ci aiutano a fare meno fatica e ottenere il doppio del risultato (leggo che gli spazzolini elettrici eliminano fino al doppio della placca e, praticamente, la fatica è solo quella di usarli perchè fanno tutto loro ...), allora comincio a guardale con un occhio di riguardo.
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La mia igienista mi diceva, ma sottovoce, che non ci crede che la gente si lavi i denti tre volte al giorno, che ormai è una cosa che tutti dicono di fare ma che, secondo lei, pochi fanno. Ma che è importante lavarseli bene almeno una volta al giorno, "MA BENE!!" mi sottolineava, e con i movimenti giusti, non orizzontali ma verticali, scegliere attentamente il tipo di setola da usare, il giusto tipo di spazzolino, anche tra quelli elettrici etc. etc. e poi, va beh, data un occhio a questo video che segue che spiega tutto per bene.
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E ora mi arriva in aiuto, da provare questo spazzolino, comodo, leggero: l'ho testato subito, e l'ho trovato facile da usare, che non da fastidio sulle gengive, e che lascia i denti belli belli (anche se ieri avevo fatto la pulizia dei denti, ad essere onesta...). Certo, immagino che non tutti gli spazzolini elettrici siano uguali, e che vadano scelti con cura.
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E questo mi piace e ringrazio Oral B di avermi fatto questo omaggio, che consiglio a tutti di provare, e magari di inserire tra i regali di Natale, da testare magari subito dopo il cenone della vigilia o il pranzo di Natale.
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Io, da parte mia, lo sto già usando perchè, come diceva la mia nonna: "Fin che hai i denti, tieniteli da conto...".
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giovedì 10 dicembre 2009

One Climate Change, su Second Life

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.One Climate

Erano mesi che non trovavo la magia di Second Life in una nuova land.
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E, quasi per caso, mi sono imbattuta in One Climate, la land dove si può vivere, in modo immersivo, l'esperienza dei cambiamenti climatici, oggetto della attuale conferenza di Copenaghen.
Come funziona?
Ci si tippa, e si comincia a girare. Questo quello che descrivono con una notecard all'ingresso:
OneClimate aims to be a showcase & portal for earth facts, and a venue for collaboration and education.http://slurl.com/secondlife/OneClimate/34/230/23 OneClimate is an initiative of OneWorld UK. We are a not-for-profit organisation and our mission is ‘to leverage media innovatively for a fair and sustainable world’. http://oneclimate.netPlease note that the island is currently in development - we welcome your views.
At the landing point you will find two main routes you can take, plus a filmshow area overlooking the lake. The films are a general overview of some of the key climate issues, including a video of Virtual Bali.The routes take you to;
A. The Arena - where major events and live video feeds happen. Virtual Copenhagen in December!B. The Island Tour - the island is divided into the five elements and zoned according to these as follows, the tour takes you in an anti-clockwise route and brings you back to this point. Green posts give information at each point on the tour. If you want to take a quick tour you can hop on the tandem ride and be guided around (ride to follow!)
1. WATER - two main areas, walk down to the water edge for the wetlands & boats (trips around the island to follow), then walk up the steps and to the bridge where you will find the main water display area. In the far SW corner is the ICE display where you can take a sled ride (soon).
2. FIRE - south, with solar facts, volcano, fire rider & a bonfire dance area. Floating platform meeting & film space.
3. AIR - east, with wind turbines, meeting spaces, fun transport rides, free wind turbines and a typhoon surprise.
4. EARTH - north, peak oil & permaculture food production with picnic area and rainforest rain dance (soon). The Eco-spiral in the corner of the island has lots of freebies and five short films at the top of the spiral - essential viewing! Feel free to have parties here.
5. SPIRIT - centre, transition and enlightenment. Contemplate your world in the English bluebell hollow.

One Climate

Sono appassionati, nel gruppo si legge che non ci sono collegamenti diretti con la conferenza organizzata, ma che si descrive così:
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The United Nations Climate Change Conference (Cop15) will take place this year in Copenhagen from December 7th through the 18th. The importance of this event cannot be overstated.
This group has been formed as a tool for managing the Expo to take place in SL in conjunction with the RL events.
This group has no direct, legal affiliation with the RL Conference, but operates in the spirit of promoting energy conservation worldwide.
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E c'è anche un sito, One Climate, dove seguire i lavori.

one climate change_010

Un amico, che girava la land con me, mi ha detto: "Colpisce sopratutto l'intenzione di portare su SL eventi che con SL non c'entrano nulla (il clima non c'è) ma connessi con le anime degli avatar."
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Ed è questa la magia ...
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mercoledì 9 dicembre 2009

Eretici digitali in Second Life

Avete ancora in giro, da qualche parte, il vostro avatar di Second Life?
Volete dargli una spolveratina e fare un giretto?
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Stasera l'occasione è ghiotta: ho appena ricevuto questo invito che vi giro pari pari copiando la notice.
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Incontro con Massimo Russo e Vittorio Zambardino, creatori di Repubblica.it e Kataweb e autori di Eretici digitali (novità Apogeo).
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Mercoledì 9 dicembre 2009 ore 21in diretta da ShaKe Milano
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Nato da un blog e da un manifesto a tesi, il libro di Russo e Zambardino affronta il problema dei media in crisi, non solo per pigrizia nella ricerca delle informazioni, ma anche per incapacità nel raccontare gli intrecci del potere economico, in definitiva nel ricostruire il senso di quanto accade.
Nell'incontro si parlerà del pericolo che corre la libertà della rete, di una politica ignorante e ossessionata, di diritti ancora da affermare, di nuove rendite di potere e dei limiti della retorica dell’innovazione. Si proporrà di dare vita a un nuovo racconto dei media, adeguato al passaggio decisivo che rete, giornalismo e politica stanno vivendo.
La rete ha prodotto una società divisa, con una parte che la vive e l’altra che la detesta. Non ha senso. Serve una lingua comune per parlarsi. Ma tranquilli: questa non è l’ennesima puntata della soap “giornali & internet”. Semmai la questione è: con il digitale abbiamo tutti – vecchi e giovani, colti e meno colti, alti e bassi, destri e sinistri – un destino comune. E non riusciamo a parlarne insieme.
Questo è il nostro obiettivo: parlare con una sola lingua. L’abbiamo lanciato la scorsa primavera in dieci tesi [...] che sono riassumibili in un concetto: il digitale è un “nuovo universo” che, appena arrivato, rischia di scomparire. Ingoiato dagli establishment, normato da una politica letteralmente “ignorante”, condizionato e riconquistato da vecchi e soprattutto nuovi padroni e doganieri. Potrebbe salvarsi alleandosi con una vecchia tigre: il giornalismo, inteso non come industria ma come pratica e cultura del Racconto."
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Gli autori:Massimo Russo è condirettore di Kataweb.it, testata del Gruppo Editoriale L’Espresso. Giornalista da vent’anni, ha trascorso i primi dieci nei quotidiani, i secondi nel digitale. Insegna all’Istituto di formazione al giornalismo e all’Università Carlo Bo di Urbino. Da cinque anni gestisce un blog, Cablogrammi (http://www.cablogrammi.it/), dove si conversa di tecnologia e di digitale.
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Vittorio Zambardino è editorialista di Repubblica.it per la cultura digitale. Nel 1995 ha pubblicato uno dei primi saggi sulla rete, Avviso ai naviganti (Donzelli). Gestisce il blog Scene digitali (http://zambardino.blogautore.repubblica.it/). Del sito Repubblica.it è stato, ideatore, curatore e in seguito publisher. Nel 1999 ha fondato con altri la società internet Kataweb e ne ha diretto il portale. Per sei anni è stato direttore strategie internet del Gruppo Editoriale l’Espresso.
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Libreria Shake-Interno 4 – viale Bligny 42, Milano – tel. 02 58317306 – http://www.shake.it/info@shake.it
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Decoder Island – Second Life

Viveme

Scrivo poco, qua.

Perchè sto scrivendo molto, altrove, per lavoro, che mi sta tenendo impegnata anche nei we lunghi.

Lavoro, per modo di dire. E' il mio incarico nella Commissione di Area IT del Cndcec che mi porta a studiare le news: e adesso c'è la Pec, e serve un documento da pubblicare prima possibile.

E quel documento ormai c'è. Peccato di sia mangiato due giorni di vacanza. Ma sono soddisfatta così.

E ora che lo stavo rileggendolo per l'ultima volta prima di mandarlo per la consegna, ho pensato alla canzone della buonanotte, quella che da qualche giorno metto sul profilo di facebook ... E ho pensato al concerto della Pausini e di Tiziano Ferro che mi ha fatto compagnia stasera mentre scrivevo, e ho pensato a questa canzone, di Biagio Antonacci, che contiene una forza di vivere, una voglia di vivere che quando mi sento un po' stanca mi basta ascoltarla per prenderne un pezzettino.

E penso che magari c'è qualcun altro che è stanco e ne ha bisogno: la metto qua, perchè la musica si divide volentieri, ed è bello trovarsi a cantare insieme una canzone, anche a centinaia di chilometri di distanza, e sorridere ...

giovedì 3 dicembre 2009

X Factor

E bravo Marco!

E scusassero quelli che passano di qua, ma erano anni che non sentivo un cantante nuovo che mi entusiasmasse così! :)

domenica 29 novembre 2009

Coffee and Condom

world aids day

Colazione al nuovo bar "Americano" in Piazza Cavour, a Como, che per vedere qualcosa di nuovo ci si muove e si va a curiosare anche se piove e tira vento.
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Bel posticino, pieno di gente, che porta vita in quelle vetrine lasciate desolantemente vuote per parecchio tempo.
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All'uscita ci ha avvicinato una volontaria della Cri di Como, ci ha dato due volantini, e un preservativo, perchè il 1 dicembre 2009 è la "Giornata Mondiale dell'Aids - World Aids Day" e i pionieri di Como della Croce Rossa sono in giro a fare informazione.
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E allora mi sembra una cosa carina mettere qua la foto del kit che ci hanno regalato e sottolineare che l'Aids non è sparito, solo perchè non se ne parla quasi più, e che bisogna sempre prestare attenzione ai comportamenti, ma che questa attenzione non deve farci dimenticare MAI, che queste persone si possono abbracciare, ci si può mangiare insieme, andare in piscina insieme, si possono baciare, ci si può e si deve vivere, bene, insieme ...
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ComoBlog: per blogger comaschi, limitrofi ... e chi li sopporta

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Ieri sera ero stanca, sto facendo la trottola da qualche tempo e ne ho ancora per un po'.
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Ma mai avrei potuto perdermi la cena con i ragazzi del ComoBlog, perchè è stata come una cena di una grande famiglia, che periodicamente si trova e si racconta, e si guardano le foto dei piccoli che crescono, le mami del Comoblog e anche i papi, e si raccontano le storie di come le coppie si sono messe insieme, e si parla di kindle, di pallacanestro e di wave, e si fanno poche foto, che si ride molto, che forse manca solo l'albero e i doni e sembra che sia Natale ...
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A proposito: Alessandro ha aperto il gruppo su facebook, ma si tiene il wiki per l'organizzazione, almeno per un po' :)
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Alla prossima (probabilmente la settimana del 13 gennaio 2010), prima che il Perotti parta per le olimpiadi, così gli mettiamo tutte le firme sul casco e corriamo con lui!!
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(foto di Andrea P.)

sabato 28 novembre 2009

E stasera Comoblog!!

Alle 20.00, pizzeria Ul Bacan, a Camerlata, di fronte al Cinema Gloria, parcheggio nei dintorni (quello che sto un po' ripetendo in questi giorni).
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Che bello che vi rivedo :)
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Due giorni a Stresa

... a seguire con la Fondazione Proviciale Comasca il primo convegno nazionale sulle fondazioni di erogazione.
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E questo, tra le altre cose, è quello che mi sono portata a casa:
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L'alba stamattina dalla mia finestra

Stresa, this morning


Ascoltare l'intervento alla tavola rotonda di oggi di Jaquin Navarro-Valls, neo presidente di Fondazione Telecom, in una "lezione" che da sola è valsa il viaggio, sul valore del dono, della crescita e dello sviluppo, del coinvolgimento della persona, del darwinismo sociale, e della compatibilità di merito e dono.
E di una frase che ci ha regalato ...
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Il dono non deve fare diventare debitore chi lo riceve, ma deve renderlo capace, lui stesso, di diventare donatore (Jaquin Navarro-Valls)
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mercoledì 25 novembre 2009

domenica 22 novembre 2009

Inverno

(di Faber, cantata da Battiato)

Chi, meglio di loro, poteva farmelo sentire addosso mentre sta arrivando ...

Questa canzone ha accompagnato la mia domenica pomeriggio, lasciandomi addosso

la malinconia della luce che se ne va,

la tristezza del giorno più buio dell'anno, che si avvicina.

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sabato 21 novembre 2009

Il tesoro nel campo

E' difficile che segnali altri blog, ma da qualche settimana ne seguo uno nuovo, un po' particolare, e scopro che un'occhiatina la butto tutti i giorni.
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E' "Il tesoro nel campo", il blog multiautore del Seminario di Torino, ed è stato don Luca, uno degli autori, che ha lasciato una briciolina qua, su brezzolina in commento a un mio post, che me l'ha fatto trovare, cercando chi fosse l'autore di quelle parole.
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Mi piace il loro modo di parlare di cose che mi danno serenità, il modo di proporle e di mettersi in discussione, mi piace riscoprire cose che credevo appartenessero al mio passato e rileggerle con la testa (forse) un po' più matura, perchè, come diceva un sacerdote che conoscevo, il "Gesù" di quando avevi dieci anni non è lo stesso di quando ne hai più di quaranta ...
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giovedì 19 novembre 2009

domenica 15 novembre 2009

sabato 14 novembre 2009

Momenti così ...

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Quando si sta davanti a un lago
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non c'è nulla da dire ...
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Lettera di una donna all'uomo che ama

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Ti voglio bene, probabilmente ti amo.
E per questo motivo ti lascio.
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Ti lascio perchè tu, invece, non mi ami.
Anche se me lo giuri, tutti i giorni,
dopo che mi hai picchiato, insultato, gettato in un angolo.
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Ti lascio perchè voglio ricominciare
ad avere una vita decorosa,
senza lividi sul viso o sul cuore,
senza urla e silenzi che gridano,
senza il terrore di rientrare a casa
e non sapere con che umore ti troverò.
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Ti voglio bene,
ma da oggi ne voglio un po' di più a me.
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E per questo ti lascio.
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Scritto in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne,
che si terrà tra 9 giorni, il 25 novembre 2009.
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( Questa, fortunatamente, non sono io, ma potrebbe essere la donna che incontro uscendo dal mio portone, quella che trovo in edicola o in un negozio.
E, forse, potrebbe essere qualcuna che conosco, oppure no.
E questa è la lettera che le agurerei di scrivere, con tutto il mio cuore di donna serena)
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martedì 10 novembre 2009

Il domino di Berlino (perchè non a Como?)

A Berlino hanno fatto un domino per la commemorazione della caduta del muro.

Là il muro l'hanno già buttato giù, a Como resiste.

Perchè non si fa un domino anche noi, simbolico, preventivo, dimostrativo, lungo tutto il lungolago?

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domenica 8 novembre 2009

Antiquario

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Sulle mie bancarelle, conservo un mondo che non c'è più
e lo espongo a un mondo che non sa di esistere.
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Vendo quel tempo che si è fermato tra le mie mani,
tra un banchetto e le pagine di un libro che leggo,
seduto al mercato tra i mobili, oggetti e piccoli gioielli,
incurante di un tempo che non è il mio,
incurante di chi passa, guarda e se ne va.
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(fotografie della mente)

Once I had a Farm(Ville)

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ComoBlog Calling

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28 NOVEMBRE 2009 - ORE 20.00
Luogo: Como e periferia (come al solito è un segreto anche per me!)

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COMOBLOG CALLING
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Ci ritroviamo, con il gruppo dei blogger comaschi, per una cena prima di dicembre, e ci facciamo in ogni caso gli auguri.
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Calling, perchè da un po' non ci siamo tutti tutti, e sarebbe bello essere un bel numero!.
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Le iscrizioni qua.
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E se non ce la fate ad usare il wiki mettete pure il vostro nome nei commenti che vi aggiungo io.
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Immagilario

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Gioca la notte con le ombre dimenticate dai bimbi sulla giostra.
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Il vento conserva le loro risate e le porta alla mia finestra da dove, nella notte,
mi affaccio solitaria.
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(un grazie speciale ad Augusto Santini, a cui sono sempre grata per avermi "prestato" l'header di Brezzolina, per avere pubblicato nel suo bellissimo libro di fotografie di Como, "Immagilario" questo piccolo pensierino sparso, e avergli regalato un briciolo di eternità ...)
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sabato 7 novembre 2009

E poi scende il buio

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E poi scende il buio.
Un buio che l'anima aveva dimenticato
abbagliata da tanta vita.
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E scendono le foglie
da quegli alberi che prima erano fioriti
poi avevano maturato fiori
e nutrito.
Foglie che scricchiolano sotto i piedi
come scricchiola la vita.
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E arriva il gelo.
Un gelo cancellato dalla memoria,
che ricomincia a raffreddare il cuore,
a intorpidirlo, fino a farlo addormentare
di nuovo.
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mercoledì 4 novembre 2009

Nuovi modi di raccontare le notizie

Mi ritengo un semplice utente della rete, molto molto curiosa ma di fatto per nulla esperta.
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E ancora meno capisco di giornalismo, di notize, anche se la mia prima lettura a sei anni erano i titoli de "La Provincia di Como", e ancora ad oggi se accendo la tv la prima cosa che guardo sono i tiggi, su tutte le reti al punto che riesco ad ascoltare la stessa notizia raccontata in almeno cinque o sei posti diversi.
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E da appassionata di notizie e di rete mi sto divertendo un sacco a provare, testare e capire due novità in rete che bisogna proprio andare a vedere.
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La prima è Filtr, di gg, Sergio Maistrello, Giovanni Boccia Artieri (ma non solo, qua ci sono tutti i nomi): c'è scritto che è ancora in fase alpha, in preparazione, che mancano ancora cose. Però io trovo che sia bello vedere il lavoro che si sviluppa, e da ieri mi sono registrata nel social filtr e posso già essere attiva, suggerire post, indicare link e dare la preferenza a quelli già inseriti da altri (qua tutte le info e le istruzioni necessarie)
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La seconda è FactCheck, di Sergio Maistrello (ma non solo), che ha come sottotitolo: "Chi salva un fatto salva la verità intera". Sono notizie, aggregate, per cercare di ridare dignità all'informazione.
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In entrambi i casi, modi diversi, e soprattutto nuovi, di vedere il mondo.
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martedì 3 novembre 2009

Un viaggio ...

Un incontro come un viaggio, sognato, desiderato, preparato.
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Che si nutre giorno per giorno di nuovi colori, immagini, suoni, parole, impressioni, sensazioni, aspettative, emozioni, brividi.
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Un viaggio che si è già srotolato nella mia testa, che è nato dentro di me e mi appartiene prima ancora che sia avvenuto.
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lunedì 2 novembre 2009

Vecchi amori (Calcio Como)


Il 7 novembre 2009 apre il Como Point Legea, proprio fuori dallo stadio Sinigaglia di Como.
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Verrà messo in vendita "materiale ufficiale" della LEGEA, sponsor tecnico.
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Bella questa iniziativa, non si trovava un posto come questo dai tempi del Comopoint inserito nel Toys Center a Camerlata. A quei tempi qualcosa avevo anche acquistato, compreso il mio attuale tappetino del mouse che ormai qualche anno ce l'ha.
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Non comprerò la maglia del Como, che l'ultima volta che l'ho fatto il Como è stato retrocesso, ma se nei gadget ci fosse anche il tappetino del mouse, un giretto all'inaugurazione, il 7 novembre 2009. alle ore 15.00, potrei anche tentare di farlo.
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Il giorno dei morti ...

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Il mio personale minuto di silenzio, per ricordare chi non c'è più.
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(foto di albissola.com)
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venerdì 30 ottobre 2009

Agorà di Albate - Serata del 31 ottobre 2009

Albate è la frazione del Comune di Como dove vivo e dove lavoro.
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E' ancora un centro, uno di quei posti dove è bello vivere, la gente si conosce (quasi) tutta, magari anche solo di vista, dove è ancora molto forte il senso di appartenenza a una comunità.
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Agorà è una delle Associazioni che ruotano su Albate, organizza incontri culturali per non fare perdere di vista la storia, le tradizioni e questo "noi" che rischia di affievolirsi con il sopraggiungere delle grandi urbabizzazioni dell'Acquanera e del Bassone.
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Domani sera
31 ottobre 2009, alle ore 21.00
presso la Sala della Comunità in Via S. Antonino, 45 (vicino alla Chiesa Parrocchiale)
a cura di Agorà ci sarà la presentazione del Calendario 2010, ci sarà la consegna della tesi di laurea della dott.ssa Silvia Carrara su "Albate nei secoli centrali del Medioevo", e, soprattutto (ma in questo son di parte), ci sarà il Concerto Lirico del Sestetto di ottoni di Trecallo (composto per oltre la metà da miei famigliari) e con il Maestro Piazzoli al clarino, Beatrice Binda soprano e Chara Nicora al pianoforte.
Io, ovvio, ci vado e mi porto la Niki.
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Segnatevelo, se passate di qua :)

mercoledì 28 ottobre 2009

86, sulla ruota di Como

Notiziola letta da Antonio, Yanez, la classifica ambientale.
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Siamo ancora entro i limiti del lotto e della tombola, ma se consideriamo il tonfo di 65, dicasi SESSANTACINQUE, posti in un anno, per il prossimo dovremmo passare oltre....
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(mi sto chiedendo se l'affare amianto in Ticosa abbia influito)

sabato 24 ottobre 2009

Dietro, anzi no, oltre la lavagna -

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Evvai Adriana!!
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E ne ero rimasta entusiasta, tanto da considerare il suo uno dei più bei progetti tra quelli che avevo avuto potuto conoscere (Pico li ha chiamati affettuosamente i "Velas' awards).
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E Adriana, in quei giorni, andando in giro per Roma, mi parlava di un nuovo progetto, di cittadinanza digitale e mi diceva: "Si, si, ho già pensato il titolo, sarà Bla, bla, bla ...", e intanto ci facevamo compagnia.
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E ora, "Bla, bla, bla e-democracy e minori", ha vinto il premio Global Junior Challenge 2009.
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Che dire? Qua sopra c'è il video della premiazione - al Campidoglio! - che merita di essere visto anche perchè spiega il progetto, e nel canale you tube si trovano alcuni dei video realizzati da Adriana con i suoi ragazzi.
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Io lo metto qua, che si sa mai che da queste parti passi qualche maestra multimediale che possa incuriosirsi, contattare Adriana e mettere insieme le energie per trovare ancora idee nuove per i ragazzi delle scuole.
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Guardateli, i video: meritano! :)
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mercoledì 21 ottobre 2009

Pensieri di notti insonni


The only winning movie in not to play.


Come in tanti giorni che la vita ci propina.
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Fermarsi.

Stop

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lunedì 19 ottobre 2009

Addio Post Utopia

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Addio Post Utopia.
Ti abbiamo amato,
ti abbiamo odiato,
ma, certo
non ti dimenticheremo mai ....
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domenica 18 ottobre 2009

Attraverso la lente ho visto il suo mondo

Questa mattina, in giro per Como, mi sono infilata nella ex Chiesa di San Pietro in Atrio, in Via Odescalchi, zona San Fedele in centro Como.
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Per la verità, quando c'è una mostra, anche se Daniele è reticente, cerco sempre di dare un occhio, sbirciare, sentire un po' di "odore d'artista".
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La mostra in questi giorni (dal 3 al 25 ottobre 2009), è quella di Valery (Silvana Azimonti Valerio), una bella signora che accoglie i visitatori sulla porta.
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I quadri esposti sono acquerelli e miniature. Gli acquerelli sono belli, soprattutto certi ritratti. ma le miniature hanno qualcosa di veramente magico: le guardi e sembra di non vedere nulla, poi prendi in mano la lente (ce ne sono parecchie messe a disposizione) e vedi un mondo, il mondo che Valery dipinge.
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Io ho visto il mio lago, il lago di Como, esattamente come è nella mia testa quando lo penso, con certi cieli rosa azzurri, certe solitudini che solo in alto lago ho saputo trovare, certi paesini arroccati e colorati come solo dal lago di possono vedere, animali e persone del mio passato, e più vedevo miniature e più mi riempivo gli occhi di colori, immagini e sensazioni.
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Togliere e rimettere la lente davanti agli occhi per guardare fa uno strano effetto di vertigine, che non è solo per la differenza di messa a fuoco, ma è come un entrare ed uscire da una diversa dimensione.
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Non capisco gran che di arte, lo ammetto tanto lo sanno tutti, ma sono uscita da questa mostra con gli occhi pieni di luce e di sorriso.
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Valery era sulla porta, a salutare, mi ha spiegato che lei dipinge con la lente, ed è per questo che è necessario usare la lente per "vedere". Le ho fatto i complimenti. Ma tornando a casa ho pensato che era un peccato non condividere questo momento con chi a Como vive o è di passaggio.
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Io metto i riferimenti, si sa mai:

MOSTRA: "Silvana Azimonti Valerio"
Luogo: San Pietro in Atrio - Via Odescalchi
dal 03/10/2009 al 25/10/2009
Orario: lu-ma-me-gi-ve 15.00-19.00 sa-do 10.00-12.30/15.00-19.00
Le Miniature e gli Acquerelli di Valery "Il Lario e le sue valli".
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sabato 17 ottobre 2009

Il muro in mondovisione

Oggi pomeriggio, al Giro di Lombardia, in diretta su Canali satellitari e non.
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C'è da dire giuro che le riprese non faranno sconti.
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Tag: le brutte figure non vanno mai in prescrizione.
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45 autunni

Non sono 50 ma 45, non sono primavere ma autunni, non era il 25 aprile ma il 17 ottobre, non pioveva ma c'era un sole stupendo... ma, insomma, noi ci siamo capiti.

E siccome la mia mamma è una delle mie più assidue lettrici del blog, e siccome sono sicura che chiamerà anche il papà a vedere cosa ho scritto, e siccome oggi pare non sia raggiungibile da nessuna parte, gli auguri comincio a metterli qua ...

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mercoledì 14 ottobre 2009

Brezza di Sicily (che ogni tanto ritorna ...)

Tempo fa, durante la mia "First Sicily" ho scritto, di getto, due pensierini dopo la visita al Caffè Galante.
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Cose scritte in cinque minuti, nemmeno rilette, come di solito faccio con i miei post.
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Lo scorso mese di agosto, durante un incontro di "Sicilia Poetry Bike 2009", a Patti, proprio al Caffè Galante, una ragazza siciliana ha letto questi due pensierini e Pico, che è un grandissimo, l'ha registrata per farmela "vivere".
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Insomma, l'audio è un po' così così, ma se alzate tutti i volumi al massimo e mettete la testa vicino agli altoparlanti si sente benissimo.
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Nel caso il testo è qua, così si segue meglio.
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Io, che dire?
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Quello stranissimo mix formato dal mio pensiero costruito nella mia testa dall'accento lombardo, e letto con quella bellissima cadenza che ha la parlata siciliana ...
Mi sono venuti i brividi.
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Eccolo qua:
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sabato 10 ottobre 2009

E stasera cassoeula!!

La mia vita ha degli appuntamenti fissi annuali e irrinunciabili: uno di questi è la cassoeula a Brenna.
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Il primo we di ottobre, tutti gli anni da oltre dieci anni, è tappa obbligatoria andare alla festa di Pozzolo, a Brenna dove la gente del posto organizza, in occasione della Festa della Madonna di Loreto, la sagra della Casoeula.
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C'è anche altro, ci sono le lenticchie con il salame, l'immancabile arrosto per chi non ama la cucina tipica, e un sacco di altre cose. Ma la cassoeula con la polenta è ineguagliabile.
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Eppure la cosa più bella non è tanto il cibo, quanto trovarsi sotto il tendone, con l'umido, il freddo (di solito, stasera mi sa che si sentirà meno), i volontari che passano tra i tavoli a portare le porzioni, il vino sul tavolo nei bicchieri di carta, le persone che urlano per farsi sentire, e più alzano la voce e più tocca urlare, le panche per sedersi e soprattutto quel bel chiacchierare con i vicini di posto, persone mai viste con cui si crea una immediata familiarità, e con cui poi ci si saluta come se ci si fosse conosciuti da sempre ...
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E per il 2009, la festa comincia stasera. Io, ovviamente, presente!
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Per Messina - lutto nazionale

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E visto che Messina non è dietro l'angolo, il numero solidale è un modo per ricordare e aiutare ...






giovedì 8 ottobre 2009

48580 - Un sms per Messina

Update: attenzione - numero attivo solo nel 2009 .

48580

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E' il numero per gli sms solidali per aiutare Messina,

la sua gente.

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Con un semplice SMS inviato da telefono mobile al numero 48580 si potrà donare 1 euro, che sarà interamente devoluto, con destinazione vincolata, alla popolazione di Messina colpita dall’alluvione.

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... Anni fa conobbi una persona, già sulla settantina, che da giovane viveva nelle valli credo della Valtellina, non ricordo, in montagna comunque.

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Si parlava di territorio, di tutela. Non so perchè ad un certo punto mi guardò negli occhi, mi mostrò la vera che aveva al dito e mi raccontò la sua storia.

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Quella vera era l'unica cosa che gli era rimasta del suo primo "pezzo di vita", quello prima che una alluvione gli spazzasse via la casa.

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Quella vera e la vita salvata.

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E ricominciare tutto da capo, senza più nulla, perchè, mi diceva, dal terremoto qualcosa recuperi, qualche fotografia. Lui, mi disse, nulla, non avevo più nulla.

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Io non l'ho mai dimenticato quel racconto, e quando ci ripenso, e anche ora che lo scrivo, mi vengono i brividi.

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E quando vedo le immagini di Messina penso a quell'uomo, che ce l'ha fatta, anche perchè, mi disse, tanti mi hanno aiutato...

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I like Blogfest


Ieri ero a un convegno, come relatore, a parlare di social network e professionisti.
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E non è che io di mestiere faccia la relatrice, o parli abitualmente a un pubblico che supera le cento persone. No, anzi.
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Ero pronta, con le slide ben ragionate, e ben fatte grazie all'aiuto di un superamico che ci ha perso più di qualche ora.
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Però ero nervosa, mi guardavo in giro, osservavo le persone presenti e mi chiedevo quali riflessioni avrebbe portato il mio intervento.
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Poi ho preso in mano il blackberry, e sul retro ho visto appiccicata l'etichetta "like" che avevo messo sabato scorso alla Blogfest, e per un attimo la mia mente è andata a quella giornata, ad Andrea, che ho stressato al cubo e al quale mi sono appiccicata come una cozza per imparare a fare le foto con priorità di S; a Gaspar, grandissimo compagno di viaggio, soprattutto al ritorno quando teneva sveglio il Perotti mentre io dormicchiavo; a Riva del Garda, che se non piove tira vento, e l'effetto mezza influenza è assicurato, soprattutto se una tonta come me non si copre adeguatamente; ai Barcamp a cui ho partecipato, al pranzo, alla grigliata e ai cuscini, ma soprattutto a quella meravigliosa cioccolata calda che mi ha rimesso parzialmente in sesto a metà pomeriggio; alle tante parole sentite, ai tanti sorrisi scambiati, agli amici che non vedevo da un po' e che quando li vedi sembra ieri che ti sei lasciato; alle foto, le tantissime foto in rete; ai post, quelli sempre meno; a chi c'era e a chi non c'era, e anche "a chi quel giorno lì inseguiva una sua chimera" ...
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E' stato un flash, ma mi ha messo un sorriso nel cuore. E tanta serenità. Ed ero pronta ...
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E che nessuno mi chieda più cosa vado a fare ad un Barcamp.
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lunedì 5 ottobre 2009

Messina ... ottobre 2009




Non ne parlano abbastanza i giornali, le tv, non si fanno i minuti di silenzio, tutto continua come se niente fosse, c'è il lutto nazionale ma pare che nessuno lo sappia, eppure è successo.

E allora questi sono i miei personali 4.07 minuti di silenzio per i morti del disastro che ha colpito un pezzo di Italia che mi ha preso il cuore.

Perchè questo spazio è piccolo, forse poco conosciuto, ma c'è ...

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giovedì 1 ottobre 2009

La cura

Perchè avevo un po' voglia di canticchiare, e questa è perfetta ...

martedì 29 settembre 2009

Adieu Post Utopia



Tuesday, 29 Sep 2009 17:45:19 GMT
Time goes by... It is possible that Post Utopia will close in the next days. If you have items here you can grab them or simply find them in your inventory after the ultimate goodbye :)
Thank you all, folks!
La storia evolve e certe tappe finiscono. E' possibile che Post Utopia sia cancellata nei prossimi giorni. Se hai oggetti qui puoi riprenderli, oppure ritrovarli nel tuo inventario quando il destina si compie :)
Grazie a tutti per quello che avete dato a Post Utopia
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Grazie a te, Junikiro...

sabato 26 settembre 2009

giovedì 24 settembre 2009

Como, il muro e la Ticosa

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Sarà un caso ma il muro sul lago di Como è stato "tirato su" proprio nella settimana in cui la società Multi ha depositato la lettera ufficiale, nemmeno passata al protocollo del Comune di Como (!), in cui comunica la sua intenzione riguardo l'affare Ticosa.
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Una lettera arrivata e subito secretata, una lettera di cui si stava cominciando a parlare e di cui ora non si parla più e non se ne parlerà più per almeno trenta giorni.
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Beh, a me interessa quella lettera, perchè se c'è scritto quello che si teme il Sindaco di Como potrebbe avere qualche problema in più che buttar giù un muretto delle paratie.
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Quindi, per un po' di tempo, proviamo a vederci strabico, con un occhio al muro e uno al bilancio del Comune.
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mercoledì 23 settembre 2009

Una lacrima per il mio lago ...


Caradonna: "il lago non si vedrà quasi più".
Bruni: "Non lo sapevo".
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Per chi non lo sapesse Caradonna è ViceSindaco e Bruni è Sindaco di Como.
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Anni fa hanno dato il via al progetto "paratie" sulla scia del progetto Mose di Venezia, non senza molte e molte critiche. Ma alla fine il progetto è passato, finanziato, credo di ricordare, con i Fondi della Comunità Europea, e quindi con i soldi di tutti, non solo quelli dei comaschi.
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Da qualche giorno, mentre i lavori volgono al termine, è apparso sul lungolago, un muro che copre la visuale del lago a chi passa dal lungolago.
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I comaschi amano il loro lago, sopra ogni cosa. Amiamo i nostri monumenti (sempre troppo imbrattati), amiamo le nostre viuzze (sempre troppo sporche), amiamo persino quelle poche vetrine quasi mai illuminate delle vie del centro storico e quei bar storici dove la prima cosa che fai quando arriva un amico a Como da fuori gli suggerisci di non fermarsi a prendere nemmeno il caffè, pena essere depredati; amiamo quella seta che non c'è più, non c'è un baco da seta in tutta Como credo; abbiamo riempito la nostra città di sculture a tema "la cravatta" pur di ricordarci come è fatta, visto che nel mondo non la usa quasi più nessuno.
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Amiamo tutto di Como, nonostante tutto.
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Ma, soprattutto, amiamo il nostro lago.
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Quello non ce lo devono toccare.
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Perchè qualcuno l'ha definito il fiordo più a Sud di Europa, per la sua conformazione; perchè la domenica ci troviamo tutti a passeggiarci intorno; perchè, se solo ce ne fosse la possibilità, in estate ci faremmo tutti il bagno; perchè una gita in battello ha un sapore speciale, e perchè sedersi su una panchina dopo una giornata stressante è meglio della seduta dallo psicanalista.
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Perchè se guardi bene, in poche centinaia di metri ci sono i battelli, gli aliscafi, la funicolare di Brunate e lo scalo internazionale per idrovolanti, ci sono le paperelle a cui lanciare il pane e lo yacht clab con le barche a vela e quelle a motore e tanta, tanta gente che corre e si allena.
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E perchè, anche se si sta tornando a casa la sera, passare dal lungolago da Piazza S. Agostino verso Piazza Cavour e gettare l'occhio al tramonto sul lago verso Maslianico, ha un che di riparatorio, magari dopo una giornata pesante.
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Quando ho letto le prime notizie sul "muro di Como" quello che dovrebbe sottrarre il lago ai comaschi e ai turisti, non volevol crederci: sono andata a vedere personalmente. Attraverso una finestrella del cantiere lasciata aperta, che le altre sono state chiuse da fogli di carta per non fare vedere, ho visto benissimo il muro, e non ho più visto il lago.
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Ora parlano di "abbassare il muro", ma quel muro fa parte del progetto paratie, non lo si può togliere. E mi chiedo come mai nessuno lo sapesse, fino alla scorsa settimana, fino a quando "l'hanno tirato su".
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E mi viene da pensare che forse Como, la mia bella città con il suo stupendo lago, avrebbe solo bisogno di qualcuno che la amasse, solo un pochino, il necessario per non farle tutto questo male.
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E mi è venuta una grande tristezza ...
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(la foto è di marco)

domenica 20 settembre 2009

Caffè Galante in Second Life


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Quando vita reale e mondi metaforici si intrecciano sul nostro cammino.
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Ho conosciuto Pico, in SL. L'ho incontrato a Roma, al KublaiCamp, ho visitato il Caffè Galante a maggio di quest'anno, sono ripassata vicina ad agosto, abbastanza vicina da sentire quella strana magia che emana, ed ora ritrovo il Caffè Galante, ricostruito, in Second Life, nella NeoKublai.
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E cosa potevo fare?
Ho clikkato sul bancone e mi sono ritrovata Elena/Velas/Elena/Velas ... sono andata in loop ...
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Perchè, alla fine, se Second Life esce dallo schermo e diventa reale, è solo uno strumento un po' più sofisticato per tenersi in contatto. Se negli anni '50 avrei usato il telefono, negli anni '90 la web cam, ora uso (anche) Second Life, ma senza dimenticare che non è lo strumento al centro della mia attenzione, ma la persona vera che "incontro".
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Beh, io lunedì sera ci sono all'inaugurazione di Kublai e a vedere il Caffè Galante che risuona di voci.
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Ti aspetto.
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giovedì 17 settembre 2009

mercoledì 16 settembre 2009

Il mio personale abbattitore

Ebbene si, è tornato il freddo.
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Oggi, io, gelavo. Durante il giorno si arriva a 17/18 gradi (fonte: termometro della mia Corsetta), e di sera nemmeno voglio sapere a quanto si scende.
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Io odio il freddo, sto bene solo quei 15 giorni in estate in cui tutti boccheggiano.
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Però il freddo ha un suo lato positivo, uno solo, unico: quando faccio il budino al cioccolato alla sera, e ho un desiderio sconfinato di mangiarmelo subito, lo metto a raffreddare sulla finestra, il mio personale abbattitore del freddo.
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E intanto che aspetto che raffreddi scrivo sul blog ...
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BlogFest2009


Presente sabato 3 ottobre 2009 :)
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(giusto per avvisare GiovePluvio che prepari le sue cattinelle d'ordinanza)
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giovedì 3 settembre 2009

Sogno nella ragnatela

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Sogno sospeso nella ragnatela
di un tempo che non chiede di esistere
in attesa di morire
nel vento ostinato dell'inverno.
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Sogno dimenticato, abbandonato
che non appartiene più a nessuno.
Che ha avuto paura di sognare,
o solo di vivere.
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lunedì 24 agosto 2009

Saluti e abbracci



In partenza, si torna a casa.
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Ma un pensiero, e più che un pensiero, va alle persone che ho incontrato in Sicily, e che saluto e abbraccio con un post tutto dedicato a loro.
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A Laura e Vinc, per le coccole ad Alcamo e dintorni; ad Alberto from Caltagirone per la bella giornata ad Agrigento; a Francesca, a Marina di Ragusa che ... non c'è nulla da aggiungere; a Franco e alla sua bella famiglia di Roccalumera, e a quei fichi indimenticabili raccolti dalla pianta; a Pico e Rosanna, che Patti sono loro; a Concettina and husband, che anche solo cinque minuti ma ci si doveva proprio conoscere; a Hektor, il mio grande fratellino Drago Blu che lo scorso inverno si è scorticato le dita per insegnarmi a combattere in Second Life.
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E un pensiero anche a chi non ho incontrato per poco, o perchè non c'era.
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Perchè io, la Sicily, oltre che visitata, l'ho anche incontrata, grazie a voi ...
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domenica 23 agosto 2009

My Palermo



Palermo mi ha colpito, con un pugno allo stomaco.
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E' questa la sensazione fisica che provo dopo tre giorni in questa bellissima città. Ed è una sensazione subito provata e che non mi ha mai abbandonato.
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Da quando ho sentito l'odore di Palermo, da quando ho cominciato a fotografarla, a "possederla".
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A Palermo abbiamo girato soli, in barba a tutti quelli che salivano e scendevano dai sightseen, dalle carrozzelle, dai taxi o con le guide in percorsi che sembrano autostrade per turisti.
Perchè Palermo è, per me, come una bellissima e difficilissima montagna da salire, da possedere passo per passo, da capire, odiare ed amare, una montagna di cui non vedo la cima, nascosta dietro nuvole, di cui non conosco l'altezza, ma che per ogni metro che salgo regala sensazioni diverse. E in montagna, quella vera, ci si va a piedi, si guarda in faccia la gente che si incontra.
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Di Palermo porterò nel cuore le luci della notte, di un calore soffuso, le strade che luccicano, gli scarichi dei condizionatori che fanno pozzanghere in strada, gli odori dei cibi, le persone che si muovono a gruppetti, e il buio dei vicoli, che sbirciavo dentro senza avere il coraggio di entrare.
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Palermo è bellissima, sotto la crosta di gomma che lucida le strade, di rifiuti abbandonati, di diffidenza dei siciliani, di molti siciliani, verso chi viene da fuori (ma è così in tutto il mondo) e dei tanti, troppi parcheggiatori abusivi.
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Palermo è contraddizione, è andare alla Vucciria e passare dai negozi Via Della Libertà, è guardare verso il porto dal centro della città e vedere parcheggiata una nave da crociera tra un vicolo e l'altro di vecchie case, è la Focacceria di San Francesco frequentata solo, o quasi solo, da turisti e i tanti movimenti contro il pizzo.
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Palermo è bellissima, che non riesco nemmeno a descriverla: ho passato due giorni con il naso all'insù, ho continuato a spalancare gli occhi, anche quando credevo di avere già visto tutto il bello possibile.
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E ho visto tutto quello che mi ero ripromessa, le Chiese di Santa Caterina, di San Cataldo, della Marturana, la Cappella Palatina e il Palazzo dei Normanni (spiegato da un siciliano che, lo si capiva, ama la sua Sicily, e non c'è nulla di più magico che sentire l'amore verso la propria terra in un racconto ...), Monreale, l'Orto Botanico, la Cattedrale, i Quattro Canti e il Teatro Massimo.
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Ho assaggiato tutto, ma proprio tutto, quello che gli amici di questo blog mi hanno suggerito in un precedente post (grazie a tutti, cosa mi sarei persa!!); ho sudato, ho arrancato per le strade, ho ingurgitato quantità industriali di grattarella, gelato al bacio, granita a tutti i gusti, spremute.
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Ho fatto il mio personale pellegrinaggio, a Santa Rosalia, my devotion, una santa che si festeggia proprio il giorno del mio compleanno.
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Non sono riuscita a spiegare le cose bellissime che ho visto, e allora ho provato a fotografare il bello che ho visto: la Niki mi aiuta a catturare quello che vedono i miei occhi, ogni tanto ci riesco proprio bene, ogni tanto un po' meno, ma chi mi conosce sa vedere nelle mie foto quello che provo, e tanto mi basta ...
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Palermo si ama o si odia.
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A Palermo, la prima cosa che ho assaggiato, a cena, è stato il Brodo del Dottore, alla Casa del Brodo, per me la migliore cena di tutti queste due settimane di vacanza.
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Perchè Palermo è così: mi ha dato un cazzotto nello stomaco, e me lo ha curato ...
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My Sicily


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Ho scritto poco durante queste vacanze, molto poco rispetto ad altri anni.
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Ma ho fotografato. Tanto, tantissimo. Io e la Niki abbiamo formato una bella coppia. Avrei potuto fare meglio, ma sono niubba di foto. A settembre sono già iscritta al corso base di fotografia, se non altro per imparare a fare quelle maledette foto di notte che proprio non ne vogliono sapere ...
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E la mia vacanza si trova anche qua, io ce la trovo tutta.
Queste sono le foto di My Sicily, per Palermo ho deciso di dedicare un set a parte su flickr, perchè Palermo è una vacanza a sè.
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venerdì 21 agosto 2009

Velas, Draghetta d'Argento, meets Hektor, Drago blu


Della Famiglia dei Draghi di Dimitri, in Second Life.

Tramonto a Patti






Dedicato, davvero con il cuore, alle mie amiche che sono a casa e mi leggono, e mi telefonano, e mi scrivono, e mi vogliono bene ...

(ragazze, senza ironia, neh!)

Leaving Stromboli

E' l'alba.
Lascio Stomboli per l'ultima parte di questa vacanzetta in Sicily che mi portera' a Mondello e Palermo.

Lascio questa piccola isola che mi ha rapito il cuore, paesi che la sera si trasformano in un presepe con i pescatori al posto dei pastori, dove la vita ha un ritmo diverso, scandito dalla natura e dominato da quel vulcano attivo che sta sempre li' a ricordare la forza della Terra, perche' e' impossibile dormire a Stromboli e non pensare che, sotto il letto, c'e' un'energia pronta ad uscire, ad esplodere.

A Stromboli ho alloggiato all'hotel Miramare e, non fosse stato per le sorelle che lo gestiscono, a Stromboli non sarei mai arrivata.
A maggio, quando stavo organizzando questo viaggio, credo di aver scritto mail a tutti gli alberghi e beb dell'isola: chi non aveva posto, chi diceva che per meno di una settimana non prendeva prenotazioni prima di luglio, chi proprio non rispondeva nemmeno.
Avevo quasi rinunciato quando ho scritto all'hotel Miramare pensando: "questa e' l'ultima...". E il posto c'era. Destino.
Per altro un albergo carinissimo, con stanze con il terrazzino davanti ed enormi piante per prendere il fresco nell'ora del mezzogiorno, con la colazione servita su un terrazzino con Strombolicchio davanti e le signore sempre con un sorriso per fare due parole.

A Stromboli il tempo ha una dimensione diversa: portano tutto sull'isola. L'acqua arriva con enormi navi cisterna (due in tre giorni quelle che ho visto), la corrente e' prodotta dai generatori, e non c'e' illuminazione nelle due stradette che formano il paese: la sera si gira con la torcia (o con il telefonino), ed e' come tornare bambini, vedere le persone come lucine, come le lucciole nei prati che si accendono e si spengono.

Nei negozi, nei ristoranti, si chiacchiera molto con i proprietari o con chi ci lavora: loro raccontano il vulcano, che sembra di ascoltare un libro di fiabe, e noi contraccambiamo con il ritmo frenetico della nostra vita che mai mi e' sembrata cosi' misera di favola come qua.

La prima sera, in barca, siamo andati a vedere la Sciarra del Fuoco.
Partenza alle 20, ritorno alle 22 e qualcosa, trasferimenti inclusi.
Dimenticavo: non c'e' nulla sull'isola, nemmeno le auto. I trasferimenti si fanno a piedi, oppure sui moto taxi, che sono ApeCar trasformati con seggiolini al posto del cassone, oppure i cart elettrici.

La Sciarra del Fuoco, di notte, e' uno spettacolo imperdibile. Si arriva al. Tramonto, con il cielo che passa dal blu al rosso con tutte le sfumature possibili, e si vede questa enorme lingua di vulcano.
E si aspetta.
Perche' la natura non e' "on demand", ed e' questa la cosa fantastica.
Si aspetta mentre la notte avanza, mentre le onde sbattono sul fianco della barca, mentre il ragazzo che ci porta si mette a poppa, allunga un piede sul timone per governare quel tanto che basta la barca ferma e non farla muovere troppo, mentre tutto e' buio e silenzioso e uno sbuffo di vulcano si alza dalla cima, arancione, giallo rosso di lapilli, borbotta qualcosa, ci fa fare "ohhh!" di meraviglia, e poi se ne va.

Lascio Stromboli con un rimpianto, un grosso rimpianto: non aver salito il vulcano.
E' andato Daniele, e ho visto il filmato di una mini eruzione (non so il nome tecnico, ma si capisce il senso).
E il rimpianto e' stato ancora maggiore, ma un fastidioso dolore che mi porto dietro da un po' (e che spero di risolvere a settembre) mi ha fatto decidere per una scelta prudente.

Stromboli e' stato anche questo: un mettermi di fronte, di nuovo, a distanza di 19 anni, ai miei limiti fisici post incidente.

Ma la montagna, il vulcano, il respiro della Terra, e' sempre li', che aspetta..

Post scritto in aliscafo, nel pezzo di mare che separa Stromboli da Panarea, dopo aver visto, da Stromboli, la mia prima alba in Sicily
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