Domani, nonostante le previsioni siano "terrificanti" per una giornata di metà giugno, alle 11.30, puntuali, partiremo con il Battello verso Cadenabbia per il passaggio della "Stecca" dalla classe 1964 alla Classe 1965, la mia.
E mi sento emozionata per essere parte, seppur piccola, di una tradizione della mia città che la Classe 1965 porta avanti, con orgoglio.
Prima della Battellata ci sarà la S. Messa in Duomo, durante la Battellata ci saranno il lancio della corona di alloro, poi il pranzo, poi la cerimonia della Stecca, poi la lotteria, poi il rientro.
Eppure oggi è tutto il giorno che penso a chi, a questa giornata, non è arrivato.
E penso a Paola, la mia amichetta delle medie, che ci ha lasciato a febbraio.
Era il sorriso più bello di tutta la classe, la sezione E femminile della Scuola Media Parini di Como.
Ricordo il tempo passato insieme, le letterine che ci si scriveva durante l'estate, le frittelle dalla sua nonna in via Adamo del Pero nei pomeriggi che studiavamo insieme.
Ho avuto il privilegio di rivedere Paola lo scorso novembre. Era molto malata.
Ma aveva sempre il suo sorriso incredibilmente bello.
Abbiamo trascorso quasi mezz'ora a chiacchierare, ricordando i giorni delle medie. Mi ha raccontato tutta la sua vita in un quarto d'ora, la sua famiglia, il suo lavoro, le sue figlie. E non ha dimenticato nulla.
Quando ci siamo salutate era nell'aria che non ci saremmo più riviste.
Ci siamo abbracciate. Strette. E sorridenti.
Paola, domani ti porto con me ...
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