Ieri ero a un convegno, come relatore, a parlare di social network e professionisti.
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E non è che io di mestiere faccia la relatrice, o parli abitualmente a un pubblico che supera le cento persone. No, anzi.
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Ero pronta, con le slide ben ragionate, e ben fatte grazie all'aiuto di un superamico che ci ha perso più di qualche ora.
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Però ero nervosa, mi guardavo in giro, osservavo le persone presenti e mi chiedevo quali riflessioni avrebbe portato il mio intervento.
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Poi ho preso in mano il blackberry, e sul retro ho visto appiccicata l'etichetta "like" che avevo messo sabato scorso alla Blogfest, e per un attimo la mia mente è andata a quella giornata, ad Andrea, che ho stressato al cubo e al quale mi sono appiccicata come una cozza per imparare a fare le foto con priorità di S; a Gaspar, grandissimo compagno di viaggio, soprattutto al ritorno quando teneva sveglio il Perotti mentre io dormicchiavo; a Riva del Garda, che se non piove tira vento, e l'effetto mezza influenza è assicurato, soprattutto se una tonta come me non si copre adeguatamente; ai Barcamp a cui ho partecipato, al pranzo, alla grigliata e ai cuscini, ma soprattutto a quella meravigliosa cioccolata calda che mi ha rimesso parzialmente in sesto a metà pomeriggio; alle tante parole sentite, ai tanti sorrisi scambiati, agli amici che non vedevo da un po' e che quando li vedi sembra ieri che ti sei lasciato; alle foto, le tantissime foto in rete; ai post, quelli sempre meno; a chi c'era e a chi non c'era, e anche "a chi quel giorno lì inseguiva una sua chimera" ...
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E' stato un flash, ma mi ha messo un sorriso nel cuore. E tanta serenità. Ed ero pronta ...
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E che nessuno mi chieda più cosa vado a fare ad un Barcamp.
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(foto di francesco gavello)
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1 commento:
Ciao Elena, tu ed altri ne avete parlato così bene nei vostri post che mi avete fatto venire la voglia di venire a vedere di cosa si tratti.
Barcamp, questo concetto a me così sconosciuto!
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