Sull'aereo, volo Low Cost, mi sono portata il mio Ipad pink con un film da vedere: "Colpa delle stelle".
Avrei voluto piangere almeno due volte, e dico almeno, e mi sono trattenuta solo perché ero "sola in un aereo" a guardare quel film. Di sicuro a casa o al cinema non avrei retto.
Non racconterò la trama nè i momenti in cui avrei pianto a dirotto se solo la dignità non me lo avesse impedito, dirò solo che, in un certo momento tragico del film, i due protagonisti si trovano ad Amsterdam, e passeggiano, E partono le note dell'Inverno di Vivaldi, ovvero del concerto in F minor che si può ascoltare clikkando il video qua sopra.
Ed è l'Inverno.
Ma è un inverno che esplode come il fuoco nel camino, che scalda sangue, testa, sensi.
Una musica che mi ha invaso, e mi si è incollata dentro le vene, foderandole di un calore, di una luce, di fuoco.
E' una musica che arriva mentre sono in viaggio verso un'isola di sole, colori, luce e silenzi.
Una musica che mi ha invaso, e mi si è incollata dentro le vene, foderandole di un calore, di una luce, di fuoco.
E' una musica che arriva mentre sono in viaggio verso un'isola di sole, colori, luce e silenzi.
Tutto quello di cui, ora ho estremo bisogno.
E questa è la prima foto che ho scattato questa sera, poco prima del tramonto, quando la nostalgia era tanta, ed è come esplosa dentro di me, insieme all'inverno di Vivaldi, mentre scattavo.
La nostalgia dello scorso agosto, di una indimenticabile vacanza che mi porterò sempre nel cuore.
La nostalgia dello scorso agosto, di una indimenticabile vacanza che mi porterò sempre nel cuore.
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