Bormio, Valtellina.
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La mia seconda "casa": qua vengo a ritrovare me stessa, in mezzo alle montagne, all'odore dei camini, del legno e della resina, sotto il sole che brucia in estate e nel freddo che brucia in inverno.
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E' il secondo posto, dopo Como, dove ho trascorso la maggior parte della mia vita: tantissime estati, da quando avevo cinque anni, tantissimi week end. Conosco i sentieri come le mie tasche, so a memoria tempi e percorrenze, so dove si possono osservare gli animali e capisco abbastanza bene il dialetto bormino e delle valli, conosco la loro cucina, i loro amari e le erbe.
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Negli ultimi due o tre anni, ho passeggiato per molti week end invernali nei dintorni di Bormio, mentre il "gruppo" andava a sciare, io mi coprivo ben bene e uscivo, la mattina, per fare il giro a piedi delle piste ciclabili, insieme a tanta gente che si ritrova, si saluta.
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Non so quante volte sono passata da qui, durante i miei giri, in queste aree sicure, fatte apposta per stare lontani dalla pericolosa statale, vedendo le foto ieri ho avuto un brivido.
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Sono sicura che presto si conoscerà il colpevole, in queste zone non restano misteri irrisolti, tutti si conoscono, tutti sanno tutto, la soluzione, secondo me, è vicina.
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Restano nei miei occhi le immagini del funerale, con i bambini delle valli che, per una usanza di queste parti, portano uno ciascuno, un fiore bianco al loro piccolo amico.
2 commenti:
Ciao Elena,
ho trovato l'articolo che parla del misfatto. Sono dispiaciuto per Renzo e la sua famiglia. Spero venga trovato il colpevole presto.
Terribile, ci ho fatto un post anch'io, perchè mio figlio è molto scosso e davvero non so cosa dirgli.
http://webeconoscenza.blogspot.com/2007/10/non-ho-certezze-ma-sono-indignato.html
Io a Bormio ci andavo per giocare a Basket i tornei estivi e alla sera in Via Roma a passeggiare e bere birre.
Terribile
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