domenica 17 agosto 2008

Playa des Amadores


Bagno nell'oceano, che qua non è freddo come narra la leggenda (se lo faccio io, vuol dire che lo può fare chiunque).
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La zona a sud di Gran Canaria è quella più dedicata al turismo: da San Augustin in giù è tutto un susseguirsi di alberghi e zone di vacanza.
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Non sempre però la natura si presta con spiagge incantevoli ... e allora? Si prendono navi di sabbia dai Caraibi e si portano qua, si fa una spiaggia caraibica e ci si costruisce intorno qualche albergone. E quello che era un pezzo di strada più che anonimo diventa un paesino, con negozietti, ristoranti, la guardia medica e persino la camera iperbarica, un parco giochi acquatico, i pedalò e la spiaggia attrezzata per i disabili (più o meno quello che si fa, con tempi decisamente più brevi, quando si acquista una land in Second Life :P ).
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Playa des Amadores è stupenda: la sabbia bianca crea davvero un effetto "mar dei Caraibi" che la fa sembrare una cartolina.
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Fatto il bagno, preso il sole, mangiato cozze alla marinara (Daniele) e "dorada" pesce tipico (io), in un ristorantino sul mare che si chiama Portofino: abbiamo provato a evitare accuratamente posto con nomi italiani, ma pareva non ce ne fossero, non per lo meno, con il pesce fresco di qualità che c'era nei ristorantini con i nomi italiani.
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Ma, mentre ero come una lucertola al sole, mi veniva una riflessione che partiva proprio dalla presentazione di questo posto fatto dalle guide, che ne parlano descrivendo una spiaggia "come" ai Caraibi.
Non so se anche altri lo hanno notato, ma spesso quando si è in un luogo si tende a paragonarlo ad altri (la cosa carina è che la maggior parte fa questo ragionamento con posti che non ha mai visto tipo .... "questa spiaggia sembrano le Seychelles", che magari manco sanno dove stanno sulla cartina geografica).
E mi sono chiesta: ma non riusciamo a gustarci un posto appieno, ad essere a Gran Canaria e dire: "questo posto sembra Gran Canaria!", ricordare per quello che è, non in raffronto ...
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E la conclusione a cui sono arrivata è che, forse, non siamo mai soddisfatti, che vorremmo sempre essere in un altro posto, oppure che siamo incapaci di regalarci quello che stiamo vivendo.
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Io comunque oggi ero, e mi sentivo, a Playa des Amadores, Gran Canaria, e questo per evitare qualsiasi dubbio ;)

1 commento:

Anonimo ha detto...

mumble rumble... effettivamente sono abbastanza contento di essere nel mio studiolo ora... ma domani quando sarò a Milano... beh... Tokyo sarebbe moto meglio