giovedì 21 agosto 2008

Back from El Hierro

Ieri sera era tutto perfetto, l'oceano, il buio pesto della notte più nera, il rumore delle onde: volevo addormentarmi con il sottofondo dello sciabordio a farmi da ninna nanna ...
E invece: "estavo mareada", devo aver chiesto troppo al mio fisico tutto nervi e niente struttura, quindi sono quasi stata male, mi sono cacciata sotto le coperte che sentivo pure freddo cane, con la cena mezza abbandonata (cielo! e al Parador sono cuochi fantastici!!), e mi sono addormentata sperando di sopravvivere alla notte.
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All due, credo, oltre al rumore delle onde, c'era il programma della BBC sulla tv dimenticata accesa da Daniele, che deve aver dormito male pure lui, visto che si girava 30 volte al minuto (materasso unico, una favola per non avere la giuntura, ma...).
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Dulcis in fundo, visto che ieri sera stavo maluccio, ho chiesto a Daniele di puntare anche il suo telefonino, visto che avremmo dovuto essere alle 7.15 all'aeroporto (volo delle 8.50 per il ritorno): e stamattina, suona il telefonino, spengo il mio che era puntato cinque minuti dopo, ci alziamo, buio pesto, bagaglio, chiudiamo la stanza, e già qualche avvisaglia avrei dovuto pensarla quando l'omino della receptionist era "buttato" sul divano a riposare e l'abbiamo dovuto svegliare per consegnare le chiavi...
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La realtà mi è apparsa chiara quando ho acceso la Volvo V40 ed è apparso il quadrante con l'ora: premesso che avevo lasciato l'orologio a Gran Canaria, e che quindi quello era il primo momento in cui guardavo l'ora, vedo che siamo in anticipo di un bel 50 minuti.
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Ora: vi do un consiglio. Quando siete all'estero fate come me: infischiatevene di che ora è in Italia, mettete OVUNQUE l'ora del posto dove siete, per evitare calcoli allucinanti quando si punta la sveglia del telefonino e puntarla con l'ora italiana impostata ...
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Alle 7 meno un quarto (che anche ad andar pianissimo erano poi 12 km fino all'aeroporto) eravamo in un aeroporto deserto, solo noi e l'omino del bancone info: abbiamo visto arrivare, ad uno ad uno, tutti quelli che ci lavorano. Va be'.
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Ho visto però anche tanti isolani in partenza, che si abbracciavano in modo "infinito" e si guardavano dall'imbarco per salutarsi con un ultimo sguardo, ho visto abbassare le bandiere a mezz'asta, e mi sono venuti i brividi, per l'incidente aereo di ieri, e ho visto l'alba a El Hierro.
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Ho salutato l'isoletta che già mi manca e poi ritorno al Villa Del Conde.
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Un grazie speciale, per questo viaggio a El Hierro, va al main sponsor che legge sempre il mio blog, ed è "dozy" la mia mamma :)

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