Certe sere, non capisci perchè, ma Como diventa come Cenerentola.
Avevo voglia di uscire e sapevo che a Parolario, all'ultimo minuto, sarebbe stato presente Beppe Severgnini: ho e ho letto tutti i suoi libri, quindi, nonostante Daniele fosse mezzo addormentato e stanco per il giro in moto di oggi, siamo usciti per andare ad ascoltare la presentazione di "L'italiano. Lezioni semiserie".
Serata davvero divertente per noi comaschi, che, come dice Severgnini, insieme ai cremaschi sono gli unici -aschi d'Italia.
E' stata una vera lezione semiseria, improvvisata, e con tanto di lavagna, con il cuore di Severgnini alla partita dell'Italia lasciata appena all'inizio.
Consiglio a tutti, comunque, di andarlo a sentire nelle prossime presentazioni: sono quasi due ore in cui non ci si annoia mai (nemmeno i coniugi che accompagnano).
E la partita dell'Italia e il tendone strapieno, quasi il paradosso, hanno strappato la battuta di apertura.
Ma la parte migliore è stata la presentazione del capitolo del libro che tratta il "decalogo": Severgnini, per sfidare il pubblico che aveva sempre risposto correttamente, ha proposto di illustrarla in inglese, per saggiare le capacità, anche in inglese, di chi lo stava ascoltando; contemporaneamente il giornalista che lo presentava ha cominciato a tradurre le frasi in italiano come fosse un imitatore che usa il tono dei dai traduttori di professione. Risate e applausi non finivano più.
Al termine, negli ultimi tre minuti di intervento, dietro al palcoscenico si è illuminato il maxy schermo con i momenti finali della partita Italia - Francia: sguardo sbalordito di Severgnini che si è girato e ha cominciato a commentare il linguaggio dei giornalisti sportivi.
Ed infine ho avuto il mio trofeo: l'autografo con dedica sul libro.
Severgnini è incredibile per l'attenzione verso i suoi lettori: arrivavo da dietro a passare il libro per la firma, gli ho detto il nome per la dedica e lui ha detto: "E no, a me piace vedere in faccia a chi firmo" e si è girato a squadrarmi! "Piaciuta la serata?" e io "Tantissimo!".
Con il mio libro nella borsa ci siamo incamminati verso l'auto.
In Piazza Volta una band la q-base finiva un concerto per la rassegna EsCo. Ci siamo fermati: l'ultima canzone era la mitica Starway to Heaven dei Led Zeppelin.
Bravi, davvero bravi questi ragazzi, e tanta gente entusiasta ad ascoltarli.
Che bella la mia Como in queste sere.
Nota: questo post vorrebbe risentire dei consigli di Severgnini, compresa la regola del PORCO (Pensa, Organizza, Rigurgita, Correggi, Ometti), ma, mi rendo conto, è solo un goffo tentativo.