Take a good look at me now, cos I'll still be standing here
And you coming back to me is against all odds
It's the chance I've gotta take
Take a look at me now
Take a good look at me now, cos I'll still be standing here
And you coming back to me is against all odds
It's the chance I've gotta take
Take a look at me now
Ed e' straordinario vedere quante cose siano cambiate.
Intanto, all'arrivo al check in, un omino mi avvisa che, da domani e per sempre, i voli airone per roma faranno check in con alitalia, una prima avvisaglia di alcuni "piccoli" cambiamenti notati durante il volo.
Al controllo, dove mi suonano perennemente i piedi, scopro che hanno finalmente messo la macchina per rilevare i tacchi delle scarpe. Ma con me non c'e' feeling, chissa' cosa mi hanno messo nei tacchi per reggere il mio peso .... E quindi mi trovo, in piedi e in posizione scomoda (ho qualche problemino di equilibrio) a mostrare le caviglie attraverso la cerniera slacciata a un verificatore e a tutti i passeggeri in transito. Nessun problema, non avevo nemmeno le calze rotte ... Ma una seggiolina, dico ...
Passo il controllo, entro, e il baretto piccino piccino e' stato fagocitato da un immenso Bar Motta, che si e' preso l'ultimo spazio disponibile per sedersi che c'era al piano superiore...
Volo in orario, il nuovo avviso di imbarco dice, finalmente, che si da la priorita' ai bambini...
Ma la chicca delle news arriva in volo: niente fazzolettino rinfrescante, niente rivista di bordo, e niente domandina "dolcetti o salatini?"
Gia', perche' l'ispirazione per questo post mi arriva da "il cornetto di Sergio", una briochina che, in barba a qualsiasi legge fisica, va in dieci pezzi appena te la mettono in mano, perche' "fria" come dicevano nel film "tre uomini e una gamba" e, ovviamente va in briciole su tavolino e vestiti.
Dal foglietto illustrativo in cui me la porgono (fredda) apprendo che e' l'erede di rustichella e mangione e, anche, che ne esistono versioni farcite con uvette, con marmellata etc. La mia e' quella base.
.
Evito qualsiasi commento sul gusto dell'oggetto: la prossima volta mi porto i cracker che e' meglio (in effetti doveva insospettirmi il fatto che quasi tutti la stavano rifiutando).
Forse un modo di tagliare i costi: ti do una cosa che rifiuterai, quindi sei tu che non la vuoi, "caro viaggiatore", io azienda, lo spuntino ce l'ho messo...
Sto gia' pregustando lo "snack" della sera, sul volo di rientro ....
Sent from my BlackBerry® wireless device
Empire of Nod è il nome di una land di Second Life, una land dove, tra non molto, comincerà un gdr.
Io, di gdr, fino ad agosto dell'anno scorso non sapevo manco la definizione, l'unica cosa a cui lo associavo era un cartello posto a Como, in Piazza San Rocco, che dice "Associazione giochi di ruolo": non che ora ne sappia tanto di più, ma ho trovato persone che mi hanno aiutato, compreso, spronato e con cui sono diventata amica.
Empire of Nod e' un posto che, in parte, mi appartiente. Non nel senso della proprietà, ma per le sere passate a fare compagnia a Dreamsmen, l'owner ovvero il proprietario, che l'ha costruita tutto da solo, pezzo per pezzo (e con l'handicap di sorbirsi pure le mie chiacchierate inutili ...).
E' uno dei posti che, in questo momento mi piacciono di più di tutta Second Life, uno di quei posti dove ho ritrovato la "magia" di Second Life, quel sottile stupore che mi prendeva sempre i primi tempi quando entravo e che da un bel po' ormai non faceva più parte delle mie avventure.
E' un posto che mi ha fatto tornare la voglia di raccontare di Velas, ora che Second Life è un po' meno affollata (eufemismo per dire che è quasi deserta...), ma dove le persone continuano ad incontrarsi, a provare a inventare modi per stare insieme, per divertirsi, per coabitare.
Volevo fare vedere questo posto alle mie amiche poco duepuntozero, che continuano a sentire parlare di Second Life ma che hanno assistito solo a qualche salutino di Velas dal mio pc.
E qua entra in gioco Meredith, la mia amica di Second Life.
E' una persona stupenda, con cui ho condiviso delle bellissime avventure e "ruolate", ha la metà dei miei anni e spesso il doppio della mia saggezza.
Studia Comunicazione di impresa e ha imparato a realizzare filmati su quello che si "vede" stando dentro a Second Life, filmati belli, in cui, mi pare, riesce a trasmettere un po' di quella magia, o almeno, a me fa questo effetto.
Mi ha mostrato alcune cose che ha fatto e mi è scattata immediatamente la lampadina: le ho chiesto di realizzare questo breve filmato, per mostrare Nod fuori da Second Life, alle mie amiche. Le ho solo mostrato i posti, il resto è tutto opera sua.
Meredith voleva anche i personaggi, realizzare un filmato con persone: le ho chiesto, visto che nell'isola ancora non si gioca ufficialmente, di realizzarlo volutamente senza, come se si sbarcasse in un'isola da naufraghi (vedi "Lost") e si dovesse esplorare e abitare.
Ma le ho già prenotato il seguito non appena il gdr avrà inizio.
Ed ora buona visione!!
Erano le 12.30, ero stanca e volevo andare in camera a rinfrescarmi.
L'albergo si chiama AC, al Lingotto, ed e' un 5 stelle (assegnatomi con formula roulette dalla societa' che organizza il congresso).
Premetto che nella mia vita ho provato a dormire in certi rifugi della Svizzera dove si dorme tutti insieme fino a venti persone contemporaneamente
.
Alle 12.30 la camera non era pronta, la risposta e' stata che "per legge" le camere vengono assegnate dopo le 14.
Premesso che il congresso iniziava alle 15 e che molti arrivano da fuori, potevano pure organizzarsi.
In ogni caso, chiedo di poter depositare i bagagli per andare a registrarmi.
Il parcheggio dell'albergo, esterno seppur chiuso da un cancello, e' a pagamento. E va beh, nella zona non c'e' un buco e la parcheggio dentro.
Vado al congresso, torno a un quarto alle due e la camera, per cui mi avevano chiesto "la priorita'" e' pronta.
Ma le valigie non si trovano: "signora vada su che sono gia' in cameta", vado su, e non ci sono.
Chiamo e sono in reception, dicono che me le fanno portare. Dopo 10 minuti ecco l'omino, che non sente che sono in camera ed entra, si scusa, lascia il bagaglio e se ne va.
Sistemo gli abiti, il pc, tutto e sento manovrare nella porta: mi trovo davanti un uomo, mia eta' sudato fradicio di palestra, con gli abiti sugli ometti.
Ci guardiamo un lunghissimo attimo e poi comincia la lunga serie delle scuse, mie, sue, sue, mie.
Guardiamo le chiavi elettroniche: stesso numero sul cartoncino, e poi stessa combinazione elettronica, visto che e' entrato da se'.
Situazione antipatica, ma almeno ero vestita e almeno c'ero, perche' se e' questa la sicurezza degli alberghi...
Ci siamo presentati, e' un collega che, arrivato presto e senza camera, era andato in palestra.
Il responsabile dell'albergo, che gia, mi aveva fatto un "pippone" su quanto erano oberate le cameriere mentre cercavamo i bagagli, ha tentato di minimizzare la cosa, come se nulla fosse successo: ed e' stata questa la cosa che mi ha fatto innervosire.
Convinta che nessuno avrebbe riferito l'episodio, ho chiesto di parlare con un responsabile.
La vicedirettrice mi ha ascoltato, si e' scusata e mi ha detto che mi fara' avere un pensiero in camera, che e' l'ultima cosa che mi interessava in quel momento. Le ho fatto presente che l'unico mio interesse e' che ne fosse informata.
Insomma, questo l'esordio del congresso.
Anzi no, mi e' anche saltato il bottone della giacca che oggi ho messo per la prima volta ...
Sent from my BlackBerry® wireless device
Update della sera:
il frigobar, pare sia gratuito, la consumazione non si paga. Ci sono delle bibite in bottiglia di vetro, tappate con tappo di metallo e ho sete, non mi sono mai fatta problemi di usare il frigobar se sto morendo di sete, e qua, visto che è gratis ... peccato che manchi l'apribottiglie.
Persino il povero ragazzino della reception, quando me l'ha portato mi ha detto: "oggi non è proprio la sua giornata ..."
Beh, il sorriso e la battuta, mi hanno ripagato della supponenza del collega che oggi mi aveva fatto innervosire ... e ora nanna!
Update del 13 marzo 2009:
ho lasciato l'albergo, dopo due giorni. E' pur vero che avevo detto alla vice-direttrice che non era il "pensiero in camera" quello che volevo, ma segnalare un disservizio che reputavo grave per qualsiasi struttura, a maggior ragione per un 5 stelle ... però resta il fatto che oggi sono ripartita, e del pensiero nemmeno l'ombra ...
Per quella che resta, per me, la più bella canzone dei Queen ...
Love of my life, you hurt me, you broken my heart, now you leave me. Love of my life cant you see, bring it back, bring it back, dont take it away from me, because you dont know what it means to me.
Love of my life dont leave me, you've stolen my love now desert me. Love of my life cant you see, bring it back bring it back, don't take it away from me, because you dont know what it means to me.
You will remember when this is blown over, and everythings all by the way. When I grow older, I will be there by your side, to remind how I still love you, I still love you.
Hurry back hurry back, don't take it away from me, because you don't know what it means to me.
Love of my life, Love of my life.