sabato 22 ottobre 2016

Augurandovi un felice avvenire

Oggi sono 26.
Ventisei anni di matrimonio.

Mi sono sposata a venticinque anni, il che significa che nella mia vita sono stata più sposata che single.

Non è stato semplice arrivare sin qua.
Anche se oggi sorridiamo,  sono passati momenti di "carestia", con scossoni, terremoti, alluvioni e dopo tutto questo probabilmente anche le cavallette.

Ma siamo ancora qua.

Sopra la mia scrivania, sul muro dietro al mio pc, è appeso un piccolo biglietto bianco, affrancato da un sole di Sicily di ceramica portato da uno dei miei tanti viaggi.

Ogni tanto, spesso capita la sera prima di andare a dormire, alzo gli occhi a guardarlo.

Con una calligrafia quasi infantile, ma non incerta, la mano della mia nonnetta aveva scritto:

"Albate 22-10-21990
Augurandovi un felice avvenire
nonna Anna".

La nottetta mi voleva bene. "Ci" voleva bene.
Se siamo ancora qua,  mi piace pensare che lo zampino dal cielo ce l'abbia messo anche lei.

mercoledì 1 giugno 2016

lunedì 30 maggio 2016

Sii forte ...


La forza della vita, flora dell'Etna

Sii forte, ché nessuno ti distrugga.

Sii nobile, ché nessuno ti umili.
Sii te stesso, ché nessuno ti dimentichi.

P. Coelho

domenica 29 maggio 2016

Arrivederci Sicily

Ginestra dell'Etna


Arrivederci Sicily
Sono entrata nelle tue vene
e tu nelle mie

Era un amore solo sopito ... 

sabato 28 maggio 2016

Grazie alla "mia" Etna

Il sole, il vento, il mare e il respiro del vulcano che soffia e avvolge nella grotta, scavata dalla lava, che entra come una vena nel vulcano

Il calore del sole e il calore della terra, l'acqua che cola breve dalle piccole stalattiti rosse e disegna fiori gialli di metallo.
La sento scorrere sotto le dita mentre, leggera, sfioro le venature nella parete.
E con quella carezza chiedo alla montagna il "permesso" di attraversarla, e insieme la sua protezione.

Il vapore del respiro, soffiato nelle nuvolette della luce fioca della frontale.
Radici che spuntano dalla volta, le seguo con gli occhi nel loro percorso immaginario al contrario nella terra.
I passi incerti, la poca luce: è il battito del vulcano che guida il cammino come la termica per due ali che provano a volare.

Attraversare la mia vita dentro le vene del vulcano.
E sentirla esplodere.


Etna, grotta a scorrimento lavico

domenica 15 maggio 2016

Il racconto - The end

Piombino, The End

E poi non ne parlerò più.

Lo scorso week end sono stata a Piombino, ospite di Linda e delle amiche soroptimiste del Club di Piombino a raccontare la mia settimana a New York.

Ho messo in ordine i pensieri, le emozioni, le foto nel computer e le immagini nella mia mente, le parole, i momenti, l'arrivo e la partenza di questa esperienza "inspiring".
E l'ho raccontata, meglio che ho potuto.

Un viaggio comincia prima, quando si pensa a un luogo e ci si nutre di racconti, immagini di altri, si leggono libri, riviste e ogni cosa che ci mandi in quel luogo ancora sconosciuto.

E finisce quando lo si racconta ad altri, che in quel posto non ci sono ancora stati o che non hanno vissuto l'esperienza che, in qualche modo, ci ha cambiati, spesso resi migliori.

Perchè in un viaggio, uno vero, ci si mette in discussione. Si apre la mente, e il cuore, e ... si cambia.

New York per me ha rappresentato tutto questo.

Una settimana di vita nella mia vita, un cambiamento totale, una consapevolezza di me, delle mie capacità che prima non avevo.

L'ho capito guardando questa foto, bellissima, scattata al termine del mio racconto.
Guardandomi mentre guardavo la mia ultima slide.

In quel sorriso mentre mi rivedo a New York.

E ora si chiude il racconto, e si va avanti verso nuove avventure.

venerdì 6 maggio 2016

Csw60, come è "andata a finire"

L'eco del CSW60 si è ormai spento, anche se tra poco più di una settimana sarò dalle amiche di Piombino a raccontare questa "inspiring experience"   e a condividere con loro i ricordi del mio viaggio.

Ma cosa resta di due settimane di lavori?
Sono le "Agreed Conclusions" che si trovano sul sito delle Nazioni Unite a questo link.
Non proverò nemmeno a fare un riassunto di queste intense 12 pagine, c'è chi l'ha saputo fare sicuramente meglio di me.

Ed è il Soroptimist International, ovvero la nostra Federazione mondiale che, a questo link, ha pubblicato un articolo di commento che condivido totalmente.

Quello che proverò a fare, per chi mi segue e non conosce l'inglese (nemmeno io lo conosco poi così bene, ma mi lancio), sarà tradurre i concetti dall'inglese.



Dal sito del Soroptimist International, la mia versione italiana:
(work in progress)

Appena dopo mezzanotte, il 24 marzo, governi, società civile e le altre organizzazioni hanno celebrato l'adozione degli accordi. Questi festeggiamenti sono arrivati dopo circa 80 ore di negoziati e le conclusioni aiuteranno a sviluppare il modo in cui l'uguaglianza di genere sarà portata avanti nello sviluppo degli sforzi.

Just before midnight, on the 24 March, governments, civil society and other organisations celebrated the adoption of CSW60’s agreed conclusions. These celebrations came after nearly 80 hours of negotiations, and the conclusions will help develop how gender equality will be included in development efforts moving forward.

"Gli Stati hanno dato una data di scadenza  alla disuguaglianza di genere: l'anno 2030.
Ora è tempo di mettersi al lavoro.
Questi accordi rafforzano e avviano l'implementazione di una agenda con una prospettiva di genere per il 2030 attraverso la quale c'è maggiore possibilità che nessuno venga lasciato indietro" dice Phumzile Mlambo-Nguka, Direttore Esecutivo UN Women

“Countries gave gender inequality an expiry date: 2030. Now it is time to get to work. These agreed conclusions entrench and start the implementation of a gender-responsive agenda 2030 with which we have the best possibility to leave no one behind.” - UN Women Executive Director Phumzile Mlambo-Ngcuka

Durante questi negoziati ci sono state opportunità per le organizzazioni della società civile, come il Soroptimist International, di dare input e influenza alle negoziazioni. E' questa la attività importante che ha impegnato la delegazione del SI, influenzando le rappresentanze governative, per rendere possibile, migliorare e sviluppare gli impegni presi nel documento. Ogni anno gli accordi si concentrano sul tema principale del CSW, che quest'anno era "l'empowerment delle donne e il suo collegamento allo sviluppo sostenibile".

During these negotiations there are opportunities for civil society organisations, like Soroptimist International, to provide input and influence the negotiators. This is a key activity that the SI delegation undertook - by influencing government representative it is possible to improve and develop what commitments are made in the document. Each year the agreed conclusions focus on the main theme of CSW, which this year was ‘women’s empowerment and it’s link to sustainable development’.
Poiché questo era il primo CSW dopo l'accordo sugli SDGs, ovvero gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, era molto importante riaffermare lo stesso livello di impegno messo in quei nuovi obiettivi globali. Se il livello dell'impegno si fosse ridotto o ci fosse stata una spinta all'indietro sugli impegni presi, sarebbe stato difficile mantenere i motivi e le ragioni dei governi a quanto era stato fissato con gli SDGs. Tuttavia, poiché la discussione riguardo l'empowerment di donne e ragazze e il suo collegamento con lo sviluppo sostenibile è stato discusso così di recente, c'era speranza che la discussione non sarebbe stata molto litigiosa.
As this was the first CSW after the agreement of the Sustainable Development Goals (SDGs), it was extremely important to reaffirm the same level of commitment made in those new global goals. If the level of commitment had reduced, or there was ‘push back’ on commitments made then it could be harder to hold governments to account for what was agreed in the SDGs. However, as discussions around women’s and girls’ empowerment and its link to sustainable development had been discussed so recently, it was hoped that discussions would not be too contentious.
Sfortunatamente, questo non era il caso per molti punti. Salute, violenza contro le donne e le ragazze, il ruolo della società civile e assicurare una responsabilità globale erano tutti temi controversi. Ciò era dovuto principalmente alle differenti prospettive di queste aree tematiche. Trovare un linguaggio che vada bene per tutti è difficile e, di conseguenza, anche raggiungere il consenso può essere impegnativo.
Unfortunately this was not the case for all issues. Health, violence against women and girls, the role of civil society, and ensuring global accountability were all controversial subjects. This was largely due to different perspectives on these areas. Finding language that applies globally is difficult, and so reaching a consensus can be challenging.
D'altronde c'è stato un progresso significativo su altri temi. C'è stata una attenzione specifica data al ruolo di uomini e ragazzi come alleati e contributori nel raggiungimento dell'uguaglianza di genere. C'è sempre più una intesa per cui sarà possibile per far si che donne e ragazze si realizzino in tutti i settori e le aree della vita.
Inoltre era chiaro il consenso intorno al desiderio delle prospettive di  ........................... nell'ottica di accelerare il progresso.
However there was significant progress made on other issues. There was specific attention given to the role of men and boys as allies and contributors in achieving gender equality. Increasingly, there is agreement that it will be impossible to fully empower women and girls in all areas of life, without everyone being involved. Additionally, consensus around the need to mainstream gender perspectives in order to accelerate progress was clear.
Secondo molti, l'accordo che è stato raggiunto al termine del CSW era indicativo del clima al CSW. Già dall'accordo sugli SDGs c'è stato un rinnovato sforzo per raggiungere la visione ambiziosa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Ora è importante assicurarsi che questi impegni siano implementati alla base. La società civile, e le organizzazioni come il Soroptimist International, saranno punti fermi per spingere il raggiungimento della eguaglianza di genere.
For many, that a final consensus was reached was indicative of the mood at the CSW. Since the agreement of the SDGs there is a renewed drive to achieve the ambitious vision of the Sustainable Development Goals. This boosted political will be critical in driving action, and at this CSW, this positivity did mean steps forward in commitments could be made. Now it is important to make sure that these commitments are implemented at the grassroots. Civil society, and organisations like Soroptimist International, will be key players in pushing for the achievement of gender equality.

martedì 22 marzo 2016

Dal sito del Soroptimist Europe



Per l'album dei ricordi, la videata del sito del Soroptimist International of Europe in cui sono citata anch'io, e il mio blog.

domenica 20 marzo 2016

My New York

New York


I grattacieli, il fumo dai tombini e il fumo delle sigarette davanti agli ingressi dei palazzi. 
L'acqua nelle strade, la pioggia e il vento ovunque, nel mio cappuccio e nel mio berretto ben calzato sulla testa.
L'ombrellino rosso, compagno di tanti viaggi, ribaltato due volte e giunto a fine corsa.
La metrocard, per andare uptown e downtown, in quell'odore particolare della subway.
Le mattonelle con i nomi delle stazioni della subway.
Gran Central, che manca solo di vedere due innamorati che si baciano per essere perfetta.
La New York Public Library, calda come solo un libro sa esserlo.
Central Park e le canne al vento nell'acqua guardando giù. La fontana che zampilla e lontano, molto lontano, la skyline.
Miss Liberty e quei battelli che sembrano imbarcarsi troppo a destra quando si arriva.
Ellis Island, dove non si scende più. 
Le ragazze di New York, con le infradito e il vestitino leggero anche in inverno e in mano il bicchierone del caffè.
Il profumo di cibo nelle strade di fianco ai baracchini.
Lo spazio, immenso, nelle hall dei palazzi che contano. Lo spazio vuoto, a New York, è solo per i ricchi.
La vista del grattacielo di fronte alla finestra della mia camera, la sera quando si accende e la mattina quando si spegne.
Le Avenue, dove si aspetta l'omino bianco,  e le street, dove si attraversa anche con il rosso.
I taxi gialli.
Le pubblicità rosse.
I capelli verdi di una donna che pregava a St. Patrick il giorno della parata.
Il grattacielo della Chrysler, tutte le mattine, a vegliare sul mio passaggio e il cartello che dice che il gatto si arrabbia se ti fermi a fumare sotto il ponteggio. O almeno credo.
La frutta di New York, dal Messico.
Le sirene, le sirene, le sirene. Sempre, sempre più alte quando non trovano strada.
Il senzatetto che dorme tra i banchi di una chiesa appoggiato al suo piccolo mondo raccolto in un carrello.
Il memoriale dell'11 settembre, e una lacrima non trattenuta.
Il silenzio dell'acqua.
Le bandiere americane, orgoglio ovunque.
New York, "my" New York, e la canzone di Alicia Keys, cantata tutti i giorni camminando nelle strade affollate dell'ora di punta con la mia tasca ancora piena di sogni.

sabato 19 marzo 2016

Il mio personale CSW60

2016-03-15 11 agg


Ufficialmente chiusi, per me, i lavori.

Di fatto il CSW continuerà anche la prossima settimana ma lo seguirò da Como, dall'ufficio, dalla mia vita "normale", con Daniele e gli amici di sempre.

Si chiude questa esperienza incredibile, pazzesca, che mai avrei immaginato di vivere.
Mi resta la giornata di domani, per la quale ho già un bel programma, che esula dal Soroptimist e dal CSW60.

Una settimana a New York, per la prima volta nella mia vita in Usa, per la prima volta nella mia vita a parlare inglese/americano chiamatelo come volete, una lingua che da sempre ho studiato e amato ma che non ho mai veramente usato.
Ero timorosa prima di partire che questo fosse un limite:  mi sono buttata. A qualcuno ho fatto ripetere le cose tre volte (tutti hanno avuto tantissima pazienza con me), altri li capivo come parlassero italiano.

Per me è stato un sogno.

Parlare per una intera settimana di diritti umani, di progetti, di idee, sentire confrontarsi situazioni tanto diverse.

Ho capito davvero quanto sia fortunata, nella vita: cose che per me non hanno peso, per altre donne sono valori irraggiungibili. Spesso, mentre ascoltavo oratori o testimonianze, ho provato a pensare: "e se fosse toccato a me vivere in quel paese, in quella situazione?".

E altrettanto spesso ho ascoltato ammirata e con profonda riconoscenza, testimonianze di chi ha provato a risolvere, almeno in parte quei problemi. E che ci sta ancora provando. E che non ha nessuna intenzione di smettere.

Ho conosciuto Soroptimiste di tutto il mondo, sentito parlare di progetti incredibili, nei quali la potenza numero uno non sono tanto i soldi raccolti ma l'esperienza, l'abilità, le capacità delle soroptimiste che mettono i propri skills a disposizione.

Sono stata un po' la "mascotte" della Delegazione Europea del Soroptimist, che ringrazio, ma, alla fine, lo sono stata un po' di tutte.

E' stata una parentesi e una carica straordinaria, che mi porterò nel cuore nei momenti bui, che arrivano sempre e nella vita non mancano mai, e mi porterà luce.

Ringrazio di cuore tutti voi che mi avete seguito.

Un grazie speciale a mio marito,  Daniele, che mi ha spinto a provarci. Senza quella spintarella probabilmente non sarei partita.
Grazie a mamma e papà, orgogliosi di sapermi all'Onu, a  "Nuova York", come la chiama papà.

Grazie a tutti per avermi incoraggiato: anche un "semplice" like su facebook o un sms o un whatsapp ha fatto la differenza, mi ha dato forza e coraggio per cercare di vivere al meglio questa avventura.

A me resta dentro, geneticamente impressa, la convinzione che un mondo diverso sia possibile.
Ho visto tante tante tante giovani nella Conferenza, e ognuna dialogava con donne di qualche anno di più con una perfetta sintonia, sulla stessa lunghezza d'onda.

Da lunedì tutto sarà diverso, ma quello che si è imparato, che si è vissuto, non lo può portare via nessuno.

Spero con il mio racconto di aver portato un po' di luce in questa settimana anche a chi era in Italia e leggeva i miei resoconti.

E spero di aver messo voglia a qualche soroptimista, il prossimo anno, di provare a vivere questa esperienza. Questo diario è stato scritto anche per questo.

E ora: mi resta il sabato. Vado a trovare un mio personale mito. Vi dirò.

Ricevimento internazionale

Ok, mi erano rimaste in arretrato un po' di foto, ma, giuro, non riuscivo a stare dietro al ritmo di questi giorni.

Ed eccole qua, le fotografie scattate durante il ricevimento della nostra Presidente Internazionale, Yvonne Simpson, che ha permesso a tutte noi presenti a New York di conoscerci lunedì scorso, proprio all'inizio di questa esperienza.

Con alcune di loro abbiamo approfondito la conoscenza, ci siamo scambiate i contatti "to stay in touch!".

Il mondo nei sorrisi.
Eccole qua:


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venerdì 18 marzo 2016

Cronaca di una "normale" giornata all'Onu per il CSW60

Sembra che sono qua in vacanza, ma la giornata quando ci sono i lavori è veramente intensa e impegnativa.

La mattina comincia con il primo impegno alle 8.30: intendiamoci, niente di quello che scrivo è obbligatorio, ma ogni cosa che si salta è persa, quindi....

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Quindi alle 8.30, dopo aver fatto colazione, 1.100 metri a piedi dall'hotel all'entrata, passate tutte le bandiere che non sempre sono esposte, passato i controlli di sicurezza, alle 8.30 comincia il briefing ufficiale, quello organizzato dal NgoForum: sono tantissime le persone che partecipano perché si fa un po' il punto sui lavori e c'è la possibilità di intervenire, brevi ed educati interventi, per chiedere o fare affermazioni.

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Oggi, durante la prima riunione, sono stati distribuiti cartelli per promuovere la nomina, per la prima volta, di una donna quale Segretario Generale dell'Onu: i tempi sono maturi, speriamo ci siano candidate capaci e all'altezza, che nessuno vuole una donna "per forza" ma se una candidata dovesse essere una buona candidata ... why not?
E le soroptimiste hanno posato per una fotografia con i cartelli in mano. Considerate come se ci fossi anch'io, che ho scattato questa e non so più quante foto con i cellulari di chi è ritratto.

Break the ceiling in the glass building (Rompere il soffitto di cristallo nel palazzo di vetro) .... che forza sarebbe!

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E dopo il briefing ufficiale, le soroptimiste si riuniscono al quarto piano, in un ristorantino vista Hudson che non si trova se non si sa, si fa colazione e il secondo briefing quello in cui ci si dicono le cose importanti, cosa si è fatto il giorno prima, quali attività per la giornata entrante, quali le attività che sono state portate a termine.

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E dopo via ai lavori.
Ognuna sceglie quali conferenze seguire, in base all'organizzazione (io ho seguito quelle in cui era organizzatrice o partecipante l'Italia), o in base al tema, o per curiosità.

Le conferenze si tengono sia alle Nazioni Unite che in zone intorno al palazzo di vetro.
Io ho seguito conferenze sia all'interno che al Church Center of the United Nation. Gli eventi "in" sono più formali, ma non necessariamente la qualità ci perde in quelli all'esterno: ho ascoltato interventi di altissimo livello, con relatori molto preparati ai quali avrei volentieri "rubato" le slides, che ho comunque fotografato.

L'interno dell'Onu è tutto un su e giù dagli ascensori per cercare la sala che interessa, di donne che vanno di qua e donne che vanno di là, ci sono anche gli uomini ma sono in netta minoranza.

Agli eventi occorre arrivare almeno una decina di minuti prima, per prendere il posto che si preferisce, e in certi casi per prendere il posto.

Per evitare di portarmi quintali di cose non prendo appunti ma uso la funzione note dell'iphone.
A proposito: la connessione wifi free è perfetta.

La sera riguardo le cose che ho scritto, rifletto.
Oggi, tra le altre, ho seguito una conferenza organizzata dal Governo ungherese a cui partecipava una campionessa di scacchi Judit Polgar, giustamente orgoglio nazionale.

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Giocare a scacchi è una attività che può essere fatta tranquillamente da maschi e femmine insieme: ma non è ancora così.  E' una attività che può essere svolta da tutti, senza grandi impegni economici, e permette di azzerare la differenza di genere. Permetterà, perchè oggi non è ancora così: per una donna battere un uomo a scacchi è ancora qualcosa di ....

Comunque, ha detto:

"It is not a matter of gender, it is a matter to be smart".
Ricordiamocelo.

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giovedì 17 marzo 2016

Il silenzio dell'acqua, 9/11 Memorial, New York

World Trade Center, il silenzio dell'acqua

Il silenzio dell'acqua


9/11 memorial

Dean

9/11 memorial

Charles

9/11 memorial


Diane

9/11 memorial

Thomas



9/11 memorial

All 

9/11 memorial

God Bless Them All


Oggi pomeriggio sono stata al Memoriale dell'11 settembre.
Mi sono emozionata. Ho ricordato tutto, quel giorno, cosa facevo, cosa pensavo, cosa provavo.
La paura.

Le fotografie che ho scattato, per chi mi conosce, parlano per me.

Prima di uscire, su uno schermo digitale, insieme a tante altre persone, era possibile lasciare un pensiero.

E questo è ciò che ho scritto.

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mercoledì 16 marzo 2016

Una giornata intensa

Ok, lo ammetto, sto perdendo pezzi di racconto.
Ma non posso nemmeno fare più del tour de force che sto già facendo ...

Mi manca, per esempio, di pubblicare le foto (poche per la verità) del ricevimento con tutte le soroptimiste, ma la giornata di oggi passa davanti a tutto.

Nella mattinata, con Maria Elisabetta (per chi non lo ricordasse, presidente europea), siamo state alla Rappresentanza italiana all'Onu, che ha gli ufficio sulla Seconda Avenue. Era arrivato un invito al Soroptimist Italia, ho provato a scrivere che saremmo state presenti lei ed io e ... è andata benissimo.

2016-03-15 10.00.05

Le NGO italiane presenti al CSW60 sono state ricevute oggi da Emma Bonino, che guida la delegazione italiana a questi lavori.

2016 03 15 002 col firma


E' stato un incontro molto interessante.
Avete presente tutti gli attaccabrighe che si vedono in Italia, che litigano, dicono cose che mah, chi le capisce, che fanno scenette, si parlano uno sopra l'altro? Ecco, niente di tutto questo: circa una quarantina di donne che hanno presentato le loro proposte, le loro idee, con un rispetto incredibile e che sono state ascoltate con attenzione da Emma Bonino.

Ho visto l'Italia che vorrei: propositiva, educata, rispettosa. E non c'era la destra o la sinistra o il centro, c'era l'interesse per argomenti comuni.
Si è parlato in modo sereno.

E' chiaramente uscito il discorso di un Ministero delle Pari Opportunità che, al momento, latita in Italia. Emma Bonino ha spiegato di come intende sostenere la richiesta della creazione di una Agenzia contro le diversità (o qualcosa del genere, non sono proprio precisa), che, mentre un Ministero può sempre esserci oppure no, una Agenzia, una volta creata, va avanti indipendentemente dall'assegnazione dell'incarico ministeriale sulle Pari Opportunità.

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Maria Elisabetta, nel doppio ruolo di Soroptimista italiana e Presidente Europea, ha parlato del nostro Soroptimist, dei progetti attualmente in corso a livello nazionale sulla "Stanza tutta per sè", di quante siamo, cosa facciamo. E, insomma, ci siamo fatte conoscere!

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Ah, quasi dimenticavo: ho bevuto un "me ra vi glio so" caffè espresso che ci hanno offerto. Da quando sono partita dall'Italia non ne avevo ancora assaggiato uno così. Mi mancava ...

Ed eravamo "solo" alle 11 del mattino.

Maria Elisabetta doveva poi parlare all'evento organizzato dal Soroptimist International presso il Church Center for the United Nations - CCUN che, a dispetto del nome non è una chiesa ma un palazzone di non so quanti piani nel quale, in sale riunioni molto ampie, si collocano i "side events" del CSW60.

Il titolo "Educate to lead. The role of Education in Sustainable Development for Crisis Situation".
Il tema rappresenta il programma della nostra presidente mondiale Yvonne Simpson.
Hanno parlato tutte le presidenti di Federazione (Americana, Europea, Gran Bretagna e Irlanda e Pacifico) e hanno illustrato ciascuna i propri progetti, i risultati, e nei racconti di ciascuna c'erano tante emozioni.


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Nel pomeriggio ho partecipato con Sigrid a una conferenza organizzata dalla sua Norvegia con tema "Business and Women's human right" sul tema del finanziamento alle imprese che diano regole di rispettare i diritti umani, in particolare quelli delle donne.

E poi fine, per oggi.
Domani mi prendo un giorno di stop dai lavori.

Stay tuned, foto di New York in arrivo!

martedì 15 marzo 2016

Aperitivo europeo a New York

Che strano trovare un pezzo di Europa a New York.
Maria Elisabetta (De Franciscis, Presidente del Soroptimist Europa), ha organizzato un bel momento per farci conoscere, soprattutto per quelle che, come me, non conoscevano proprio nessuno.

Ed ero preoccupata per la lingua, l'inglese che non è che lo sappia proprio bene bene, e invece è andato tutto benissimo.

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Ho conosciuto le altre soroptimiste della delegazione europea.
Nella fotografia, da sinistra
Sigrid Ad, Vice Presidente Europea della Advocacy, dalla Norvegia; 
Hafdis Karlsdottir, delegata del Sie, che partecipa con la delegazione ufficiale del suo paese, l'Islanda; 
Mariet Verhhoef-Cohen, che è la Presidente eletta mondiale.
Kathy Kaaf, Past President del SIE, dalla Germania; 
Maria Elisabetta De Franciscis, Presidente del Soroptimist Europa, ma lei, la conoscevo già :)
Marlène Van Benthem, Programme Director del SIE, dall'Olanda; 
Evelien Van Roijien, delegata, come me per intenderci, dall'Olanda; 
Inger Schmidt, delegata, che partecipa con il Ministero degli Esteri del suo paese, la Danimarca.

Qua sotto metto un po' di foto scattate durante la serata.

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Maria Elisabetta e Mariet

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Maria Elisabetta, Sharon, Hafdis e Mariet

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Sigrid e Evelien

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Evelien e Marlène


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E Sharon Fisher, della Federazione Americana, passata a conoscerci e salutarci.
Sharon è stata un'ottima guida per CSW per farci avere notizie e informazioni per prepararci adeguatamente.
Grazie Sharon!

E un grazie grande come una casa a Maria Elisabetta, per questo bell'incontro soroptimista che per me resterà un bellissimo ricordo di questa settimana.