Stamattina ero in auto, in coda, e ragionavo sulla Blogfest, sulla rete, sul mio blog, sui blog di chi conosco, su twitter, su friendfeed, sui social network, su tutte le cose a cui sono iscritta e che mi hanno fatto conoscere, in relativamente poco tempo (un annetto), molte persone.
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Con molti di loro ci si conosce un pezzettino di più giorno per giorno, e con qualcuno si delinea la splendida ombra di una amicizia che sta cercando di nascere.
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Secondo me, conoscersi attraverso questi strumenti, magari anche con g talk, msn o skype, aumenta il grado di intimità.
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Per raggiungere lo stesso grado di confidenza con amici che non frequentano la rete ho impiegato molto e molto più tempo: e pure io, che sono restia a parlare, fatico ad aprirmi, mi accorgo che con alcune persone che "frequento" il grado di conoscenza è davvero molto cresciuto.
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So cosa cerco nelle persone, e so che non cerco esperienze "emozionali" come si dice con linguaggio forbito (che fino a un anno fa nemmeno sapevo esistesse!), ma ragionavo sul fatto che se solo volessi "aumentare" il grado di intimità con qualcuno di loro, quanto sarebbe semplice poter "gestire" a livello emozionale anche più "amicizie" contemporaneamente.
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Scrivere, sentirsi al telefono pochi attimi al giorno, vedersi una volta ogni tot mesi, permetterebbe di avere "più storie" contemporaneamente, e mi chiedevo se qualcuno, di fatto, 'sta cosa non la faccia già.
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Poi, ragionando ancora (la coda era lunga) mi sono detta anche che, di fatto, il mio modo di avere amicizie (normali) in rete ha cambiato anche il mio modo di essere amica con le persone che frequento al di fuori della rete, in modo decisamente migliore, mi ha aiutato ad aprirmi a loro.
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E allora pensavo: ma se la rete può influenzare il comportamento mio (e penso anche di altri), cosa succederà quando le persone che oggi gestiscono più rapporti "virtuali" modificheranno il loro comportamento nella vita reale? Si arriverà davvero al punto che ogni persona gestirà più rapporti "emozionali" invece che uno, e qualcosa cambierà radicalmente nella nostra società?
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Poi, finalmente, sono arrivata a destinazione ....
3 commenti:
non pensavo che la coda lunga portasse a questi ragionamenti :P
il ragionamento è interessante e non va banalizzato. in effetti me lo sono chiesto pure io, con molti conoscuti alla blogfest era come se fossimo stati amici da sempre. uno strano rapporto a metà tra l'intimo e il complice. ne ho desunto che in fondo i veri amici sono quelli più antichi, ed è forse per questo che le amicizie virtuali ci appaiono a momenti più vere, solo perchè passiamo con loro parecchio tempo senza accorgercene.
è successo anche a me, anche se non sono stata alla Blogfest, di pensare che questa condivisione quotidiana porti a legami profondi in alcuni casi, a volte più forti di quelli reali. E non mi dispiace, anzi.
:)
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