martedì 30 dicembre 2008

Arrivano i Mostri, e siamo a Matera

E, dopo 1530 km giù e poi su per l'Italia, l'arrivo a Matera..
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Lo premetto: i mostri non siamo noi. Ma andiamo in ordine.
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Ieri sera, piuttosto stanchini, siamo arrivati a Matera. E ci siamo persi. Nel senso che il nostro albergo era nei sassi, io mi ero dimenticata di stampare la piantina di avvicinamento e il navigatore (accidenti a lui) ci abbandonava a Piazza Vittorio Veneto, indicando poi il percorso pedonale. Certo, il navigatore non si può convincere e dirgli "guarda che noi possiamo entrare, siamo ospiti di albergo", e quindi... Quindi, prima una telefonata all'albergo, che molto carinamente ci ha mandato un collaboratore del garage convenzionato per recuperarci e condurci fino al garage, poi Clarita che, visto che ci eravamo ripersi a piedi è "scesa giù", come dice lei, e ci ha indicato la via.
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Già, Clarita, la "mia sorellina Clarita" che ho rivisto dopo otto mesi e l'ho trovata benissimo, ed è stata un'emozione forte, anche se pensavo di essere preparata.
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Sono arrivata a casa, ops, a Matera, ma forse è la stessa cosa, per come Clara mi fa sentire quando arrivo.
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E per farci sentire praticamente "materani doc", Clarita ci ha organizzato la serata per la prima di "Arrivano i Mostri", un film con la regia di Vito Cea, costituito di 15 episodi, che trae spunto dal film di Dino Risi.
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Il film, mi spiegava Clara, è stato interamente girato a Matera e dintorni, con attori materani ed è ormai un must delle feste di Natale.
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Il cinema dove viene proiettato (ancora per circa una settimana), contiene circa 1000 posti, e ieri sera era occupato da cittadini di Matera (a parte, credo, noi due), che venivano a vedere la loro città, i loro attori, tutti attenti, non come un evento noioso e obbligatorio, ma un qualcosa a cui si vuole essere partecipi.
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La sensazione era di stare in una famiglia allargata, con sindaco, senatrice e autorità che salutavano all'inizio, con le presentazioni e gli auguri di buon auspicio.
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Per me, che arrivo da una città come Como, è stata un'esperienza particolare.
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Ragionavo tra me e me che nella mia città mai nemmeno è stata pensata una cosa così, che quando "Vivere" ha chiuso, non solo non si è fatto nulla, ma quasi nemmeno il grazie per avere reso famosa la nostra città in Italia.
E un po' li ho "invidiati" i materani ieri sera, di quella invidia buona però, quella che vorrebbe che una cosa bella realizzata da altri fosse ripetuta a casa propria, ma che sa che difficilmente se ne potrà persino arrivare a parlare.
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Il film? Da vedere! E magari anche da rivedere.
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I dettagli tecnici? E' tutto sul blog di Clarita, che in queste cose è di una precisione tutta sua.
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La mia sensazione?
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Ho riso tanto e tanto sto ancora pensando ad alcuni degli episodi perchè, tra una risata dolce e una risata amara, i personaggi del film rappresentano, o potrebbero rappresentare persone conosciute da tutti noi, i "mostri" dei nostri tempi, i "mostri della nostra "normalità".

8 commenti:

clarita ha detto...

solo che ieri non mi hai fatto conoscere Niky :((( conto di conscerla oggi!!!

cmq ieri mi sono proprio divertita!!! troppo contenta che sei di nuovo qua a Matera... e mi raccomando alla pronuncia con la e chiusissima!!! :)))

bra bra

buona gita x la basilicata e hasta tardes!!!

Carlo Magni ha detto...

Ops, eri seduta vicino Clara?
Io non ti ho proprio vista e ho anche salutato Clara.
Be', cmq benvenuta nuovamente a Matera :-)

clarita ha detto...

sì, Carlo, era accanto a me... dove hai trovato il link a questo post?? :) così, x curiosità :)))

Carlo Magni ha detto...

Su Gugol :-), con la key arrivano i mostri matera: è il primo.

Elena Trombetta ha detto...

@carlo: hahaha! ho visto, ed è di una blogger comasca :P
Chissà se una foto con un rotwailer potrebbe cambiare la classifica!

Anonimo ha detto...

vorrei lasciare un commento in merito a quella pseudo manifestazione cinematografica denominata "arrivano i mostri". 5 euro sprecati, se consideriamo che con la stessa cifra si possono vedere film con la "f" maiuscola.
ma andiamo per ordine: l'eccessiva volgarità dei personaggi, le storie solo in alcuni casi originali, gli attori (non professionisti) che guardano in camera in un episodio, audio non perfetto negli ambienti interni (telefonata in casa tra madre e figlio), mi fanno pensare che l'obbiettivo non sia valorizzare il territorio materano ed i suoi indigeni, ma al contrario fare soldi (vedi 5 euro biglietto). nonostante l'impegno economico della produzione, sponsorizzazioni del comune e della regione (soldi nostri) hanno tirato fuori un prodotto veramente scandente, dove si è pensato di far ridere utilizzando i soliti luoghi comuni vecchi 100 anni; parolaccie, mercificazione del corpo femminile con inquadrature che potevano risparmiarsi, ed un contorno di ironia che sinceramente ha fatto ridere poco.
sono veramente deluso!!!
e pensare che ci sono giovani registi che non riescono a sfondare!!!
in più il pestaggio del ragazzo albanese se lo potevano risparmiare.

Elena Trombetta ha detto...

Caro "anonimo", io rispetto il parere di tutti, se hanno il coraggio di firmarsi.
A me il film è piaciuto, mi ha fatto ridere e mi ha fatto riflettere.
Non cancello il tuo commento, semplicemente perchè non ne ho mai cancellato uno, ma lascio al giudizio di chi lo legge.

Anonimo ha detto...

hai ragione non mi sono firmato.... sono cosimo dalla puglia.
volevo sapere su cosa ti ha fatto riflettere il film. sulla volgarità? sull'uso ed abuso del corpo femminile? sulle scarse potenzialità artistiche dimostrate da andrisani?

grazie