mercoledì 12 settembre 2007

Conclusioni


Il mio avatar di Second Life, Velas, non può ridere, ma soprattutto non può piangere.

E ho capito che non voglio una seconda vita senza lacrime, nemmeno come seconda vita, perchè non voglio una vita senza sorrisi.

Le amicizie virtuali possono esistere, e superano anche momenti difficili, ma non in Second Life che non è l'ambiente giusto per farle crescere.

La mia esperienza di Second Life, di persona, di donna con sentimenti e non di ragazzina che vuole divertirsi, finisce qui, con questa immagine che sintetizza, senza bisogno di parole, la mia esperienza in questo mondo parallelo ...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensa che è più o meno quello che ho "sentito" appena ci sono entrata (la solitudine totale); anche l'immagine lo ricorda.
Meglio una first and unique life, ma come si deve, senza andare a sbattere svolacchiando in giro...

Annarita ha detto...

Elena, ho risposto alla tua domanda sulla definzione di numero puro in un mio commento al tuo sul blog di matematica. Vai a leggere su;).
Bè, tu e storiedime vi conoscete? Come è piccolo il mondo! ops ...la blogosfera.
Spero di esserti stata utile:))

Elena Trombetta ha detto...

@annarita. grazie :) ti ho già risposto di là!!

Anonimo ha detto...

LOL, ti sei stufata pure tu!

Non so come faccia certa gente a starci le ore. Beh, magari avendo Linden da buttare... ma gratis dopo un pò è una palla.