In questi ultimi giorni di vacanza, tra un'occhiata al sito dei bagagli smarriti e quello del Sole24 ore, ho voluto provare Second Life.
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A parte i crash che ha subito il mio povero pc, che probabilmente ha qualche driver non compatibile - settimana prossima faccio la verifica - e la mia caparbietà nel voler a tutti i costi riuscire ad installarlo, la prima impressione è di qualcosa di "strano", come un'appendice della propria mente.
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Non ho mai partecipato a piattaforme con giochi di ruolo e cose così, ma ho girato abbastanza in tutti gli altri ambienti di partecipazione attiva di internet (tutto quello che non è siti statici, compreso tutto quello che è web 2.0).
Non ho fatto il "corso tutorial" e ne sono contenta, perchè anche se ancora faccio il doppio della fatica, trovo il "mio" percorso all'interno di SL e non trovo quello che mi verrebbe "proposto se non imposto".
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La grafica 3D cattura tantissimo, l'illusione del reale è percepibile, magari non immediatamente, ma è legata alla possibilità di poter comandare il proprio avatar, di modellarlo a propria immagine, o meglio ancora, ad immagine di quello che si vorrebbe essere. Il fatto di poterlo gestire aggiunge a quella che poteva essere la chat o il forum di una volta un elemento in più: la propria rappresentazione.
E' particolare anche la scelta del nome che, nel mio caso è quello di un città vista in una stupenda isola, mentre il cognome deve essere "pescato" in una lista proposta, il mio fa riferimento al mare e alla notte.
Il fatto che manchi la possibiltà di utilizzare tutti i sensi, a parte la vista, e quindi manca l'olfatto, il tatto, e il gusto, e l'udito (anche se recentemente questo utilizzo è stato implementato,ma io non lo sto usando) porta probabilmente ad aumentare il livello di tensione dei sensi utilizzabili....
Mi spiego: è noto che i ciechi sviluppino maggiormente gli altri sensi a loro disposizione per supplire a quello mancante, (probabilmente non riuscirei mai ad imparare il braille se non ne avessi davvero la necessità, così come non riuscirei ad individuare l'uscita della metropolitana solo dallo spiffero d'aria che arriva dall'alto, come ho visto fare un giorno).
Da novellina ho la sensazione di essere "senza pelle", più vulnerabile ad ogni cosa proprio per questa attenzione aumentata, anche se, va detto, è un ambiente dove si è generalmente contenti e si fanno soprattutto tante feste, si conosce gente (oggi conosciuto due ragazzi che lavorano nfella sede della banca dove ho il conto corrente e ho avuto in regalo la maglietta del Calcio Como forum).
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C'è tutto un discorso poi che è legato all'economia, ma il mio esperimento in SL, almeno per ora, consiste nel non voler guadagnare a tutti i costi, ma a vivere alla giornata, con piccoli risparmi che pian piano potrei accumulare e girando i negozietti free, dove si prende e non si spende, con qualche peccatuccio, di sicuro per qualche pettinatura, almeno per ora.
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Non è in ballo la sopravvivenza, non ci sono malattie, non si muore, non si ingrassa e non si dimagrisce, ci si diverte e ci si rilassa un po', si prende una boccata d'aria dal nostro mondo cercando di non dimenticarsi che esiste sempre la FL (first life) prima di tutto.
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Ma queste sono le prime impressioni, da scrivere per non perderle di vista ...
3 commenti:
Ciao, sì all'inizio è divertente poi secondo me ti rompi le scatole. Almeno, io mi sono divertito una settimana e poi ho chiuso e mai più riaperto. E' brutto che devi pagare per tutto. Già lo devi fare nella vita reale (e mi va benissimo), se sono nella vita virtuale vorrei non dovermi preoccupare anche di questo!
Sono al terzo giorno, la prossima settimana ti saprò dire ;)
ecco... :-P
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