venerdì 18 marzo 2016

Cronaca di una "normale" giornata all'Onu per il CSW60

Sembra che sono qua in vacanza, ma la giornata quando ci sono i lavori è veramente intensa e impegnativa.

La mattina comincia con il primo impegno alle 8.30: intendiamoci, niente di quello che scrivo è obbligatorio, ma ogni cosa che si salta è persa, quindi....

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Quindi alle 8.30, dopo aver fatto colazione, 1.100 metri a piedi dall'hotel all'entrata, passate tutte le bandiere che non sempre sono esposte, passato i controlli di sicurezza, alle 8.30 comincia il briefing ufficiale, quello organizzato dal NgoForum: sono tantissime le persone che partecipano perché si fa un po' il punto sui lavori e c'è la possibilità di intervenire, brevi ed educati interventi, per chiedere o fare affermazioni.

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Oggi, durante la prima riunione, sono stati distribuiti cartelli per promuovere la nomina, per la prima volta, di una donna quale Segretario Generale dell'Onu: i tempi sono maturi, speriamo ci siano candidate capaci e all'altezza, che nessuno vuole una donna "per forza" ma se una candidata dovesse essere una buona candidata ... why not?
E le soroptimiste hanno posato per una fotografia con i cartelli in mano. Considerate come se ci fossi anch'io, che ho scattato questa e non so più quante foto con i cellulari di chi è ritratto.

Break the ceiling in the glass building (Rompere il soffitto di cristallo nel palazzo di vetro) .... che forza sarebbe!

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E dopo il briefing ufficiale, le soroptimiste si riuniscono al quarto piano, in un ristorantino vista Hudson che non si trova se non si sa, si fa colazione e il secondo briefing quello in cui ci si dicono le cose importanti, cosa si è fatto il giorno prima, quali attività per la giornata entrante, quali le attività che sono state portate a termine.

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E dopo via ai lavori.
Ognuna sceglie quali conferenze seguire, in base all'organizzazione (io ho seguito quelle in cui era organizzatrice o partecipante l'Italia), o in base al tema, o per curiosità.

Le conferenze si tengono sia alle Nazioni Unite che in zone intorno al palazzo di vetro.
Io ho seguito conferenze sia all'interno che al Church Center of the United Nation. Gli eventi "in" sono più formali, ma non necessariamente la qualità ci perde in quelli all'esterno: ho ascoltato interventi di altissimo livello, con relatori molto preparati ai quali avrei volentieri "rubato" le slides, che ho comunque fotografato.

L'interno dell'Onu è tutto un su e giù dagli ascensori per cercare la sala che interessa, di donne che vanno di qua e donne che vanno di là, ci sono anche gli uomini ma sono in netta minoranza.

Agli eventi occorre arrivare almeno una decina di minuti prima, per prendere il posto che si preferisce, e in certi casi per prendere il posto.

Per evitare di portarmi quintali di cose non prendo appunti ma uso la funzione note dell'iphone.
A proposito: la connessione wifi free è perfetta.

La sera riguardo le cose che ho scritto, rifletto.
Oggi, tra le altre, ho seguito una conferenza organizzata dal Governo ungherese a cui partecipava una campionessa di scacchi Judit Polgar, giustamente orgoglio nazionale.

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Giocare a scacchi è una attività che può essere fatta tranquillamente da maschi e femmine insieme: ma non è ancora così.  E' una attività che può essere svolta da tutti, senza grandi impegni economici, e permette di azzerare la differenza di genere. Permetterà, perchè oggi non è ancora così: per una donna battere un uomo a scacchi è ancora qualcosa di ....

Comunque, ha detto:

"It is not a matter of gender, it is a matter to be smart".
Ricordiamocelo.

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