martedì 25 aprile 2017

Regalami un sorriso

DSC_2513 BN FIRMA

Foto a scatto libero dal Workshop di Francesco Francia
Model: Aurora Brandi 
Organizzazione: FotoClub dei Laghi 

Attenta a dove metti i piedi ...

"Attenta a dove metti i piedi ..."
Me lo dicevano sempre, da piccola. E spesso me lo dicono ancora, che piccola non sono più.

"Attenta a non mettere i piedi nei brutti ricordi", mi sono detta stamattina, mentre tentavo di poltrire a letto in uno dei rarissimi giorni in cui ultimamente non lavoro.
La mia vita è diventata impegnativa, un po' troppo.
Ma fermarsi, quando si è stanchi, è pericoloso: ci si ferma nei posti sbagliati perché l'energia è finita, c'è nebbia, e magari lì a fianco c'è una buca, o un precipizio.
L'alternativa è trovare un posto sicuro e fermarsi, e riposare.

Ma all'orizzonte vedo solo una distesa di nebbia, di vento e di notte.

lunedì 17 aprile 2017

Ombre

Ho scritto, su un'ombra di nebbia,
una favola per vivere la vita.

Un raggio di sole ha sfidato l'ombra
e un arcobaleno è sfuggito dalla favola
Per un attimo ha brillato nel cielo
in una luce che non si stacca dal cuore
e disegna un solco di arcobaleno
accecato di bellezza.

Pasqua 2017 a Villa Carlotta

Toccata e fuga nella mattina di Pasqua a Villa Carlotta, che sta diventando per me un posto dove ricaricarmi, la mia mindfullness.

Arrivati alle 9, ripartiti alle 11.30, code infinite sul lago, in città, in autostrada che abbiamo evitato grazie a una "partenza e ritorno intelligenti".

E in mezzo questa meraviglia:

Sua maestà "Il Glicine"

Pasqua 2017

Balcone vistalago

Lakeview, Villa Carlotta

Palma e tulipani

Pasqua 2017

Rododendro rosso

Pasqua 2017

Tra luci e ombre

Pasqua 2017

E' esattamente così che definirei questo preciso momento della mia vita.
Tra luci e ombre.
Per questo motivo amo tanto questa foto.

sabato 15 aprile 2017

Il Getsemani

32 Giunsero a un podere chiamato Getsemani ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". 33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34 Disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". 35 Poi, andato un po' innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell'ora. 36 E diceva: "Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu". 37 Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? 38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole". 39 Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. 40 Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli.
Vangelo secondo Marco 14, 32-40 

Il Vangelo è sempre una lettura molto potente.
A Pasqua diventa qualcosa su cui riflettere e meditare ancora più che a Natale.

La nascita è un concetto che ci appartiene, la morte è qualcosa che non riusciamo a comprendere.

Il racconto del Getsemani, per me, si lega a quella fase, prima della morte, che molti sperimentano negli ospedali, passando da un reparto all'altro, da un medico all'altro, da un esame all'altro.
Quelle attese, in silenzio con sè stessi, soli con sé stessi, mentre gli altri "dormono" mi fanno pensare al Getsemani, a quel racconto, a quel momento.

E anche quest'anno, la lettura di questo Vangelo ritorna prepotente.

Questo brano è dedicato a tutti i malati che conosco, che sperimentano "il Getsemani" ogni volta che devono accedere a un esame che rappresenta una divisione tra "negativo" e "positivo", tra continuare a vivere senza malattia a continuare a vivere con la malattia che si è ripresentata.

Dedicato a  tutti i malati che hanno fede, e a quelli che non ne hanno ma la cercano.

Che la Santa Pasqua sia con tutti noi.  





lunedì 10 aprile 2017

Il mio lago

Beautiful Lake Como, Italy

Non c'è nulla che mi rassereni come una passeggiata in riva al mio lago.
La sua luce, il suo odore, le onde silenziose e i miei passi, uno dopo l'altro, che ne percorrono l'argine.


venerdì 7 aprile 2017

Giovani talenti della musica

Un paio di anni fa, nel settembre 2015, sono stata chiamata a scattare le foto di un concorso del mio Club Soroptimist Italia, quello dei "Giovani talenti della musica".

Un gruppo di giovanissime musiciste si confrontavano a Genova, nel Conservatorio della città e io ho potuto assistere a prove, riunioni di giuria, premiazioni, ma, soprattutto a tanta bravura e tanta emozione.

In questi giorni si svolge la decima edizione, e mi è capitato di ripensare a quei giorni e andare a rivedere le foto.

Quanta emozione ho ritrovato, quanti sorrisi, e, pur dopo due anni, la memoria ancora mi rimanda alla bravura di queste ragazze.

Le foto sono qua: cliccate sulla foto e  date un occhio se volete verificare da voi.
Concorso nazionale "Giovani talenti della musica"


A proposito: vinse Lucia Foti, giovanissima arpista di Como.
E questa foto, che mi ha permesso di scattarle, è una di quelle a cui sono più affezionata tra tutti i miei ritratti.

Lucia Foti, arpista

giovedì 6 aprile 2017

Primavera 2017

Se posso, appena comincia la primavera, vado nel prato dei miei zii a fotografare fiori.
Zia Rina è una vera esperta: io sostengo che se anche piantasse uno stuzzicadenti lo farebbe fiorire.
Zio Carlo, beh, è l'uomo più buono del mondo, anche perchè mi permette di camminare in mezzo al campo appena dissodato per andare vicino agli alberi e fotografarli. E lasciare orme e pedane in mezzo al terreno (ma quanto è soffice il terreno che si prepara alla semina....).

Ed ecco qua il risultato:

Lo storico ciliegio della nonnetta (che per un po' mi farà compagnia come intestazione di brezzolina):

Cherry tree

Il fior di melo

Fior di melo, Apple blossom

Il fior di pero

Fior di pero, Pear blossom

Il tulipano rosso

Tulipano rosso

Vite sospese

Quelle che restano senza parole
nei silenzi delle camere bianche
dove la luce non fa ombre
dove l'aria non fa vento
e la vita rallenta.

Quelle che restano senza colori
in un bianco e nero soffuso di rosso bluastro
come inchiostro
come vene.

Quelle che non sai come
non sai quanto
ma, soprattutto, non saprai mai il perché
sono sospese.

Ma ancora per poco.