lunedì 28 marzo 2011

Les Fleurs du mal


Les fleur du mal, inserito originariamente da brezzadilago.

Avevo il tempo, dentro di me, e l'ho perso.
E quanto sono lunghi, ora, i giorni.

Avevo i colori, e non li trovo più.
E quanto grigio è ora, intorno a me ...

martedì 22 marzo 2011

Valbasca, Albate

Andata

Valbasca ritorno

Ritorno

La prossima volta mi porto la Niki, documento e ne parlo meglio.

Per ora vi lascio queste due immagini di pace, così come le ho catturate oggi, in pausa pranzo, nei due passi "mentalmente defatiganti" che mio marito mi ha portato a fare ...

Piccola nota: questo paradiso è a due passi dal mio ufficio ...

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venerdì 18 marzo 2011

Como, 150

Como, 150, Castel Baradello , inserito originariamente da brezzadilago.

E anche a Como ce l'abbiamo messa tutta:

questo post è dedicato in modo particolare a chi a Como è stato, magari in visita, magari per un breve periodo, e magari Como ce l'ha ancora nel cuore.

Ho scattato queste due foto per mostrare due simboli della mia città, il Castello Baradello e la Stazione a lago della funicolare, infiocchettati a festa per la celebrazione del 150mo dell'unità d'Italia.

Sia sul Castello Baradello che sulla stazione della funicolare è stata la sezione Ana di Como, gli Alpini, a issare questa enorme bandiera e le coccarde.

E poi, le foto, le ho scattate per ricordarmi quando è bella Como quando si veste a festa ...

E tanti auguri Italia, anche da Como!

Como, 150, Funicolare

martedì 15 marzo 2011

Como e Tōkamachi, Prefettura di Niigata

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Tōkamachi, Prefettura di Niigata, è una città del Giappone gemellata con Como sin dal lontano 1975.


Ho provato a cercarla su google maps e su wikipedia e, non so se faccio io qualche errore, ma mi sembra in due posti diversi ... in ogni caso, stando a quanto dichiarato ieri sera dal Sindaco di Como durante il consiglio comunale, pare non ci siano particolari conseguenze dovute al recente terremoto.



Però questo nome, che mi risuona da quando sono piccola, e che ho scritto per la prima volta nella vita per questo post (scritto non è vero, ho fatto copia incolla che era più facile...) in questi giorni mi girava spesso per la testa.



Mi sono chiesta il significato di un gemellaggio, cosa volesse dire, a parte mettere i nomi delle città affiancate sui cartelli stradali.



So che ci sono stati viaggi nell'una e nell'altra direzione, che si sono festeggiati anniversari, ma la cosa mi è sempre passata in sordina anche perchè, spesso, si pensa che questi festeggiamenti siano "riservati" e non si va mai a cacciar dentro il naso.

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Ma ora è diverso, ci sono persone là che potrebbero non avere conseguenze per il terremoto, ma per tutto il resto che sta accadendo.


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E, un pochino, me li sento concittadini....


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E tengo d'occhio, con un occhio speciale, questo angolo di mondo ...

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Update del 29.03.2011: la lettera del sindaco di Tokamachi al Sindaco di Como (ty to Ecoinfomazioni.it).

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domenica 13 marzo 2011

Alessandro


Alessandro, inserito originariamente da brezzadilago.

Speak art


Doesn't work, inserito originariamente da brezzadilago.

Metti che sei in giro per Como e trovi un monumento e magari non hai una guida sottomano.

Che fai?
Cerchi uno di questi cartelli, che sono posizionati nei pressi dei principali monumenti di Como, componi il numero 031 252225, da cellulare e costa come una chiamata locale (che non so quanto sia), componi il numero sotto il cartello che indica l'attrazione, e stai ad ascoltare una voce registrata che ti dice dove sei, cos'è, ti racconta la storia.

Bel servizio!

Peccato che proprio con il primo che ho incontrato di questi cartelli, quello del Tempio Voltiano, codice 22, il servizio non funzioni.

Chi mi conosce sa della mia innata capacità di "beccare" l'unica cosa che non va.

Sta di fatto che ho provato con altri codici e la voce comincia a raccontare, ma il Tempio Voltiano, quello che celebra forse il più famoso dei figli della città di Como ... nisba, non va.

... non saprei nemmeno a chi segnalarlo ...
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sabato 12 marzo 2011

Tempio Voltiano


Tempio Voltiano , inserito originariamente da brezzadilago.


E' bella questa cosa di fare la turista in casa propria, anche se, poi nasce il confronto con i posti che ho visitato nelle mie vacanze.


E oggi, avvicinandomi al Tempio Voltiano di Como, ripensavo ai tanti musei interattivi che ho visitato, soprattutto in Spagna, e sapevo che non avrei trovato nulla di questo. E' anche vero che i Musei di Como organizzano le attività interattive presso altre strutture, però mi sarei aspettata qualcosa di più.


Tempio voltiano- istruzioni per l'uso



Di certo non mi sarei aspettata di ricevere questo opuscolo, usurato dall'uso e dal tempo, con l'elenco, vetrina per vetrina, di quello che era esposto. E non parlo di audioguide, per carità, anche a Malta ai turisti stranieri danno le guide nella propria lingua su carta, ma pulite, ordinate, colorate, che invogliano a tenerle in mano.



Orari



Il prezzo, intero, per entrare è di 3 Euro a testa, gli orari non proprio comodi se penso che oggi, sabato, il pomeriggio è aperto dalle 14 alle 16.


Poi ci sono gli sconti e la welcome card, dedicata ai turisti di fuori città, di cui parlerò più avanti, ma riassumento, orari e prezzi si trovano ben descritti sulla porta di entrata (per vedere meglio clikkare sulla foto che c'è un ingrandimento a prova di orbo):


Orari e prezzi


Ad Alessandro Volta, dobbiamo l'invenzione della pila, che ha permesso l'utilizzo dell'elettricità. E sappiamo quando dobbiamo essergli grati nei momenti in cui l'elettricità viene a mancare.


Nel Tempio Voltiano sono raccolte le sue scoperte, i suoi esperimenti, ma anche libri, la sua scrivania, le sue medaglie.


Al piano terra le vetrine raccolgono e raccontano la sua vita di scienziato.Il posto d'onore, secondo me, lo merita la pila di Volta:


La pila di Volta (copia)


E oggi, mentre guardavo questo "mucchietto di dischetti di rame", pensavo a quanto la nostra vita sia diversa da chi ci ha preceduto, per la geniale intuizione di questo mio concittadino, forse ancora troppo poco onorato, non tanto in quantità (il museo, la via, la piazza, il liceo ... etc etc.), ma dalla memoria dei comaschi, io per prima. Sarà che siamo schivi di carattere, ma forse non ci onoriamo abbastanza de aver avuto Alessandro Volta tra i nostri predecessori.


A piano superiore pannelli raccontano la sua storia, e al centro del Tempio, la volta chiude e apre lo spazio verso il cielo.


piano superiore


Tempio voltiano- la volta


E' una visita interessante, il Tempio Voltiano si trova ai giardini a lago.


Si può parcheggiare all'Autosilo ex Zoo, oppure nei parcheggi a pagamento intorno allo stadio Sinigaglia (occhio! che nei giorni in cui gioca il Como, la strada viene chiusa e le auto rimosse... ma mettono cartelli impossibili da non vedere).


Mi ha messo tristezza trovare un certo "abbandono" in questo museo: un ponteggio nella sala centrale, molta polvere nelle vetrinette, addirittura, in una esposizione in cui il basamento era di legno si vedevano i buchi delle tarme, la segatura e moscerini sul fondo ... e non erano lì da un giorno.


Mi sono chiesta se ce li porterò gli amici in visita a Como a visitare questo posto, e mi sono risposta che si, la storia della mia città lo merita.


Ma, probabilmente, mi stamperò qualcosa da qualche sito, perchè la vita di Volta e le sue scoperte, sono così "luminose" se conosciute, da mettere in secondo piano tutto il resto ...




Como - Tempio Voltiano

Streets of Como


Streets of Como, inserito originariamente da brezzadilago.

Biker


Bikers 4, inserito originariamente da brezzadilago.

venerdì 11 marzo 2011

Piazzale della piscina Olimpionica, la preghiera islamica del venerdì

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Como è città di frontiera, confina con Chiasso e con una quantità di zone montagnose dove i sentieri dei contrabbandieri, anni fa e per un certo tempo, servivano anche per arrivare in Svizzera eludendo i controlli.

Ora non più, sono presidiati, mi dicono. Però è indubbio il fascino che esercita questa zona per chi cerca un futuro lontano dal suo paese.
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Gli extracomunitari, che provengono da tutte le zone di emigrazione, sono ormai parecchi da queste parti.
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E le persone, quando partono senza nulla, si portano dietro il poco che hanno: sopratutto, spesso, si portano il loro "credo", la loro religione. E ho come l'impressione che più la valigia sia vuota di cose e più sia piena del "dio" di ciascuno.
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E' per la seconda volta di fila che passo in auto, di venerdì durante la pausa pranzo, vicino al Piazzale della Piscina di Camerlata. E mi piace sbirciare in giro.
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Ed è la seconda volta che vedo, in uno spazio ricavato tra le auto parcheggiate, un gruppo numeroso di uomini, allineati ordinatamente, che pregano, nella tipica posizione musulmana, verso est.
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E ne sono turbata.
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La mia città ha una quantità di spazi inutilizzati: è vero, forse sono vecchi e malridotti. Però sono vuoti.
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C'è una scuola, vicino al mio ufficio: molti bimbi che la frequentano sono extracomunitari. E tra una decina d'anni saranno maggiorenni, cittadini italiani.
E voteranno.
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Non serve una grande immaginazione per andare appena più in là nel tempo per capire che, se non si comincia a costruire oggi una convivenza impossibile (e siamo già in ritardo), tra un soffio di tempo sarà troppo tardi.
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E' stata fatta la scelta di ospitare queste persone.
Sono tra di noi.
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E oggi mi sono chiesta fino a che punto non sia una scelta quella di non decidere come impostare il nostro futuro comune.
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lunedì 7 marzo 2011

Autosilo "ex Zoo"


Autosilo "ex Zoo", inserito originariamente da brezzadilago.

"Là dove c'era l'erba", cantava Celentano.

Là dove c'era lo zoo, diciamo a Como, ora c'è un autosilo.

Bello, pulito, supersorvegliato.
Oggi, Carnevale, c'era un addetto che raccoglieva i coriandoli sulle scale, per dire.

Un po' caruccio, insomma, spesso incrocio turisti che vanno a pagare e che imprecano per le tariffe, anche se, va detto, le si possono vedere fin dall'entrata, in bella mostra quando si prende il biglietto.

In ogni caso, in questa zona si solito non c'è altro posto, e spesso occorre anche un quarto d'ora di attesa per accedere.

Però è comodo, davvero comodo per raggiungere la zona a lago, lo stadio, i giardini (quel che ne resta), il Tempio Voltiano, Piazza Verdi e Piazza Cavour, e il centro città.

Però fate i conti prima, le tariffe sono queste:


Tariffe parcheggio Centro lago, ex zoo

sabato 5 marzo 2011

Villa Olmo


Villa Olmo , inserito originariamente da brezzadilago.

Como, per molti, è "Villa Olmo".

Soprattutto perchè è il centro espositivo dove si tengono le Grandi mostre organizzate dal Comune di Como (prossimamente su questi schermi "Boldini e la belle Epoque", ma di questo parlerò in un apposito futuro post).

Villa Olmo, è il Lido, uno dei pochi punti dove si può fare il bagno a Como, ma non nel lago, in una piscina aperta al pubblico.

Ma, soprattutto, Villa Olmo è una magnifica villa, visibile da molti punti del lungolago, ed è il fiore all'occhiello della città, magari con qualche petalo un po' avvizzito, mi verrebbe da dire, ma soprassediamo.

Non c'è solo questa villa, in questa parte di lago: percorrendo a piedi la passeggiata che dall'hangar conduce a Villa Olmo, se ne incontrano parecchie, seminascoste da vegetazione e cancellate.

Ma lei, è immensa, con un'immagine di sontuosità che arriva da un passato in cui il lago, in questa zona, era destinato alle "residenze di delizia" della nobiltà lombarda. La via di percorrenza su cui è posta è quella che da Como si dirige in alto Lago, l'antica via Regina.

Non sono una guida, nè un'esperta di architettura, quindi nelle mie considerazioni mi lascio guidare solo da ciò che mi stupisce.

Ho avuto la fortuna, anni fa, di visitare questa villa sotto la guida di Nicoletta Ossanna Cavadini, credo la maggiore esperta di questa meraviglia, che me l'ha fatta amare dal primo momento in cui ha cominciato a parlare e per sempre ... Ha scritto un libro, in italiano e in inglese, ricco di fotografie e disegni d'epoca, che consiglio agli amanti del settore.

More about Villa Olmo

Per quanto mi riguarda, ci sono alcune parti che mi sono rimaste impresse, il salone da ballo, il teatrino, la sala della musica, e persino il bagno, si, il servizio pubblico, che merita una visita.

Villa Olmo ospita le mostre, e i quadri, bellissimi indubbiamente, e le loro installazioni, rischiano di nascondere o far passare in secondo piano la bellezza della Villa.

Il mio consiglio è di approfittare magari di una mostra per lasciare correre l'occhio su quello che c'è oltre la mostra, sulle pareti, sui pavimenti e sui soffitti, il "contenitore di lusso", che non è meno bello di quello che ospita.

Il parco intorno alla villa è aperto solo di giorno: è un po' sciupato, ma sempre in ordine. D'altra parte, si dice che la ricchezza di una persona si valuta non tanto dalla villa ma da come è tenuto il giardino ... e i conti del Comune di Como non sono proprio floridi ...

In ogni caso, almeno una passeggiatina per vederla da fuori è consigliata: questi orari e avvertenze:

Villa Olmo - indicazioni

Como, in the morning light


Como, in the morning, inserito originariamente da brezzadilago.

A Como non ci sono tante vie di mezzo: o c'è il vento da Nord, il Tivano, e allora c'è un cielo che è tanto azzurro che ti buca gli occhi, o non c'è e si forma una leggera nebbiolina.

Come stamattina, che per Como sembrava esserci la parata di una miss, a giudicare dal numero di fotografi che ho incontrato sulla passeggiata di Villa Olmo a scattare foto.

Perchè c'è qualcosa di così estremamente romantico, nel "non vedere" la mia città.

Sedersi su una pachina del Parco di Villa Olmo, con i primi raggi di un tiepidissimo sole di marzo, e fermarsi a guardare oche, paperette e cigni nel lago, magari un gabbiano che si ferma sopra il palo della navigazione e la città, là in fondo, nel silenzio che offre questa zona della città...

About us


About us, inserito originariamente da brezzadilago.

venerdì 4 marzo 2011

Possibili souvenir da Como: le multe

Lo dico subito: ho torto.

E odio prendere le multe, mi infastidisce in un modo pazzesco.

E questa multa me la andrò a pagare la prossima settimana che già mi viene il nervoso tutte le volte che la guardo.

Però, a mio discapito, devo dire che , standoci attenta attenta, ma proprio at ten ta, in cinque anni ho preso "solo" due multe per divieto di sosta.

Una era il giorno del mio compleanno, la sera alle 23, in una stradina sperduta che dalle Caserme va verso Como Sole, fuori dal ristorante; la seconda, questa, in via dei Mille, perchè non mi sono accorta che, in un parcheggio interno era prevista la pulizia strade proprio a quell'ora di quel giorno ... che poi, pioveva, il parcheggio era pieno, e non so nemmeno se poi la piazzetta l'hanno pulita o no ... ma poco conta.

Questo per dire quanto basti una disattenzione a Como per portarsi a casa un souvenir sgradito pur essendo persone che seguono le regole (almeno quelle dei parcheggi).

Spesso, per evitare qualsiasi inconveniente o contestazione, scelgo di lasciare l'auto negli autosilo che ci sono in città: si è liberi di starsene in giro quanto si vuole senza pagare preventivamente, e, inoltre, dopo la recente stangata sui prezzi dei parcheggi decisa dalla giunta comunale, credo siano anche più vantaggiosi.

Como è una città ben presidiata dal punto di vista dei controlli: oltre all'attenzione verso i parcheggi, spesso è facile incontrare anche in città pattuglie mobili con l'autovelox, soprattutto in Tangenziale e in Napoleona, e ci sono almeno tre semafori che ti scattano la fotina se passi con il rosso (questi SACROSANTI, perchè messi in incroci dove passare con il rosso è da delinquenti!) e si trovano sulla Pasquale Paoli, in Tangenziale e in via Tommaso Grossi: questo non significa che gli altri si possono "bruciare" che a Como, spesso, sono in giro a piedi ...

In ogni caso, il consiglio per chi arriva è "occhi aperti" che le multe, a Como, le danno ...

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