Perchè mi sto impuntanto a "ravanare" nell'economia di Second Life?
Primo perchè è il lavoro che so fare e l'omino dei conticini che è in me esce sempre, appena mi distraggo un momento.
E poi per dimostrare, almeno a me stessa, che Second Life non esiste per investimenti o scelte economiche ma con l'unico scopo di soddisfare i bisogni dell'uomo legati ai primi tre gradini della Piramide di Maslow, e quindi la socializzazione o per altre motivazioni legate ai bisogni non economici dell'uomo, appartenenza, stima e autorealizzazione di se.
Ho letto articoli di chi entra in Second Life per investimenti, per "guadagnare".
A parte qualche campagna di marketing di qualche azienda che ha sfruttato il momento, non vedo altre possibilità.
Creare un ambiente costa pochi Euro, ma molto lavoro di immaginazione e programmazione, per cui il valore di qualcosa che si possiede in SL non è un valore monetario ma è dato dalle ore impiegate, dalle energie spese per costruire.
E comunque, ammesso che in SL si possa anche guadagnare, quello che un soggetto guadagna resta "nel sistema".
La struttura ricorda certe joint-venture che in paesi (soprattutto psv) vengono create tra lo Stato e soggetti esteri per investire - come i villaggi turistici e dove si hanno forti guadagni, almeno potenziali - con il particolare/inconveniente che gli utili devono restare nello Stato, non li puoi portar fuori.
In Second Life il danaro entra ma non esce.
Dubito che si arriverà mai a "cedere" la partecipazione in una attività avviata in Second Life, perchè non avrebbe senso.
Il denaro che comunqe è stato introdotto come variabile, non è quindi determinante, è come se fosse lì per sviare l'attenzione.
Quindi il gioco non è il denaro, non è il denaro che muove o che può muovere Second Life.
Ed è la risposta che cercavo.
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