Per quanto abbia sentito racconti, letto testimonianze, per quanto abbia cercato di farmi un'idea di cosa potesse essere la prima giornata all'Onu, beh, mai mi sarei aspettata quello che ho vissuto.
Migliaia di donne da tutto il mondo.
Il mondo era oggi con me all'Onu.
Incontrare persone così diverse eppure così uguali negli ideali è una sensazione che riappacifica con la vita.
La giornata è cominciata sotto l'acqua.
Il caldo tiepido del week end ha lasciato posto alla pioggia di New York. Pioggia e vento, impossibile usare l'ombrello che, temo, abbia finito oggi la sua gloriosa avventura di giramondo con me.
E allora: su il cappuccio e via sotto l'acqua.
Prima del CSW partecipo, grazie alla presidente europea, a un meeting organizzato per fare incontrare le presidenti delle federazioni e le responsabili. In America pare si usi fare incontri negli alberghi, il ritrovo è al 29 piano. La vista è incredibile. Parlare e discutere in un ambiente simile è ... "inspiring".
Osservo, ascolto, cerco di capire con il mio inglese quello che dicono e decidono. Le osservo ragionare, decidere, prendere accordi con una velocità e un'intesa che raramente ho incontrato nella mia vita professionale durante riunioni di lavoro. Ne sono affascinata.
E' presente alla riunione Yvonne Simpson, la nostra presidente mondiale, e non perdo l'occasione per immortalare il momento in un selfie. In fin dei conti sono "solo" una soroptimista al cospetto di cariche importanti che si trova per uno strano caso della vita, a soli quattro anni dall'ingresso nella grande famiglia soroptimist ad assistere a un momento importante.
E poi via, verso l'Onu, verso la Commissione sullo Stato delle donne.
Entrare all'Onu è una sensazione incredibile.
Poche code, i controlli sono ben organizzati.
So, che c'è Emma Bonino, la "grande" Emma Bonino, e non me la posso perdere.
Corro al secondo piano dove è previsto l'incontro, mi mandano al terzo, arrivo che è appena cominciato l'incontro.
Fa effetto, vedere questa piccola grande donna, che tanto bene rappresenta le donne italiane parlare all'Onu.
Nella pausa pranzo, impossibile ritrovarsi con le altre, mi trovo a mangiare qualcosa condividendo il tavolino con una ragazza dell'Arizona. Abbiamo passato un'ora a raccontarci le nostre esperienze, lei della sua associazione e io della mia. Ci siamo scambiate i rispettivi appuntamenti, può essere che ci si reincontri.
Nel pomeriggio ero curiosa di vedere una riunione dell'Ecosoc, organismo nel quale il Soroptimist è rappresentato.
Nulla di "inspiring", ma mi è piaciuto vedere il modo di lavorare di questo ente: ordinato, elegante, collaborativo.
E poi sono rientrata, sotto la pioggia e il vento, per controllare la corrispondenza dall'Italia, e per prepararmi al ricevimento di stasera, con tutte le soroptimiste che arrivano da tutto il mondo che saranno presenti.
Lo so, non dimentico, ho ancora il ricevimento di ieri da raccontare, ma tutto alla prossima puntata.
E ora via!
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