15 Agosto 2007
Ponta Delgada (scritta il 16 perche' il 15 l'intenet point era bloccato ...)
Visita alla parte Ovest.
Pioviggina, una mattina di nebbiolina che richiede il kway. L'isola e' verde, di un verde che si vede solo in serra. La tappa e' a Sete Citades, alla Lagoa Verde e Lagoa Azur.
Nei paesini non c'e nulla, qualche raro "fresco" e qualche "cafe'", all'interno dei quali solo uomini e odore di fumo come nelle osterie della mia infanzia.
Ai bordi della strada ortensie che sembrano trangeniche, file e file di ortensie azzurre, anche piu' di 100 fiori per pianta e verde, piante, prati, di un verde cosi' ...
Poi, all'improvviso, la Lagoa.
I laghi gemelli, visti dall'alto, sembrano gli occhi profondi, uno verde e uno azzurro, di una divinita' intrappolata, non si sa come, non si sa perche', in questo angolo di Paradiso.
Sulla costa nord e' impressionante vedere la forza dell'oceano: a Mosteiros l'acqua infrange violenta al largo e sugli scogli lavici: all'improvviso esce il sole, mi avvicino all'acqua quasi fino al punto del non ritorno, dove un'onda un po' dispettosa quasi mi lava da capo a piedi.
La strada, l'unica strada dell'isola in questa zona, sembra una stretta strada del lago e rallenta il viaggio.
Il ritorno a Ponta Delgada e' alle 2 del pomeriggio. Cerchiamo un posto per mettere qualcosa sotto i denti.
Pomeriggio al sole, domani, tempo permettendo, Lagoa del Fogo.
Serata a cena in ristorantino sull'Oceano: mi sono lanciata nel mio portoghese ormai rodato ed ho ordinato una "gaseada", aspettandomi una acqua minerale gasata.... E' arrivata "Gazela", vino verde tipico delle Azzorre ... per altro nemmeno malaccio ... da domani si ricomincia con l'inglese!!
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