sabato 28 maggio 2016

Grazie alla "mia" Etna

Il sole, il vento, il mare e il respiro del vulcano che soffia e avvolge nella grotta, scavata dalla lava, che entra come una vena nel vulcano

Il calore del sole e il calore della terra, l'acqua che cola breve dalle piccole stalattiti rosse e disegna fiori gialli di metallo.
La sento scorrere sotto le dita mentre, leggera, sfioro le venature nella parete.
E con quella carezza chiedo alla montagna il "permesso" di attraversarla, e insieme la sua protezione.

Il vapore del respiro, soffiato nelle nuvolette della luce fioca della frontale.
Radici che spuntano dalla volta, le seguo con gli occhi nel loro percorso immaginario al contrario nella terra.
I passi incerti, la poca luce: è il battito del vulcano che guida il cammino come la termica per due ali che provano a volare.

Attraversare la mia vita dentro le vene del vulcano.
E sentirla esplodere.


Etna, grotta a scorrimento lavico

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