Ci sono momenti che ho un disperato bisogno di starmene da sola, senza nessuno intorno.
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Allora vado a passeggiare sul lungolago: il lago fa parte di me, lo vivo in solitudine, riempiendo gli occhi di quella luce soffusa che per buona parte dell'anno addormenta qualsiasi fotografia.
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Sono una donna di lago, i miei geni sono stati modificati nei secoli da questa grande massa d'acqua, incidendo nel mio umore la malinconia delle generazioni che mi hanno preceduto.
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E ogni tanto voglio non avere nulla da pensare, come se volessi scendere negli abissi e risalire piano piano, nel silenzio ovattato.
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E l'unico rumore che posso tollerare è quello dei miei passi, delle onde del lago e del mio respiro.
6 commenti:
Per me è la stessa cosa con il mare, e poi lo è diventata con il fiume. Un luogo dove mi rifugio a volte anche solo col pensiero, e che quando ho l'opportunità di potere vedere accanto, anche solo per un istante, ha il potere di riappacificarmi con tutto, compresi i miei pensieri. In ogni modo, anche se oggi volevi stare sola, ti sarei venuta a rompere le scatole e ad abbracciare :)!
@elvira: è lo stesso per me :)
Ognuno ha la sua terra nel suo Dna. A me succede la stessa cosa con una montagna e un prato verde. A volte, dato il crossing over, bastano due casine vecchie e un vicolo in mezzo da seguire e ascoltare in una domenica silenziosa.
Abbraccio virtuale :)
Ma i laghi hanno l'antica saggezza degli alberi?
@gky: gli alberi vivono al massimo qualche centinaio di anni, i laghi ci sono da sempre ;)
@stefka: un abbraccio anche a te :)
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